Sapete che cos’è l’EMDR?
EMDR stà per ‘Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari‘. L’EMDR è una metodologia psicologica della quale sono appena venuta a conoscenza che cura i problemi emotivi derivati da esperienze di vita negative come traumi, eventi scioccanti, calamità naturali, ecc.
Visto che non abbiamo ancora approfondito a sufficienza il discorso relativo alla sociosomatica non volevo confondervi gettando altra carne al fuoco (che brutto questo modo di dire), ma poi il desiderio di raccontarvi dell’EMDR e del mio incontro con il dr. Mirko La Bella ha preso il sopravvento ed eccomi qua a scrivere.
L’EMDR è una tecnica che solo psicoterapeuti abilitati possono utilizzare all’interno delle psicoterapie. Diversi studi mostrano come l’azione dell’EMDR sia molto piu’ rapida rispetto ad altre forme di intervento psicologico come, ad esempio, la psicoanalisi freudiana.
Il terapeuta, dopo aver identificato il problema specifico oggetto della terapia (e questa fase in realtà può richiedere anche molto tempo), guida il paziente nelle descrizione, appunto, di quel fatto o evento trauamtico o quel che è aiutandolo a focalizzare gli aspetti peggiori o comunque più fastidiosi. L’elaborazione del trauma viene quindi veicolata attraverso movimenti guidati degli occhi. I movimenti oculari permettono di generare cambiamenti adattivi nei ricordi, fino a creare nuove associazioni, una desensibilizzazione rispetto all’argomento e una modifica della prospettiva cognitiva, fino ad una sorta di “risoluzione” (scusate per la speigazione un po’ tanto tecnica, ma non ho trovato parole migliori per spiegare il concentto).
A quanto pare durante le sedute di EMDR i pazienti provano emozioni anche molto intense, ma poi riferiscono una notevole riduzione del disturbo legato all’esperienza traumatica.
L’EMDR viene utilizzata per gestire esperienze passate, attuali cause di stress e anche pensieri e azioni desiderati per il futuro. Il numero di sedute può variare da un minimo di 1-3 fino ad un massimo di un anno o più di terapia (con cadenza di un’ora alla settimana).
Qual è l’aspetto che rende l’EMDR interessante per chi soffre a causa dei maledetti fibromi?
Secondo quanto mi ha spiegato il dr. La Bella anche i fibromi possono essere la manifestazione di un disequilibrio emozionale a seguito di un trauma.
Ogni patologia va letta sempre nella conplessità. Fattori Biologico-genetici, ambientali e sociali-psicologici alterano la fisiologia del corpo. Questo è quanto dimostra la nuova scienza integrata chiamata PsicoNeuroEndocrinoImmunologia. In particolare anche la loro ricomparsa (che è la mia maledettissima croce) può essere associata ad una particolare situazione emotiva attiva che si ripropone, o quanto meno ad uno specifico modo di gestirla.
Siccome vorrei darvi informazioni più dettagliate riguardo la possibilità di “curare i fibromi” attraverso l’EMDR ho deciso di intervistare il dr. Mirko Labella (che per fortuna si è mostrato gentile e disponibilissimo). Come sempre vi chiedo di pubblicare nei commenti le vostre eventuali domande per lui. Grazie a chi vorrà partecipare!
Cara Ele,
vorrei chiedere al Dottor Labella se in qualche modo i fibromi possono essere causa di un evento capitato a pochi mesi di vita.
Mi spiego meglio. Quando sono nata, pochi mesi dopo, sono stata ricoverata per una settimana in ospedale perché quando mangiavo subito avevo dissenteria e quindi non assimilavo nulla. Sono stata curata con delle iniezioni. Qualche anno fa, in seguito a un altro evento traumatico della mia vita, sono stata curata per ulcera gastrica con reflusso gastroesofageo. Nel 2006 mi trovano le ovaie policistiche, nel 2013 i 3 fibromi e nel 2015 i 5 fibromi.
Come vedi tutto dovuto nella zona del mio ventre. Quindi vorrei sapere se tutto ciò potesse avere un nesso.
Grazie.
Un abbraccio, Sonia
Buongiorno Sonia, grazie per la domanda. I fibromi non sono “causa” ma la “conseguenza” di molteplici fattori. La nuova scienza chiamata psiconeuroendocrinoimmunologia, prende il meglio dalle evidenze di ogni settore (psicologia, neurologia, endocrinologia e immunologia) all’interno di un quadro complesso che caratterizza l’uomo. Queste ricerche mostrano come la genetica, le emozioni e pensieri, l’ambiente (aria, acqua, qualità del cibo) e ambiente sociale e politico (crisi, precariato e disoccupazione) abbiano ognuna un grande ruolo nel far cambiare quell’equilibrio che ci porta verso la salute o verso la malattia. I fibromi come ogni manifestazione di malattia nel corpo possono quindi essere generati da una componente ereditaria, da una componente di emozioni disregolate (a causa di traumi stressanti subiti nei 6 mesi/un anno prima della diagnosi), da una parte di qualità del cibo, aria e acqua e da una componente sociale e politica che attiva, anche in questo caso, emozioni di paura. Se gli eventi che ricorda sono ancora “attivi”, cioè se pensandoci le viene ancora paura, rabbia, tristezza, come quando sono successi, allora sono traumi da indagare in profondità attraverso l’aiuto di uno specialista e, qualora fossero “attivi” si potrà procedere con l’EMDR. Un caro saluto.
Ciao Ele,
facendo ricerche sul web riguardo la Sociosomatica dalle mie parti (Roma) non ho trovato molto e riguardo EDMR ho trovato abbastanza informazioni (psicologi che applicano EDMR), ma un medico cosa deve possedere affinchè abbia competenza nel campo di EMDR??
Ma esistono centri di Sociosomatica in altri parti d’Italia?
Un Abbraccio.
Maddy
Buongiorno Maddy, non mi occupo di sociosomatica ma rispondo alla parte della sua domanda su chi può applicare l’EMDR in Italia. La tecnica dell’EMDR può essere esclusivamente applicata da operatori formati dall’associazione per l’EMDR in Italia. Questi operatori devono essere:
1. esclusivamente medici o psicologi (laurea quinquennale) e abilitati dall’esame di Stato
2. specializzati in una scuola quadriennale di psicoterapia riconosciuta . Il loro “titolo” quindi sarà di “medico psicoterapeuta” (e potrà prescrivere anche farmaci) oppure di “psicologo psicoterapeuta”
3. Aver completato almeno il primo livello di perfezionamento in EMDR.
I Livelli di preparazione in EMDR sono due (più un terzo livello che forma anche a fare ricerca). Dopo i due livelli è possibile attraverso un periodo di osservazione da parte di supervisori dell’associazione EMDR diventare “Pratitioner” (cioè “esperti” riconosciuti dall’unico ente formativo italiano). Per ogni precisazione rimango a disposizione. Cordiali Saluti.
Gentile Dott. Labella, la ringrazio per la risposta e mi scuso per la domanda relativa alla “sociosomatica” che dovevo farla in un’altro post.
Saluti.
Maddy
Ciao Madyy, posta la domanda sulla sociosomatica nei post con l’intervista al dr. Iracà, così ti risponde lui. Grazie mille Dr. La Bella per il suo prezioso contributo.