Claudia e la terapia con Esmya

Maledetto Fibroma Il Libro

Riporto la storia di Claudia, che lei ha raccontato commentando alcuni articoli del blog, perchè vorrei che avesse maggiore visibilità. Descrivendo la sua esperienza Claudia ha esposto il suo punto di vista su alcune questioni in maniera chiara ed efficace .. Ho trovato le sue parole così schiette ed  incisive che vorrei che tutte le leggessero e ci riflettessero sù..

Claudia ha 49 anni e si è sottoposta alla terapia con esmya per cercare di diminuire le dimensioni del suo fibroma. Ha iniziato la cura con mille dubbi e timori, pensando anche, dopo pochi giorni,  di sospenderla. L’interruzione delle sue continue emorragie però l’ha motivata a continuare e a completare la cura. Senza ciclo per tre mesi Claudia, che aveva l’emoglobina a 9,8, ha infatti di migliorare la sua anemia.

Prima di prendere esmya Claudia aveva provato  una terapia più “soft” con cerazette, una minipillola di solo progestinico, prescritta di solito alle donne in allattamento, da prendere senza sospensione. Cerazette dovrebbe sopprimere il ciclo, ma i primi tre mesi di solito procura irregolarità mestruale e spotting. Dopo due mesi di questa situazione Claudia non ce l’ha più fatta, anche psicologicamente, perchè andare in bagno era un vero incubo e aveva sempre paura di vedere sangue. Il suo medico intanto le diceva che anche lo spotting, seppur minimo, peggiorava la sua anemia. Così alla fine Claudia ha preferito un “trattamento d’urto” e ha iniziato a prendere esmya.

Questo farmaco non le ha causato effetti collaterali (se non i primissimi giorni) e le ha ridotto il fibroma da 8/9 cm circa a 5cm.

Claudia ora vorrebbe curarsi anche con l’omeopatia, ma è convinta che sei casi più “urgenti” sia necessario intervenire tempestivamente con altri rimedi, almeno per risollevare un fisico indebolito come era il suo. L’omeopatia di solito arreca benefici solo dopo un po’ di tempo, ci mette un po’ ad agire. Claudia con il suo ginecologo ha discusso di agopuntura, alimentazione, omeopatia ecc. ecc. e lui le ha praticamente riso in faccia. “Sono strade che dobbiamo intraprendere individualmente, con consapevolezza, avendo fiducia in ciò che facciamo” scrive Claudia.

E poi chiede: “Perchè i medici valutano opzioni conservative solo in caso di giovani donne o nullipare? Noi che abbiamo superato gli “anta” e abbiamo già svolto il nostro ruolo procreativo non abbiamo diritto ad avere un corpo integro? Non abbiamo il diritto ad alternative meno invasive, alla comprensione, al supporto morale?”.

Parole sacrosante cara Claudia! Mi piacerebbe davvero che qualche ginecologo rispondesse …  Grazie per il tuo contributo e auguroni per la tua salute!.

12 commenti

  • claudia

    Grazie a te Ele! Ho finito la cura il 30 aprile e sto ancora aspettando il ciclo. Quando ho chiesto al gine quando sarebbe dovuto tornare il ciclo, lui mi ha risposto sibilllino “SE torna”!!! Ma magari, dico io!!! Comunque volevo aggiornarvi sulle mie ultime “ricerche”…..incredibilmente ho trovato conferma alla mia strategia d’attacco al fibroma. Cioè iniziare con una cura farmacologica per cercare di ridurlo e poi cercare di mantenere stabili i risultati con la medicina alternativa. Leggete questo articolo http://www.fecondazione.org/press/una-nuova-terapia-contro-il-fibroma/ , qui addirittura si fa riferimento a cicli di enantone o decapeptyl (i cui risultati non durano nel tempo, da usare solo in fase preoperatoria) seguite da fitoterapie e omeopatia. Ho anche sentito parlare molto bene di un preparato che si chiama Ovagem.. Sono gocce di ribes nigrum, rubus idaeus e non ricordo cosa altro…..preparati che so essere impiegati nella fibromatosi uterina con buoni risultati. Lo conoscete?

    • Caterina

      Ciao, anch’io sto portando avanti la mia guerra contro i fibromi, e sono d’accordo con un articolo letto e scritto da Silvia, che oltre l’alimentazione è anche un prodotto di nostri problemi irrisolti.
      Io al momento sto effettuando sedute di agopuntura, e già dopo poche ho notato al tatto una diminuzione del mio fibroma che dall’ultima ecografia era di circa 9 cm! io non ho particolari fastidi, ciclo regolare e non abbondante, ma non tollero l’idea di togliere l’utero cosi che mi sono informata e studiato le varie cure alternative! Il mio medico mi sta curando anche con medicine cinesi, (omeopatiche) per far defluire il sangue nella zona utero… i fibromi sono una stasi di sangue !!! Ho risposto a te Claudia e ti ringrazio anche dei consigli, ma in realtà volevo pubblicare la mia esperienza, ma non sò come si fa!!!
      Un altro consiglio togliere i latticini….quelli sono peggio della carne!!
      Anche usare i fiori di bach sia localmente che per bocca, aiutano!
      Grazie dei consigli!
      Caterina

      • claudia

        ciao Caterina, sono interessata anche io ai percorsi “alternativi”….mesi fa sono stata da un medico agopuntore per un colloquio ed avevo deciso di cominciare le sedute, ma in quel momento ero sotto cerazette che mi aveva diminuito il mio ciclo super abbondante ed ho avuto paura perchè il dott mi aveva detto che l’agopuntura ha un potere “riequilibrante” e quindi temevo mi aumentasse il ciclo….è possibile secondo te? Ho già eliminato i latticini e quasi del tutto il glutine, inoltre sono dimagrita quasi 10 chili, anche se non ne avevo così bisogno (almeno non così tanti) perchè ho letto che anche l’adipe influisce sul sistema ormonale. Per adesso sto facendo il secondo ciclo di esmya e voglio aspettare ad intraprendere altre strade perchè temo interazioni con il medicinale.

        • Caterina

          Ciao Claudia,
          io non sono un medico e ogni caso è a sè, di questo farmaco di cui parli, non ne ho mai sentito parlare, quindi boh! L’agopuntura non interferisce con altri farmaci, è una terapia dolce, ma meglio se chiedi direttamente al dottore, quello che posso dirti, che a me sta aiutando!!! baci

  • Arianna

    è esattamente il protocollo che ho fatto io, purtroppo però le dimensioni del fibroma non erano state ridotte da Esmya e comunque non si è fermato, trovare la terapia giusta è la cosa più importante, terapia che se omeopatica sarà diversa da individuo ad individuo proprio per la legge delle similutidine a base dell’omeopatia. Io ora sono stanca e viste le dimensioni che ha raggiunto voglio toglierlo, lavorare poi su utero pulito sarà sicuramente più semplice. Io mi curo solo con omeopatia e fitoterapia (non prendo nemmeno antibiotici per intenderci) per cui ti dico tenta, tenta e ritenta perchè sono strade che funzionano ma l’importante è trovare un bravo professionista che non riempia di rimedi……informarsi bene su cosa sia l’omeopatia e su come funzioni. Comunque ho usato qualcuno dei fito terapici che hai indicato ma singolarmente, il composto non lo conosco. Anche Agnocasto è utilissimo in caso di fibroma uterino, ci sono ricerche molto incoraggianti ma ripeto l’importante è affidarsi a mani esperte (fidate è dura ma almento esperte ci si prova! 🙂 ). In bocca al lupo e fammi sapere, se ti va, come va il tuo percorso!

  • Claudia

    Certo Arianna, ti farò sapere! Il mio gine vorrebbe farmi ripetere un altro ciclo di esmya e solo alla fine mi rivolgerò ad una ginecologa omeopata che visita nella mia città. Nel mio caso, vista l’età, si tratterebbe di aiutarmi a raggiungere la menopausa tenendo sotto controllo sintomi e crescita del fibroma. Ho già parlato con lei e mi ha rassicurato in tal senso……

  • Fausta

    Ciao a tutte, anche io ho sentito parlare molto bene dell’agnocasto e di alcune cure fitoterapiche….ma il problema è quello di trovare degli specialisti validi.
    In questo campo poi è davvero difficile scegliere…forse dovremmo portare noi stesse nominativi di professionisti affidabili del settore….

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