Ancora la Numero 7!

Maledetto Fibroma Il Libro

Sono appena tornata dall’ospedale Mauriziano di Torino. Ho incontrato la dott.ssa Jacomuzzi che avrebbe dovuto ricervermi (e visitarmi, pensavo), assieme al professor Sismondi, ginecologo specializzato in Oncologia.

Invece la dott.ssa Jacomuzzi  mi ha incontrata assieme alla Numero 7! Evento questo che non avrei potuto certamente prevedere. Si è trattato solo di un colloquio, durante il quale le due ginecologhe hanno sostanzialmente solo ribadito quanto mi aveva già detto la dott.ssa Jacomuzzi al telefono, e cioè che è poco probabile che il mo fibroma sia un sarcoma e che sarebbe utile effettuare un’altra risonanza magnetica.

La Numero 7 ha in realtà esordito dicendo qualcosa tipo: “Ma signora .. cosa si aspettava??!! Gliel’avevo detto che Esmya andava presa solo come preparazione all’intervento e che non avrebbe miracolosamente risolto tutto“.

Allora, prima di tutto non ci trovavamo là per discutere l’efficacia di Esmya. In secondo luogo nessuno le aveva chiesto un parere in merito! Ma come? Fissiamo un incontro per stabilire se il mio maledetto fibroma è maligno o no e tu entri nella stanza mettendo le mani avanti dicendomi che “me l’avevi detto“? Ma vuoi prima capire la situazione? E puoi degnarti, almeno questa volta, di parlarmi con un po’ di tatto??

Purtroppo il discorso con lei è proseguito su questi toni, nel senso che ci teneva particolarmente a ribadire che “con un utero come il mio” non si può andare lontano e che lei non ha la bacchetta magica (Ma te l’ho chiesta?? Dimmi, ti ho per caso domandato una soluzione fantastica, prodigiosa, degna di un mago??).

E’ stata antipatica e saccente per tutto il tempo e non ha fatto che rispondere in maniera scocciata ad ogni mia domanda. Tant’è che ad un certo punto ho dovuto ricordarle che chiedere è lecito e che tutte le volte in cui non ho posto domande mi sono accorta che questioni importanti, se non fondamentali, erano state omesse dei medici miei interlocutori.

La Numero 7 ha voluto inoltre precisare che, siccome lei ha studiato medicina (e io no) le strade che mi proponeva (miomectomia con laparotomia o isterectomia) erano le uniche percorribili, così ho dovuto sottolineare che per fortuna la medicina è in continua evoluzione e non è così scontato che non possano esistere altre soluzioni.

Ho cercato di parlare dell’embolizzazione ma ho ottenuto la stessa reazione che avrei provocato dicendo che mi sarei curata con una pozione di radici secche e ali di pipistrello bevuta durante un’eclissi di luna.

Insomma avere un dialogo è risultato impossibile.

La diagnosi è che il mio utero è così e, “risolto il problema bambini” (si! ha parlato proprio del fatto di aver avuto già un figlio come di un “problema” risolto) meglio toglierlo, tanto non serve a nulla, è come l’appendice. Per cui secondo lei dovrei o sottopormi subito a isterectomia, o togliere il fibroma per via laparotomica, rimanere incinta, partorire con taglio cesareo, quindi sottopormi a isterectomia per rimuovere l’utero.

Che meravigliosa prospettiva! Ma se si trattasse del suo di utero, parlerebbe con tanta leggerezza?

Volevo una pillola perchè ho il terrore del prossimo ciclo, ma pare che la pillola non possa “fare miracoli” quindi è stato valutato inutile prescrivermela ora.

Insomma sono uscita da quella stanza con i nervi a fior di pelle. Non so nulla di più di quanto sapessi prima e ho dovuto avere di nuovo a che fare con una persona che si è riconfermata antipatica, arrogante e piuttosto cinica.

Sono esasperata. Completamente. E terrorizzata dall’idea del prossimo ciclo mestruale.

4 commenti

  • Bia

    Hai davvero tutta la mia comprensione.
    Purtroppo gli ospedali, e non solo, sono infestati da personaggi come la numero 7 che ritengono di possedere la verità perché indossano un camice e che considerano la collaborazione con il paziente opzionale, se non inutile.
    Considerato quanto sono deficitari, ad essere gentili, nelle capacità di comunicazione e ascolto, mi chiedo sempre se e come si aggiornano professionalmente…
    Fortunatamente conosci diversi medici competenti che possono aiutarti, fornendoti tutte le informazioni ed il supporto necessari per tutelare la tua salute al meglio, come è tuo preciso diritto.

  • Sonia

    Ele ma cosa potevi aspettarti da una dottoressa che già ti aveva delusa?
    Ultimamente, anche se sembra una storia già sentita parecchie volte, sembra che i medici non amino molto perder tempo e si focalizzano spesso e volentieri sulla fretta piuttosto che sul bene del paziente cosa peraltro che dovrebbe fare un VERO medico.
    Purtroppo però, e qui concordo con Bia, sembra che chi abbia un camice addosso sia l’assoluto in potere di proferir parola quando, a volte, lo scambiarsi un colloquio con il paziente, porta a capire parecchie cose.
    Esiste solo un Dio lassù, nessuno è onnipotente, nemmeno un medico che per tanto abbia studiato a volte, e mi dispiace dirlo, ne sa forse meno del paziente stesso.
    Quindi Ele, non basarti sulle parole della numero 7 che dopo questo colloquio, a mio avviso, non merita nessuna risposta in merito.
    Nel tuo cammino hai conosciuto altri medici, fortunatamente meno menefreghisti e più umani e sono certa che altri ne dovrai ancora conoscere. Quindi, ancora una volta, sfodera la tua forza che ne hai da vendere e cerca una soluzione altrove. Vedrai che la troverai…
    E una parola per la numero 7: se lei pensa che per una donna un utero sia importante solo per fare figli allora mi dispiace dirglielo ma non ha capito proprio niente!
    L’utero ci è stato donato perché siamo donne, se manca viene meno una parte del nostro essere femminile. Sia che si vogliano o meno figli, lui deve rimanere dov’è e ,alla faccia sua, combatteremo con tutte le nostre forze per mantenerlo al suo posto il più possibile! Auguri per la sua carriera di medico!

    Forza ragazze, tutte unite!

    Un abbraccio
    Sonia

  • Monia

    CIAO ELE, hai veramente tutta ma tutta la mia comprensione. Ci trattano , spesso, come carne da macello, proprio perchè non sono loro a dover perdere qualcosa di cosi importante come l’utero. Onestamente mi sarei aspettata questa risposta forse piu da un uomo, visto che non ha un apparato genitale uguale al nostro, piu che da una donna. Ma credo che la n. 7 sia partita in quarta perche in qualche modo doveva sentirsi in difetto ….

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