Sempre più convinta che certa cose non accadano mai per caso, voglio raccontarvi la storia di Rosy, che ho conosciuto “non per caso” un paio di domeniche fa.
Sto seguendo assieme al bighi una sorta di percorso di crescita personale. Non saprei bene come definirlo .. Comunque chi conosce lo scrittore e formatore Roberto Re sa di cosa sto parlando. Di solito gli incontri si svolgono il giovedì sera, ma due settimane fa era previsto tutto un pomeriggio di formazione di domenica.
Non avevo molta voglia di andarci perché preferisco trascorrere la domenica con Giorgia e facendo qualcosa di divertente e non troppo impegnativo mentalmente, però il bighi ci teneva ad andare e così, visto che questo percorso lo stiamo facendo insieme, ho deciso di andare con lui.
Durante gli incontri c’è sempre modo di incontrare e conoscere persone nuove, sia perché gli iscritti sono molti e si rinnovano di continuo, sia perché alcuni appuntamenti (come quello in questione) sono aperti anche ad esterni.
E così accanto a me si è seduta (io e il bighi non ci sediamo mai vicini) “non per caso” Rosy, una giovane e simpatica signora. La formazione prevedeva degli esercizi da svolgere in coppia, confrontandosi su alcuni temi.
Mentre parlavamo di tutt’altro Rosy mi ha detto che ad agosto dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico. È stato un attimo .. Ho capito al volo .. Mi è venuta la pelle d’oca, credetemi.
Le ho chiesto:”Di cosa devi operarti?” ma sapevo già cosa mi avrebbe risposto ..
Rosy ad agosto dovrà sottoporsi ad isterectomia. Rosy ha in programma un intervento di rimozione dell’utero .. Ecco perché ci siamo incontrate! Ecco perché alla fine sono andata a quell’evento in una domenica pomeriggio in cui avrei fatto tutt’altro!
Le ho detto:”Lo sapevo, te lo giuro“. Lei si è accorta della mia emozione, ha sentito i miei brividi e non ha saputo trattenere le lacrime. Ci siamo guardate, e ci siamo capite. In un attimo eravamo come due amiche che hanno condiviso molto.
E per quasi tutto il tempo che restava abbiamo parlato dei dolori, del sangue, della stanchezza, delle cure a base di ferro, e dei medici, del mio blog e della difficoltà di compiere certe scelte.
Ovviamente le ho consigliato di rimettere in discussione la sua decisione, di informarsi sugli effetti dell’isterectomia e di sentire ancora un altro parere (magari del dr. Camanni) prima di rassegnarsi a perdere il suo utero.
Ho sentito forte dentro di me di non averla incontrata per caso. Ho sentito di doverle raccontare, anche se lei non l’aveva chiesto, tutte le cose che dico alle mie amiche del blog.
E ho sentito di poter, e dover, fare qualcosa per lei.
Cara Rosy, spero che tu possa prendere a cuor sereno, e con informazioni precise e complete, la tua decisione e che tu possa riprendere la tua vita, dopo l’intervento, con il grande entusiasmo che ti contraddistingue.