Ultimamente torna spesso, nelle vostre email e nei vostri messaggi, il discorso relativo agli esami istologici effettuati sui fibromi dopo l’intervento chirurgico di rimozione degli stessi.
L’esito dell’esame istologico fornisce poi la certezza riguardo la natura benigna del fibroma.
Quando ci si sottopone invece ad embolizzazione, come si può essere certi che il fibroma trattato non sia in realtà un sarcoma? Come ho scritto spesso l’insorgenza di un sarcoma uterino è davvero un’eventualità rarissima, tuttavia un birciolo di preoccupazione è legittimo..
Ho chiesto quindi al dr Rampoldi e al dr Magnano di aiutarci a capire come può, chi sceglie l’embolizzazione, sentirsi rassicurata sotto questo punto di vista.
Dr Rampoldi
La risoluzione diagnostica della Risonanza Magnetica (con mdc) permette una diagnosi di sicurezza.
Dr Magnano
Le tecniche interventistiche percutanee come l’embolizzazione non consentono l’asportazione dell’organo del nodulo quindi l’esame istologico non è possibile a meno che non si proceda ad una biopsia ecoguidata.
La biopsia non si fa praticamente mai in quanto la possibilità che ci sia un sarcoma è davvero remota.
Si tratta di un tumore molto raro, mentre i fibromi sono molto frequenti.
Si stima una incidenza di 3 casi di sarcoma uterino ogni milione. In Italia ci sono poco più di 100 casi l’anno mentre una donna su 4 ha almeno un fibroma.
Nonostante la statistica sia favorevole, comunque non si può correre il rischio di embolizzare per errore un sarcoma scambiandolo per un fibroma.
Occorre quindi un esame preliminare completo con ecografia e raccolta di anamnesi, sintomatologia e studio dell’evoluzione della malattia nel tempo.
Nei casi di crescita rapida si esegue la risonanza.
Molti radiologi interventisti chiedono la risonanza sempre prima dell’embolizzazione. Questo non è sempre necessario, in molti casi le donne con i fibromi prima di arrivare ad una decisione di farsi trattare sono seguite per molti anni con ecografia sia interna che esterna. In questi casi è praticamente certo che non ci siano “sorprese”.
Nei casi di prima insorgenza e crescita rapida si deve invece indagare.
Direi quindi che l’embolizzazione è una scelta sicura anche quando qualcuno può avervi messo in testa che forse avete un sarcoma! E’ veramente pazzesco leggere che la risonanaza magnetica permette una diagnosi certa quando io per prima mi sono sentita dire che l’unico modo per stare davvero tranquilli era togliere l’utero.
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