Viki ha subito ad inizio settembre un’isterectomia con conservazione delle ovaie. Ha 44 anni e si è decisa a togliere l’utero dopo anni passati a combattere contro i fibromi. Non ha mai voluto assumere pillole anticoncezionali per tentare di ridurli, anche perché, ci scrive, “erano davvero tantissimi, addirittura uno dentro l’altro!“. A malincuore è giunta dunque all’intervento. Di seguito riporto la sua mail.
Ho scoperto il mio primo fibroma nel 1998, durante una visita di controllo. Il mio apparato riproduttivo doveva essere perfetto perché ero in procinto di sottopormi ad una fecondazione assistita, data la sterilità di mio marito.
Il fibroma fu tolto in laparoscopia, intervento leggero, convalescenza rapida e tutto era a posto. Cambiammo però idea sulla fecondazione assistita per tanti motivi, il primo dei quali il mio terrore ad assumere ormoni per stimolare l’ovulazione, quindi concentrai le mie energie sull’adozione, che per altro andò a buon fine (ma questa è un’altra storia).
Negli anni però, spuntò un altro fibroma, un altro ancora fino a riempire tutto l’utero, che fino al mese scorso era gonfio, dolorante e molto brutto. Di tessuto uterino era rimasto ben poco, i maledetti fibromi avevano praticamente invaso tutto l’utero, proliferavano a dismisura persino uno dentro l’altro. Non ho mai avuto emorragie, ma se non avessi fatto qualcosa, sicuro che ci sarei arrivata. I primi due giorni del ciclo stavo malissimo, l’avevo anche due volte al mese, in più essendo l’utero molto grosso, sembravo incinta di 5 mesi, comprimeva retto e vescica con minzione frequente, difficoltà ad evacuare e via dicendo.
Ero confusa sul da farsi: un medico mi diceva che ero la candidata perfetta per l’assunzione della pillola Klaira, con la quale avrei risolto tutti i problemi, i fibromi si sarebbero essiccati e sarei rinata. Un altro mi diceva che assumere la pillola non sarebbe servito a nulla, anzi la situazione sarebbe peggiorata in quanto l’utero mi arrivava ormai all’ombelico, e quindi bisognava toglierlo. Ho consultato un terzo che non mi ha lasciato nel dubbio: anche lui optava per l’isterectomia, considerato che la menopausa a 44 anni non è certo dietro l’angolo.
E quindi…eccomi qui. L’otto settembre sono entrata in sala operatoria, sono uscita 6 ore dopo, e subito mi hanno mostrato in foto (richiesta che avevo fatto in precedenza) quel pezzo di me che non avevo più. Una palla rossa, gonfia, tumefatta, piena zeppa di fibromi. Quell’utero che non aveva mai accolto nessuna vita, che mi aveva dato solo problemi, disagio, malessere…era finalmente fuori dal mio corpo.
Non nascondo che adesso ho dei contraccolpi psicologici molto intensi, ho sempre pensato che l’utero fosse la chiave di volta della pelvi, ma tant’è. Spero si tratti di una fase passeggera dovuta a riflessioni scaturite dalla convalescenza, che finirà a giorni e riprenderò le mie attività quotidiane.
Mi è stato praticato il seguente trattamento: laparoscopia diagnostica; laparotomia trasversale sec. Joel Cohen, isterectomia extra fasciale con salpingectomia bilaterale e conservazione ovaie.
A proposito…sono un po’ perplessa…le mie ovaie, che ho conservato perché voglio che in circolo ci siano i miei ormoni, producono ancora ovuli, ma non so dove andranno a finire, visto che l’utero non c’è più. Che fine fanno ora gli ovuli? E’ vero che si entra lo stesso in menopausa senza utero, collo e tube? Ho tante domande, tante perplessità che chiederò al medico appena scadranno i 40 giorni consigliati per il controllo.
Cara Viki, i contraccolpi psicologici è normale che ci siano, ma con “l’altra storia” dell’adozione a cui hai appena accennato penso che tu sia un esempio di come si può trasformare un handicap in una grandiosa opportunità di dare vita, con o senza utero!
Grazie per la tua testimonianza Viki. A me avevano spiegato che togliendo solo l’utero e non le ovaie avrei continuato ad avere il ciclo mestruale; altro non so, perché la ginecologa che mi raccomandava l’isterectomia (a 34 anni e senza aver mai avuto figli…) non l’ho più vista e non ho approfondito la cosa. Spero che qualcun altro possa aiutarti!
toglendo l’utero si puo’ avere un leggero “prolasso”…Mi spiego meglio. si puo’ diventare incontinenti? l’utero è solo un organo riproduttivo o svolge anche altre funzioni?
Ho 44 anni ed ho gia’ subito 3 isteroscopie operatorie (e tante diagnostiche)…..Questi maledetti si possono riformare…ho letto che l’origine potrebbe essere un difetto nella vascolarizzazione dei tessuti….Su di me le pillole anticoncezionali non hanno funzionato ….Nemmeno Esmya (con Esmya non ho avuto nessun effetto collaterale e nessun beneficio).
Dovresti cmq avvertire i tipici “doloretti da ciclo”….Le ovaie ci sono ….Forse ci sara’ anche una goccia di sangue…Non ho idea..
.ti hanno tolto l’utero x intero? E’ stato tanto doloroso? E’ vero che se una non ha avuto figli non si puo’ togliere “da sotto”(x via vaginale) ed e’ necessario x forza eseguire il taglio?
No, io non ho avuto figli, ho avuto una isterectomia totale due settimane fa, l’utero (parecchio grosso…) è stato sfilato dalla vagina. Non è un intervento doloroso di per se, personalmente la fibromatosi di cui mi sono liberata era estremamente più dolorosa ed invalidante.
Scusate il ritardo, ho avuto problemi di connessione 🙁 grazie alle fantastiche admin di questa pagina per avermi accolta! Cara Lucia, ti dico con certezza che con la rimozione dell’utero non c’è flusso mestruale. Si verificano solo un po’ di sintomi premestruali perché le ovaie fanno ancora il loro lavoro ( motivo per il quale non ho voluto toglierle) Ma il ciclo senza l’utero è pressochè impossibile che sussista. Un caro saluto Lucia, e grazie a te per aver risposto!
Grazie Viki, mi rendo sempre più conto che quella ginecologa doveva essere…. beh, meglio che non aggiunga altro.
Ti auguro tutto il meglio!
Cara Viky, grazie per aver condiviso la tua storia. Sto valutando l’isterectomia in quanto tre anni fa ho già subito una miectomia (con post-operatorio disastroso, convalescenza lunghissima e dolorosa) e dopo neanche un anno il mio utero era di nuovo pieno di fibromi. Ormai le ho provate tutte ma continuo ad avere emorragie perenni e invalidanti, non posso più lavorare e anche la mia relazione non ha retto a tutto questo. Insomma non ho più una vita. Vorrei chiederti dove hai effettuato l’isterectomia…posso contattarti in privato?
Ringrazio anche le redattrici di questo utilissimo blog che ho purtroppo soltanto ora scoperto, dopo lunghi anni di sofferenze mi sento finalmente meno sola.