Cristina e il suo fibroma che cresce in fretta

Maledetto Fibroma Il Libro

Cristina ha 27 anni ed ha scoperto il suo Maledetto Fibroma a novembre 2012, in una maniera davvero curiosa!

Assieme ad un’amica ha acquistato un coupon su internet per un check up femminile completo. In quell’occasione Cristina si è sottoposta alla sua prima visita ginecologica. L’ecografia ha rivelato un fibroma di 4 cm.
Qualche mese dopo Cristina si è allora rivolta al ginecologo di famiglia che l’ha rassicurata e le ha sconsigliato un intervento per la rimozione. Le ha proposto, piuttosto, di tenere sotto controllo il Maledetto, che probabilmente le avrebbe causato problemi nel concepimento, ma non avrebbe impedito la gravidanza. Lui stesso aveva infatti seguito varie gravidanze di donne con uno o più fibromi, anche più grandi di quello di Cristina, che erano sempre andate a buon fine e anche con parti naturali.

Questo medico ha sottolineato che quelle portate avanti in presenza di fibromi sono gravidanze delicate che vanno monitorate costantemente, nel complesso è però stato molto incoraggiante. Ha infatti anche detto a Cristina che finchè non avesse davvero provato ad avere un figlio non si sarebbero potute trarre conclusioni.

Cristina è sposata da un anno e mezzo e lei e suo marito avevano pensato di aspettare almeno ancora un annetto ancora prima di provarci.
Un mese fa Cristina è tornata dal suo ginecologo per un controllo e la visita ha rivelato che il fibroma è cresciuto in un anno di 2 cm. Il ginecologo le ha quindi consigliato di provare subito ad avere un figlio, anche perché prima lei e suo marito proveranno e maggiori saranno le possibilità che si riesca a concepire. Se il fibroma continua a crescere così velocemente, infatti, tra un anno o due potrebbe arrivare a misurare 8-10 cm ed in quel caso un intervento per la rimozione sarebbe inevitabile.

Quindi, in sostanza, a Cristina il suo medico ha consigliato di provare una gravidanza per evitare di subire ora un intervento e quindi poi un eventuale parto cesareo per una successiva gravidanza. Qualora lei e suo marito non dovessero riuscire nel concepimento, si vedrà cosa fare, alla luce di nuove considerazioni.

Cristina e suo marito devono inoltre affrontare un problema di motilità degli spermatozoi, emerso in seguito ad alcuni accertamenti effettuati a causa di una prostatite.

Se nell’arco di 9 mesi Cristina e suo marito non dovessero riuscire nel concepimento, allora Cristina dovrà sottoporsi ad un operazione per rimuovere il fibroma.

Cristina però ha da poco vintoun concorso e preferirebbe pertanto aspettare ancora un po’ prima di entrare in maternità. Però allo stesso tempo vorrebbe tanto evitare di farsi aprire la pancia.
Per questi motivi, alla fine, il suo ginecologo le ha proposto di prendere Esmya, sottolineando che in Italia non si trova e che riuscisse a procurarsela potrebbe provare con questa terapia.
Cristina allora ha iniziato a cercare informazioni su internet ed è approdata sul mio blog.
Cristina ha deciso di prendere Esmya e spera tanto di riuscire almeno a bloccare la crescita del suo fibroma. In questo modo potrebbe conciliare tutte le sue esigenze.

Io, alla luce della mia esperienza e di tutte le storie che mi hanno raccontato le mie Fibroma Fighters, vorrei innanzitutto rassicurare Cristina che, prima di arrivare a “farsi aprire la pancia”, ci sono mille alternative possibili! Mi sento però di sconsigliarle – e voglio sottolineare che è veramente solo un parere personale, visto che io non sono un medico – di affrontare una gravidanza con il fibroma nell’utero (e sono certa che Francesca mi darà man forte).

Se Esmya non dovesse funzionare, Cristina potrebbe a mio avviso valutare qualche tecnica mini invasiva come l’isterescopia, l’embolizzazione o la laparoscopia. O chissà, magari Cristina è una delle fortunate per le quali gli ultrasuoni focalizzati possono essere risolutivi.

Insomma cara Cristina, vedrai che tutto si risolverà per il meglio!

6 commenti

  • Francesca

    ciao, io so solo che i fibromi in gravidanza crescono! io ne avevo tanti, ma il più piccolo in 5 mesi e mezzo è passato da 3.5 cm a 7. Io non ho avuto problemi di concepimento (ci sono riuscita al terzo tentativo)…ma poi…difficile dare consigli perchè comunque può andare tutto bene, come era stato detto anche a me dopotutto…solo che il rischio c’è e il mio è il caso nel quale tutto è andato nel peggiore dei modi.

  • Cristina

    Ciao Francesca! Ho letto la tua storia e mi ha molto commossa! Purtroppo in gravidanza, per una questione ormonale, i fibromi “esplodono” in dimensioni: è questo un grosso problema!
    Sono contenta di aver trovato questo blog! Mi sento meno sola 🙂
    Vediamo cosa succederà con Esmya! Incrociamo tutte le dita!

  • Mercoledì ho iniziato a prendere Esmya, acquistato grazie ad un amico in Francia al costo di 140 euro. Il ginecologo francese che me l’ha prescritta ha detto che ha usato spesso Esmya ma non ha mai avuto riduzioni delle dimensioni dei fibromi. Sicuramente un miglioramento nelle perdite di sangue e alcune volte un rallentamento o arresto nell’accrescimento.
    Finora non sto avendo grossi effetti collaterali, se non un po’ di agitazione e un umore un po’ instabile, anche se forse dipende dal fatto che sono preoccupata. Comunque sono ancora pochi giorni che ho iniziato. Vediamo come va! Baci a tutte!

  • Simona

    Quando ho scoperto di essere incinta, durante la prima visita il ginecologo ha rilevato la presenza di un fibroma di 5 cm alla base dell’utero. Il fibroma è cresciuto durante la gravidanza fino ad arrivare a 15 cm! Durante il cesareo, dopo aver tolto la bambina, i medici hanno visto che il fibroma era in necrosi, così lo hanno asportato (il che è veramente pericoloso durante il cesareo ma non volevano riaprirmi di nuovo per toglierlo). Insomma, abbiamo rischiato sia io che la bambina. Per fortuna è andato tutto bene, ma ti sconsiglio una gravidanza con un fibroma di quelle dimensioni.

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