Il bel lieto fine di Federica, che sogna di diventare di nuovo mamma

Maledetto Fibroma Il Libro

Federica mi ha scritto la prima volta a maggio scorso, quando ha ordinato il libro Maledetto Fibroma, per raccontarmi le sue avventure con i fibromi.

Nonostante avesse un utero pieno di fibromi ha incontrato in medico che l’ha incoraggiata a tentare comunque una gravidanza, riuscita e portata a termine. Dopo la nascita della sua bambina Federica si è però trovata comunque a gestire una situazione complessa, con tanti dubbi sulla strada migliore da percorrere.

Una dottoressa le ha suggerito l’utilizzo di Esmya in vista di un intervento o comunque in un’ottica di riduzione dei fibromi e quando lei mi ha scritto era alla ricerca di informazioni su Esmya e di qualche contatto affidabile in Piemonte e in Lombardia.

Un altro medico le ha poi però sconsigliato questo farmaco, ritenendolo addirittura dannoso in vista di un intervento. Federica, che desidera dare un fratellino o sorellina a sua figlia prima o poi, cercava un esperto di fibromi presso la Clinica Mangiagalli. Lei aveva infatti un ginecologo privato che, pur avendo sbagliato qualcosa nella gestione dei fibromi (prescrivendole un tipo di pillola che molti le hanno detto essere inadatta), ha optato per il non operare e alla fine l’ha incoraggiata ad avere sua figlia, con ragione.

Quando Federica mi ha scritto combatteva 13 fibromi, il più grande dei quali di 9cm.

Dopo aver valutato diverse strade, tra le quali anche venire a Torino ed incontrare il dr Camanni, Federica ha scelto di sottoporsi ad intervento chirurgico a Milano, ma in sede di visita pre operatoria è emerso un quadro che mai nessun ginecologo le aveva prospettato: che i fibromi piccoli non sarebbero stati eliminabili e che fossero destinati alla crescita e che l’unica strada percorribile ad un certo punto sarebbe stata l’isterectomia.

E così, smarrita e scoraggiata, Federica si è informata sull’embolizzazione ma anche si questo tema ha sentito pareri diversi: c’è chi la sconsiglia in donne alla ricerca di prole e chi invece la ritiene una buona alternativa all’intervento proprio perché si preserva l’utero.

Poi ha anche valutato gli ultrasuoni focalizzati presso lo Ieo.

Ho poi avuto news di Federica qualche giorno fa …

Ciao Eleonora,
ti scrivo dal letto dell’ospedale, sono stata operata a Milano in laparotomia per l’asportazione di ben 12 fibromi proprio ieri. Mi sento bene, ho qualche dolore ma gestibile, mi infastidisce molto la febbre e il dolore alle spalle derivato, a quanto dicono gli infermieri, dal posizionamento sul lettino operatorio.
Purtroppo ho emoglobina bassa e pressione bassa quindi sono riuscita già il giorno stesso dell’intervento ad alzarmi e lavarmi ma devo farlo con molta cautela per evitare giramenti di testa e conseguenti cadute.
Io sono intenzionata a rimettermi in sesto presto dato che ho la mia piccola di 19 mesi a casa che mi aspetta però devo rispettare i tempi che il mio corpo mi impone.
Ti ringrazio per la tua vicinanza e ti abbraccio,
Federica

Sono stata tanto felice di ricevere notizie di Federica e soprattutto di leggere la sua successiva email, che mi ha fatta fare un bel piantino …

 

Ciao Eleonora,

continuo a leggere con molto interesse il tuo blog ed è tanto che volevo scriverti per esprimerti la mia gioia nel sapere della tua gravidanza
Come tutte le donne con fibromi immagino tu abbia temuto per il tuo utero, per la possibilità di avere figli serenamente…è tutto ciò che sto vivendo ora io nel post intervento. Purtroppo i fibromi, anche quando rimossi, lasciano le loro cicatrici non solo fisiche.. quando leggo le storie che pubblichi, specialmente quelle inerenti i metodi alternativi all’intervento chirurgico, penso e ripenso alla mia scelta e ho spesso paura di aver fatto quella sbagliata. 
Purtroppo sulle tecniche meno invasive c’è tanta confusione, poca informazione e si tende a consigliarle a donne non più desiderose di prole e a cui come unica alternativa è stata prospettata l’isterectomia.  
Io ho agito anche spinta dalla stanchezza e dalla voglia di risolvere il problema, ho girato decine di ginecologi, contattato radiologi interventisti e alla fine, stanca di tutto questo peregrinare, ho fatto l’intervento sperando che si riveli la strada giusta e che mi permetta di avere una gravidanza e dare un fratello o una sorella a mia figlia. 
Ecco perché quando ho saputo di te mi sono commossa, ho letto il tuo libro e conosco la tua storia. Mi sei stata vicino come un’amica pur non avendomi mai visto quando ero in preda al panico e smarrita dalla molteplicità di pareri che ho sentito. Gioisco per il tuo piccolino in arrivo e per la tua famiglia che sarà invasa dalla felicità che solo un neonato sa portare. 
Mi hai chiesto di scrivere la mia storia per pubblicare il mio lieto fine, ma io spero che il lieto fine sia la gravidanza e quindi ti scriverò tutto molto volentieri quando questo sogno si realizzerà, sperando che accada.
Un abbraccio forte a te e una carezza alla tua panciona!
Mi piacerebbe che unissimo tutte le nostre “energie magiche” per incoraggiare Federica. Io so per certo che una gravidanza dopo ben due laparotomie è fattibile, e anche voi mi avete raccontato molte storie di bimbi arrivati dopo interventi chirurgici, perciò non vedo perchè non dovrebbe essere possibile anche per Federica.
Forza Federica! Ora pensa a rimetterti e sono certa che presto potremo festeggiare sul blog anche la tua gravidanza. Ti abbraccio fortissimo!

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