Mi avete scritto in tante per chiedermi com’è andato l’intervento. Grazie davvero!
In realtà è successo tutto molto in fretta e la giornata è davvero volata. Inoltre ho riconfermato la mia ottima opinione dell’ospedale Gradenigo di Torino, che è pieno di operatori sanitari capaci e gentili, sempre pronti ad offrire una parola di conforto e a sdrammatizzare con il sorriso ogni situazione.
Sono arrivata in ospedale, alle 7.10 circa di venerdì mattina e neanche alle 7.30 ero già in sala operatoria.
Sono stata la prima della mattinata perciò non ho avuto neanche il tempo di agitarmi e preoccuparmi che già era tutto passato!
L’infermiera che mi ha accompagnata in camera, dopo le pratiche del ricovero, mi ha subito detto di spogliarmi e indossare l’apposito camice. Pochi minuti dopo è arrivata un’altra infermiera con la barella che mi ha fatta “accomodare” e mi ha fatto la puntura della pre anestesia (sul sedere). Intanto ho raccontato delle mie vacanze (visto che mi avevano fatto i complimenti per l’abbronzatura). Un saluto veloce al bighi e in pochi minuti ero già in sala operatoria, ferma davanti alla porta.
Il dr. Camanni è venuto a salutarmi. “Ho paura” gli ho detto e lui mi ha risposto: “Certo, sei umana!“. In realtà però, forse, non avevo poi così tanta paura, perchè sapevo già come sarebbe stato l’iter. Solo, dentro di me, pregavo di svegliarmi dopo l’anestesia.
Poi è venuta a salutarmi l’anestesista che mi ha detto: “Ti faccio fare la nanna” (o qualcosa di simile). Infine mi hanno portata dentro, dove mi hanno accolta due ragazzi (credo avessero più o meno la mia età) che scherzavano tra di loro e con me. Uno dei due mi ha preso pressione e ossigeno mentre l’altro mi ha messo la cannula della flebo (un po’ dolorsa questa operazione, ma ormai ci sono abituata, ahimè).
Poi mi hanno messo la maschera dell’ossigeno e forse a quel punto ho avuto un attimo di panico, tanto che il ragazzo che me la teneva sul viso mi ha detto: “Questa non ti fa dormire, è solo ossigeno“. Gli stavo dicendo: “Ah ok” credo .. e poi il buio.
Il ricordo successivo è già in stanza, con il bighi, alle 8.30 circa. In realtà mi hanno svegliata appena uscita dalla sala operatoria e la chirurga che mi ha operata assieme al dr. Camanni mi ha detto che era andato tutto bene, ma io questa parte non me la ricordo, me l’hanno solo riferita.
Mi hanno rimosso un unico fibroma bilobato. Durante l’ecografia era invece sembrato ci fossero due fibromi, uno di 1cm e uno di 2cm.
In camera avevo la flebo per il dolore e non sentivo praticamente nulla. Anzi quando mi è scappata la pipì, poco dopo, ho anche tentato di alzarmi per farla e sarei comunque andata in bagno sulle mie gambe se l’infermiera non mi avesse fermata e non mi avesse spinta ad utilizzare la padella.
Naturalmente non ho avuto cibo per tutto il giorno però ho potuto bere poco dopo l’intervento.
Mi hanno fatto una flebo di antidolorifico e una di soluzione fisiologica. Avrei dovuto fare una seconda flebo di antidolorifico ma dato che non avevo male non me l’hanno fatta.
Alle 16.30 circa mi hanno diemessa e sono potuta tornare a casa. Non avevo (e non ho) dolore alcuno, ero solo un po’ stanca e intontita.
Sabato, il giorno successivo all’intervento, siamo andati alle Gru (grosso centro commerciale torinese) e poi ancora alla Fattoria del Gelato (un posto non molto distante da casa che ci piace un sacco perchè fanno un gelato buonissimo e ci sono tanti animali e un sacco di giochi per Giorgia), dove ormai siamo di casa.
Volevamo anche uscire per cena a mangiare una pizza con Ale e Miki (mia sorella e il mio cognatino, novelli sposini) ma poi non ce l’ho fatta, ero distrutta! Il mio maritino e Giorgia però erano ancora pieni di energie e si sono messi a fare gli agnolotti (che sono venuti benissimo tra l’altro). Io a quel punto ero distrutta ma li ho seguiti dal divano!
Anche ieri, domenica, abbiamo passato tutta la giornata fuori casa, per fiere e mercatini, come piace a noi, e abbiamo fatto tanti acquisti golosi (dovrò pur rimettarmi in forze, no??!). Anche ieri sera ero esausta ma non ho mai avuto dolore.
Gli unici fastidi sono la pancia ancora molto gonfia (non ho capito perchè) e qualche perditina di sangue, che mi hanno detto essere normale.
In conclusione posso sicuramente affermare che l’isteroscopia operativa sia l’intervento di rimozione dei fibromi meno invasivo, meno doloroso e a più veloce ripresa che io conosca. Anche se non ho provato personalmente gli ultrasuoni focalizzati penso di poter dire che l’isteroscopia operativa sia meno fastidiosa.
Perciò invito tutte quelle che lottano contro i maledetti fibromi e che potrebbero, per risolvere, sottoporsi a isteroscopia operativa, a farlo senza indugio! Non aspettate che i maledetti crescano e vi rendano la vita impossibile: se potete rimuoverli con un’isteroscopia fatelo e basta, non ve ne pentirete!