Il mio intervento in mini laparotomia

Maledetto Fibroma Il Libro

Finalmente ho la forza di scrivere.
Sono stati giorni difficili e faticosi, ma mai lontanamente paragonabili e ciò che ho vissuto prima dell’intervento.

Tra venerdì e domenica, davvero, io ho visto l’inferno.
Ho seriamente creduto di non farcela. Ho pianto, urlato e pregato che ad un certo punto quel supplizio cessasse e, grazie al dr. Camanni, poi il miracolo è avvenuto.

Domenica pomeriggio le contrazioni sono diventate di nuovo insostenibili e io veramente avevo esaurito forze fisiche ed energie mentali.
Siamo corsi al Pronto Soccorso, come ci avevano suggerito, e intanto il bighi ha (segretamente!) parlato al telefono con il dr. Camanni, che gli ha detto che sarebbe accorso per operarmi d’urgenza.

Quando siamo arrivati in ospedale i medici del Pronto Soccorso mi hanno detto “Ti stavamo aspettando!” e mi hanno informata che mi avrebbero preparata per l’intervento. Sapere così che stavo per essere operata è stato un po’ uno shock ma il dolore era così forte che non avevo neanche la forza di reagire .. Analisi del sangue, cannulina e flebo, elettrocardiogramma, ossigeno, pressione, radiografia al torace, un saluto veloce a mamma e al bighi e via di sotto, in sala operatoria.

Avevo molta paura ma ero anche sfinita e poi in sala operatoria erano tutti gentili e sorridenti e c’era il dr. Camanni che, come sempre, ha saputo tanquillizzarmi.
Non mi hanno neanche chiesto di contare. Semplicemente, di colpo, il buio.

E dopo un tempo indefinito, lungo una vita, qualcuno pronuncia il mio nome.. “Eleonora Eleonora Eleonoraaaa“. Apro gli occhi e non so cosa accade, di nuovo il buio. Il primo ricordo che ho è già in camera, con mia mamma, mia sorella e il bighi che parlano con il dr. Camanni, che stá dicendo loro che ha operato circa 500 pazienti ma non aveva mai visto nulla di simile.

Sono le 22.30 circa. Tutti sorridono. Io anche. Sono piena di flebo, ne conto almeno tre, ma non ho dolori! Da nessuna parte, di nessun tipo.
Fatico a realizzare quello che è successo. Il Maledetto non c’è più!
Mia mamma e il bighi quasi piangono di gioia e mi guardano con amore infinito. I loro occhi luccicano. È un bel momento. Un momento che non dimenticheremo.

 

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