Graziella mi ha scritto per avere informazioni riguardo gli ultrasuoni focalizzati (tecnica hifu). Nello specifico. Graziella ha letto la storia di Giulia, che ha trattato i suoi fibromi con gli ultrasuoni focalizzati allo Ieo di Milano e mi ha chiesto di entrare in contatto con lei per avere informazioni sull’intervento
Ciao,
Ho letto le tante testimonianze del tuo blog e ho ordinato il tuo libro, e non finirò di ringraziarti per il supporto che riesci a dare!
Purtroppo anche io mi sono ritrovata con questa patologia, due anni fa infatti mi è stato diagnosticato un fibroma di ben 12 cm, del tutto asintomatico ma piuttosto fastidioso per il suo volume, che nel frattempo avrà superato i 12 cm.
La mia dott.ssa (ex) nel 2016 mi ha detto di andare subito al pronto soccorso e fingere di avere dolore affinché mi operassero d’urgenza e di essere pronta alla rimozione dell’utero. Mi ha spaventata così tanto che ho seguito le sue indicazioni alla lettera, come un automa.
Al S.Giovanni sono stata trattata abbastanza male, non solo perché quella non era la procedura regolare per quel tipo di operazione ma soprattutto per via di alcuni radiologi che nella fase di accertamento commentavano ridendo la grandezza del mio fibroma.
Risultato: mi mettono in lista d’attesa e di fatto non mi hanno ancora chiamata.
Nel frattempo faccio delle ricerche e vengo a sapere della tecnica hifu eseguita sia al Niguarda di Milano che al Policlinico di Roma.
Nel primo ospedale tento di prenotare una visita chiamando ogni giorno per circa due mesi ma mi si dice che l’agenda è sempre piena. Al Policlinico di Roma mi rispondono subito e mi danno un appuntamento, ho con me già la risonanza magnetica con liquido di contrasto e vengo ricevuta da un radiologo. Dopo aver visto le lastre e considerata la posizione del fibroma e la sua grandezza, il medico mi dice che un intervento del genere fatto con hifu è rischioso, potrebbe portarmi dolori imprevedibili alla schiena. Mi dice anche che avendo io allora 41 anni, se non desidero figli e non provo dolore, non devo necessariamente rimuoverlo; posso attendere la menopausa e il regresso spontaneo.
Di fronte all’aut aut, operazione chirurgica o attesa del regresso spontaneo, non ho avuto dubbi allora, e mi sono disposta a tenermi questa palla “ben incastonata nello spazio pelvico”.
Trascorrono due anni in cui per lavoro devo traslocare più volte e trascuro il tutto.
Ultimamente però avverto che il fibroma è cresciuto e mi ritorna l’ansia, così ritrovo il tuo blog, ordino il tuo libro, e proprio oggi leggo dell’esperienza di Hifu allo Ieo di Milano su un fibroma di 14 cm. Finalmente sento tornare la speranza!
Vorrei dei consigli su come muovermi, considerando che non ho nessuna esperienza di interventi operatori e che vivo a Roma.
Posso chiedere/prenotare una visita direttamente alla struttura o devo passare tramite la mia dottoressa? È meglio andare già con una risonanza magnetica recente?
Grazie di tutto!
Graziella è già in contatto con Giulia, però invito chiunque avesse testimonianze riguardo la tecnica hifu, soprattutto a Roma, a commentare questo articolo. Grazie!