Alessandra ha 42 anni, abita in provincia di Genova, e combatte 3 fibromi, uno dei quali colliquato. Proprio per la particolare posizione di quest’ultimo, la ginecologa le ha prospettato una laparoscopia che potrebbe anche risolversi in isterectomia.
Per fortuna Alessandra stà cercando strade alternative e in particolare mi chiede informazioni sui fibromi in colliquazione che, ahimè, io conosco bene..
Sono Alessandra, ho 42 anni e abito in provincia di Genova. Come probabilmente molte altre di voi, ho scoperto il tuo blog facendo ricerche online, perché soffro di fibromi uterini dal 2014. All’epoca si trattava di un solo fibroma intramurale sottomucoso di circa 2.5 cm, asintomatico, a parte pancia lievemente gonfia e minimi fastidi, che tenevamo semplicemente monitorato ogni anno. Nel 2015 misurava 3 cm e nel 2016-2017 3.5 cm.
Alla visita di gennaio 2019, la ginecologa ne vede due, di cui il più grande era salito a 4 cm e da rivalutare a un mese di distanza per sospetta adenomiosi, il più piccolo, sottosieroso, di 1.8 cm. Alla rivalutazione di febbraio con eco 3D di 2° livello, i fibromi individuati sarebbero 3, il primo dei quali sembra avere fatto ancora un balzo, arrivando a 4.5 cm, con capsula ben visibile, a contenuto misto disomogeneo con scarsa vascolarizzazione (grado 1) riferibile in prima ipotesi a fibroma colliquato. A parte dolori non troppo acuti durante l’ovulazione, pancia gonfia e un po’ di compressione della vescica, io non ho grossi sintomi al momento.
La dottoressa è parsa preoccupata per questo aumento di volume più repentino nell’ultimo mese, e mi vuole rivedere il mese prossimo per rimisurarlo. Premetto che già a gennaio avevo fatto gli esami del sangue e i marcatori tumorali sono nella norma. Ho cicli più ravvicinati (24-25 gg) da un anno e mezzo a questa parte, ma non ne ho mai saltati, e sono in cura con progesterone naturale.
Mi rivolgo a te e a chi potrà aiutarmi perché mi hanno prospettato intervento, forse in laparoscopia, ma essendo la posizione del fibroma (a quanto pare) sfavorevole, mi è stato detto che non è da escludere l’isterectomia. L’affermazione mi è sembrata alquanto affrettata e ho risposto che voglio orientarmi su una soluzione conservativa, tanto più che purtroppo non ho ancora figli.
Ho letto alcuni pareri discordanti su internet riguardo i fibromi in colliquazione. Per alcuni starebbero “morendo” e quindi potrebbero riassorbirsi, per altri possono degenerare ed è meglio rimuoverli, anche perché possono causare forti dolori. Che tecniche sono disponibili per un eventuale intervento di fibromi colliquati? L’isteroscopia è ancora possibile? Avrebbe il vantaggio, rispetto all’embolizzazione, di consentire la biopsia. I fibromi colliquati poi, potrebbero essere embolizzati? Peraltro la dottoressa mi ha messo in allarme, però si tratta di un fibroma definito poco vascolarizzato, e dalle mie informazioni dovrebbe significare non preoccupante. Oppure si dovrebbe aspettare la semplice necrosi e il riassorbimento o espulsione?
Come vedi, i dubbi sono molti. Sono disposta anche a spostarmi per essere curata con la tecnica più adeguata, se necessario. Sul blog ho letto del dottor Camanni a Torino e di quante pazienti si sono trovate bene con lui. Pratica tutte queste tecniche chirurgiche? Ci terrei ad avere altri pareri medici per valutare il da farsi e un consiglio esperto da tutte voi. Ogni aiuto sarà preziosissimo!
Vi ringrazio di cuore e vi mando un grande abbraccio.
Ciao Alessamdra ed Eleonora. anche io avevo un fibroma cresciuto tanto e in colliquazione. A me addirittura era stata avanzata ipotesi che fosse un sarcoma (mi chiamo Feerica, puoi leggere la mia storia anche qui sul blog di Eleonora). E la ginecologa come unica soluzione mi proposte isterectomia prima, poi laparotomia (che però si sarebbe potuta trasformare in isteroscopia comunque). Ho fatto altri cnsulti e ho preso diverse informazioni, ance grazie alle indicazioni fornite qui sul blog e alla fine ho optato per embolizzazione. Ora a due anni di distanza da operazione, fastidi spariti e fibromi assolutamente devascolarizati (e di dimensioni dimezzate). Non per tutte è indicata la stessa soluzione, siamo tutte diverse, ma prima di rischiare isterectomia, prova a sentire altri pareri e informarti su altre modalità di intervento (so che alcune hanno avuto successi con ultrasuoni focalizzati anche). In bocca al lupo!
Ciao Federica, grazie per la tua risposta, che ho letto solo ora. Sono andata a rileggere la tua storia che mi rassicura molto. Questo significa che, con gli opportuni controlli preventivi (biopsie ecc., un trattamento possibile è essere anche l’embolizzazione, che pensavo fosse esclusa in questo caso. Al momento mi sto dedicando a sentire vari pareri, ho a breve delle visite, ma terrò conto anche dell’embolizzazione. Grazie e non mancherò di aggiornarvi!
Marlene
Ciao Alessandra, ciao Babele grazie mille per le vostre testimonianze, io ho 45 aa, ad agosto 2018 mi hanno trovato dei fibromi ho fatto un’altro controllo al Sant’Anna di torino ad aprile 2019 i miei fibromi sono di dimensioni 9cm sono 3 tutti attaccati, sono molto preoccupata, le soluzione che mi danno il medico di base ginecologo è mettere l’aspirale oppure l’istererectomia, poco convinta ho fissato l’appuntamento con il chirurgo il quale conferma la teoria di togliere tutto ero molto contrariata e arraviata finchè, facendo ricerca sui fibromi ho letto questo blog, ho già fissato l’appuntamento per l’intervento sono in lista di attesa visto che ho scelto quella conservativa, contro il parere del chirurgo per favore mi dite come devo iniziare questo percorso per fare l’embolizzazione , io sarei comoda sia per il molinette che per il mauriziano, basta che sia in buoni mani vi ringrazio di cuore per le vostre risposte un’ abbraccio forte Marlene
Cara Marlene, all’ospedale Molinette puoi rivolgerti al dr Muratore. Visto che sei di Torino ti consiglio di fissare un appuntamento anche all’ambulatorio del Martini e di farti visitare dalla dottoressa Del Piano, che senz’altro saprà consigliarti al meglio. Lei non si occupa di embolizzazione ma sono certa saprà ascoltare i tuoi desideri e proporti una soluzione per la conservazione del tuo utero. Fcci sapere!
Si ragazze grazie mille ho contattato il dottore Muratore ma non ho avuto risposta alla email invece ho fissato un appuntamento col dottore Gianluca Gregori a Torino e un’altro appuntamento a Roma col dottore Tomasso Lupatielle tutte e 2 le visite a maggio spero tanto fra queste 2 professionali qualcosa di positivo vi esca vi ringrazio di cuore per le vostre testimonianze un abbraccio forte con amore Marlene vi farò sapere se le mie notizie
Cara Marlene, facci sapere come va con il dr Gregori. Non ho mai sentito parlare di lui!
Fabbio Gobbi Gianluca Gregori e Pierluigi Muratore sono coloro che si occupano dell’embolizzazionr a Torino esattamente al Sant’Anna e Molinette sono colleghi di lavoro non so cosa mi dirà il dottore, il mio fibroma misura 9cm e sono 3 tutti attaccati insieme come vi ho detto avrò un’alltro colloquio con il dottore Tomasso Lupatielle di Roma se tutti e due concordono che non è possibile l’embolizzazione visto la dimensione procedo come era stato già pianificato con una isterectomia conservativa sono gia in lista di attessa vediamo cosa esce ragazze vi terrò aggiornate
Ciao Marlene,
per l’embolizzazione io ti consignerei a Roma il bravissimo Dott. Morucci all’ospedale San Camillo.
In questo blog se ne parlato di lui molto positivamente.
Si grazie mille ho gia contattato il dottore Morucci sono in lista d’attesa da lui grazie di cuore ragazze per le vostre lettere vi voglio bene Marlene