Alessandra sceglie l’embolizzazione al Gemelli di Roma

Maledetto Fibroma Il Libro

Alessandra ha 34 anni, abita a Roma e qualche settimana fa ha scoperto che il suo fibroma intramurale vascolarizzato è cresciuto ed è arrivato a misurare circa 4cm. Alessandra non ha sintomi, se non un ciclo un po’ abbondante.

Alessandra, come molte di noi, si è sottoposta a diverse visite. Una prima ecografista le ha suggerito di farsi operare appena possibile, mentre un secondo ecografista e poi un ginecologo le hanno confermato che dovrà prima o poi sottoporsi ad intervento chirurgico perchè il suo fibroma è destinato a crescere e che stà a lei scegliere se farlo tra tre mesi o tre anni.

Il ginecologo a cui si è rivolta Alessandra è un amico il cui unico interesse in questa situazione è la sua tutela, quindi Alessandra non ha dubbi che il consiglio sia stato sincero.

Nessuno dei medici consultati però le ha prospettato la laparoscopia, in cui Alessandra sperava, perchè essendo il fibroma ben incastrato nella parete uterina rischierebbe di essere un intervento piuttosto lungo e forse non del tutto risolutivo. Quindi Alessandra dovrà sottoporsi a laparotomia.

Questo la spaventa perchè lei è una sportiva e e il post operatoria di una laparotomia potrebbe essere lungo o anche non completo.

G irando in rete alla ricerca di qualche informazione più confortante, Alessandra ha trovato il mio blog e ha anche scoperto che esiste anche l’embolizzazione, e improvvisamente ha visto la possibilità di una strada tutta diversa! Alessandra mi ha scritto per chiedermi se l’embolizzazione è ancora in fase sperimentale e perchè secondo me i ginecologi non la propongono l’embolizzazione. Mi ha chiesto inoltre è vero che rende più difficile la gravidanza e come contattare Antonella, che si è sottoposta di recente ad embolizzazione.

Io ho risposto ad Antonella che l’embolizzazione non è una tecnica sperimentale, ma già ampiamente diffusa, e che i ginecologi non parlano dell’embolizzazione perchè non la conoscono e poi, in alcuni casi, per convenienza, perchè a loro conviene maggiormente intervenire chirurgicamente. Per quel che riguarda invece il discorso di embolizzazione e gravidanza, l’ho rimandata alle parole del dr. Lupattelli.

Alessandra per l’embolizzazione vorrebbe rivolgersi all’Ospedale Gemelli a Roma, che presenta l’embolizzazione come una possibilità testata e affidabile (Alessandra mi ha anche inviato la brochire del Gemelli).

Alessandra si è già messa in contatto con Antonella, che come immaginavo si è confermata accogliente e disponibile. Io le mando un gigantesco grosso in bocca al lupo e concludo con le sue parole che, come spesso accade quando leggo le vostre mail, mi hanno riempito il cuore: “.. trovare il tuo blog ha cambiato un bel po’ lo spirito con cui guardo a questa situazione. Nonostante passi giornate al computer per lavoro sono abbastanza allergica ai social e ai forum, quindi è stata una bellissima sorpresa per me avere finalmente la prova che tramite la rete persone sensibili e intelligenti riescono a fornire qualcosa di così prezioso come un aiuto a qualcuno che teme per la propria salute… grazie di cuore!“.

10 commenti

  • Valentina

    Ciao Alessandra, lo scorso mese mi sono rivolta a una dottoressa che lavora al Gemelli, esattamente fa parte dell’èquipe che pratica l’embolizzazione. Una ginecologa eccezionale e onesta, mi ha parlato dell’embolizzazione, dei rischi e delle bugie, e mi ha detto chiaramente che con l’embolizzazione non si diventa sterili, i rischi sono derivati dalle infezioni oltre alla nota amenorrea che rientra in casi rarissimi e spesso sopraggiunge nelle donne che hanno superato abbondantemente i 40 anni. Io ancora devo fare altri accertamenti, esattamente devo fare un’isteroscopia diagnostica al Gemelli il prossimo anno perché dobbiamo appurare se c’è oltre ai tanti fibromi intramurali, un fibroma sottomucoso. Anch’io sono decisa a fare l’embolizzazione al Gemelli, spero che ci racconterai presto della tua esperienza. In bocca al lupo per tutto!

    • Valuta anche il San Camillo, c’è meno da aspettare e sono bravi. Io, all’inizio, ho sentito tutti e due gli ospedali e ho optato per quello che mi è sembrato migliore, ho aspettato veramente poco ed è andata bene.

      • Valentina

        Non essendo romana ma siciliana, ho difficoltà a trovare il tempo per mobilitarmi. Fortunatamente a Roma ho dei parenti ed è solo grazie a loro che ho deciso di rivolgermi ad altri medici. Io ancora non ho messo piedi al Gemelli, ma ho deciso di affidarmi a questo ospedale perché la dottoressa che ho incontrato mi ha ispirato fiducia, quindi proseguo su questa strada nella speranza di risolvere il tutto il prossimo anno. Non ho estrema urgenza, diciamo che anch’io sono messa un po’ come Alessandra. I miei fibromi sono tutti intramurali, alcuni sottosierosi e alcuni si trovano nella parte posteriore, il più grande è di 4 cm, in più c’è il sospetto di un fibroma ibrido, ovvero mezzo intramurale e sottomucoso. Quindi ho necessità di fare un’isteroscopia diagnostica al Gemelli per capire come agire, magari è solo quello sottomucoso a darmi problemi, considerando i miei flussi abbondanti. La strada sarà lunga, ma non dispero. In bocca al lupo a tutte noi!

  • Ale , il numero del dr Morucci ce l’hai, non ti costa nulla andarlo a sentire, vai serena, è un parere utile per te, io , come sai, mi sono trovata molto bene, perché non avere un parere in più! Lui già lo sa che esisti, ho provveduto io a dirglielo, coraggio.

  • Alessandra

    Grazie Ele per continuare a mettere in contatto persone scambiando informazioni utili, e grazie a tutte per le risposte.
    Il mio dubbio al momento riguarda soprattutto il fatto che, pur essendo il mio fibroma ancora piccolo e quasi asintomatico, è in una posizione piuttosto sfigata, intramurale posteriore sottosieroso, e impronta già tutta la parete posteriore dell’utero… creando un “bozzetto” che di fatto quasi lo riempie (un medico mi ha detto che è come se avessi “una spirale naturale” per capirci). Questa posizione rende sia isteroscopia sia laparoscopia non agevoli anche se non impossibili, sarebbero forse interventi da ripetere più di una volta. Per quanto riguarda l’embolizzazione, visto che il mio non è un caso urgente, ho deciso di prendermi un po’ di tempo a inizio anno per parlare sia con il Gemelli sia con il dott Morucci del San Camillo consigliatomi da Antonella (grazie ancora!).
    Considero la laparotomia come ultima opzione, ma devo anche considerare che, per quanto lo si possa bloccare o ridurre, quel fibroma continuerà a occupare parte del mio utero, a meno che non venga tolto… ma su questo aspetto i prossimi pareri dei medici.
    Valentina, quando sarò arrivata a qualche conclusione posterò un altro commento. Ci sentiamo, intanto buone feste a tutte!

    p.s. @Lucia: nel senso che quando fai un intervento devi sempre considerare che ci sono casi in cui le persone si portano dietro strascichi del post-operatorio per diverso tempo, per i motivi più imprevedibili. Ovvero… meno male che la chirurgia esiste, ma un intervento non va sottovalutato.

  • Linda

    Ciao sono Linda, ho dei fibromi, ho iniziato la terapia con Esmya da 7 giorni ma da 3 giorni ho dolori fortissimi in ventre con flusso abondante. vorrei sapere se questi dolori sono normali. Ve ringrazzio per i vostri consiglie

  • chiara

    Ciao Alessandra io mi chiamo Chiara e ti chiedo se puoi darmi il recapito o il nome della ginecologa del gemelli.. ho assoluta urgenza di una ginecologa ( non del radiologo, ho già embolizzato ) perchè purtroppo ho complicanze rma mi serve davvero una ginecologa che conosca questa procedura grazie mille per l info

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