Riceviamo e pubblichiamo la mail di Chiara, che per la rimozione dei suoi maledetti fibromi ha affrontato un intervento in laparotomia senza sapere bene a cosa andava incontro..
Buongiorno sono Chiara, vorrei condividere anch’io la mia esperienza.
A dicembre mi è stata segnalata la presenza nel mio utero di diversi fibromi in particolare se ne segnalava uno di 7 cm che aveva trasformato il ciclo in una tortura . Così decido di farmi operare e dopo due mesi di ciclo emorragico e doloroso, mi chiamano per l’operazione in laparatomia.
Non avevo idea di cosa mi sarebbe aspettato al mio risveglio …… non sentivo la pancia e non riuscivo a muovermi. Il giorno seguente, mi sono dovuta tirare su per forza e non so dove io abbia trovato il coraggio perché i dolori era persistenti ed il mio addome sembrava inesistente.
Dopo il decorso ospedaliero, il mio rientro a casa è stato traumatico non riesci a stare bene in macchina e fare le scale diventa paragonabile ad una scalata in montagna per non parlare dell’autonomia, le prime due settimane non sei autonoma almeno io non riuscivo a fare nulla. Adesso sono passate due settimane e mezzo e la situazione è un pochino migliorata .
Quello che mi tortura è riuscirò a tornare alla mia vita dinamica ? Quando potrò tornare a lavorare, a guidare e soprattutto a muovermi senza problemi? Il mio consiglio è di informarsi bene prima di farsi operare perché ti cambia la vita.
Cara Chiara, mi ritrovo molto nelle tue parole. Il ginecologo che mi fece il mio primo intervento in laparotomia mi aveva parlato di un piccolo taglietto, di un intervento facile e veloce e di una ripresa immediata. Tutte indicazioni lontanissime da quello che poi avevo dovuto affrontare. Non c’era proprio nulla di vero nelle sue parole, ma l’avrei capito solo quando ormai era tardi per tornare indietro ..
Su una questione almeno però posso rassicurarti cara Chiara: tornerai come prima! Tornerai a lavorare, a guidare, a fare sport e tutto quello che vorrai. Il tuo corpo tornerà a funzionare perfettamente. Sarà la testa, al contrario, a metterci più tempo per accettare quello che è accaduto.
Siamo tutte con te! Ancora un po’ di pazienza e sarà tutto passato.