Elisa cerca informazioni sulla laparoscopia al Policlinico Mangiagalli

Maledetto Fibroma Il Libro

Elisa mi ha scritto la prima volta ad ottobre scorso, per raccontarmi del suoi fibromi.

Elisa ha 39 anni, vive a Milano, e durante durante una visita ginecologica al Policlinico Mangiagalli di Milano ha scoperto aver un fibroma uterino di cca 9-10 cm attaccato con un peduncolo di 2cm all’ utero nella parte esterna. In ospedale le avevano subito consigliato un intervento di miomectomia in laparoscopia. Elisa aveva però preferito sottoporsi ad altre visite, che hanno purtroppo confermato la diagnosi (all’ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia e all’ospedale Niguarda di Milano dal dott. Bignardi). Tutti  le avevano inoltre confermato che la soluzione migliore era proprio l’intervento ma Elisa era comunque (giustamente) dubbiosa.

Si è quindi presa del tempo per decidere, cercando nel frattempo di informarsi sull’argomento e soprattutto di capire se affidarsi al Policlinico Mangiagalli o ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Qualche tempo fa Elisa mi ha riscritto per chiedermi i contatti del dr Camanni perchè ci teneva ad avere anche il suo parere prima di sottoporrsi all’intervento. Mi ha anche chiesto di indicarle il miglior specialista in interventi ginecologici in laparoscopia per fibromi. Io le ho fornito i contatti del dr Camanni ma non ho potuto darle informazioni riguardo i due specialisti del Mangiagalli e dell’ospedale di Perugia cui Elisa si è rivolta perchè nessuna di voi mi ha mai parlato di loro.

Nel frattempo Elisa si è rivolta anche al dr Lupattelli per avere un parere sull’embolizzazione del fibroma e lui le ha chiesto di fare un’altra ecografia più approfondita (nonostante Elisa ne avesse già tre) e, soprattutto, le ha parlato anche del rischio della morcellazione del fibroma al quale si sarebbe sottoposta nel caso della laparoscopia. Perciò Elisa mi ha chiesto informazioni riguardo appunto questi rischi legati alla morcellazione del fibroma, e anche un’opinione riguardo il dottor Barbieri e la dottoressa Colombo della Mangiagalli che dovrebbero operarla.

Da quel che so io (ma mi riprometto di approfondire la cosa perchè potrei avere informazioni incomplete o sbagliate), la morcellazione è pericolosa solo nel caso una abbia un sarcoma (fibroma maligno) e quindi con la morcellazione questo venga disperso ovunque, con i rischi che potete immaginare. In caso di laparoscopia quello che casomai può capitare (io penso), è che qualche parte di fibroma si perda, cioè non venga rimossa, e nel tempo generi poi un altro fibroma. Però se chi fa l’intervento sa quel che fa non dovrebbe accadere.

Elisa ha parlato delle sue perplessità legate alla morcellazione anche con i dottori del Mangiagalli, che però le hanno dato una risposta fredda e veloce: le hanno appunto detto che la morcellazione è pericolosa solo se si tratta di un sarcoma, ma qualora Elisa l’avesse avuto sarebbe comunque andata incontro ad una prognosi infausta, perciò tantovaleva non preoccuparsene.

Elisa ha letto anche un articolo in internet scritto da un autorità in materia di queste cose, il dr Enrico Vizza dell’IFO di Roma, che spiega che la morcellazione è pericolosa in generale, non solo in caso di sarcomi, ma anzi che pezzi del fibroma morcellato potrebbero creare un sarcoma (non so nulla in merito, perciò mi riprometto di approfondire, magari contattando proprio il dr Enrico Vizza).

Mentre Elisa rifletteva su tutto questo (che peso, povera Elisa!), l’hanno chiamata dal Mangiagalli, dove comunque lei era lista per l’intervento, per proporle la laparoscopia per la possima settimana.

Quindi sono di nuovo da capo, fare l’intervento in laparoscopia nonostante i dubbi e poca fiducia nel medico che mi opererà? In più se ho un sarcoma, come lo posso sapere ed escludere, solo pensando  che se fin’ora non sono morta non ce l’ho?
Non ho nessuno che mi possa consigliare e stia vicino devo affrontare tutto da sola, so che solo una persona come te che ha vissuto e affrontato questo mi può capire e aiutare.
Elisa intanto aveva anche preso appuntamento con il dr Camanni, però per giugno, e con la chiamata del Mangiagalli è andata nel pallone perchè non sapeva che strada intraprendere. Alla fine è riuscita ad anticipare l’appuntamento con il dr Camanni, che la visiterà in questi giorni. Così poi avrà davvero un quadro completo delle sue possibilità e, io spero, potrà decidere con maggiore serenità.
Intanto chiedo a voi informazioni, se ne avete, riguardo il dottor Barbieri e la dottoressa Colombo dell’Ospedale Mangiagalli.
Coraggio Elisa, non sei sola. Ci siamo noi qui per te!

1 commento

  • Antonella

    Ciao Elisa, purtroppo non ho informazioni in merito ai due medici che hai indicato. Commento in quanto ho deciso di sottopormi all’intervento per rimuovere i miei diversi (sia come tipologia, quantità e dimensione) fibromi proprio alla Mangiagalli.

    Io vivo a Milano da poco meno di due anni e quindi non sapevo bene a chi rivolgermi. Alla fine ho preso questa decisione perché chi vive qui da più tempo rispetto a me, mi ha parlato bene della clinica.
    Lunedì ho fatto il prericovero, l’insieme di esami per la preparazione all’intervento e il colloquio con l’anestesista perché dovrò sottopormi ad una laparotomia. Ho trovato una buona organizzazione, ho ricevuto maggiori informazioni sull’intervento, su come prepararmi ad esso e posso dirti che sono tornata a casa con maggiore consapevolezza rispetto a quello che succederà tra un mese/un mese e mezzo massimo. Adesso sono in attesa della telefonata.

    La paura c’è, non lo nego, ma sono un pochino più tranquilla.

    Se ho ben capito, conosci già la data esatta dell’intervento. In caso contrario, tra un paio di mesi potrò darti maggiori dettagli su quella che sarà la mia esperienza. Intanto ti faccio un grande in bocca al lupo e qualsiasi decisione prenderai sarà quella più “giusta” per te.

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