Alina ha 36 anni e da quando ne aveva 19 ha avuto sempre dolori atroci durante le mestruazioni, tanto da aver, ahimè, visitato buona parte di tutti i Pronto Soccorso della Romania e di Roma.
Inizialmente le avevano diagnosticato delle cisti sull’ovaio destro e le avevano prescritto la pillola Diane 35 , che Alina ha preso per 5 anni, finchè le cisti non sono sparite.
Non l’hanno abbandonata mai però i dolori mestruali.
Ad agosto dell’anno scorso, dopo l’ennesima corsa al pronto soccorso, durante l’ennesima ecografia transvaginale, i medici le hanno detto di non riscontrare nulla, solo una dismenorrea. Sei mesi dopo Alina, riscontrando un importante gonfiore addominale e temendo di avere qualcosa al fegato, ha deciso di sottoporsi ad ecografia addominale totale ed ecografia al seno in regime privato all’Ospedale San Raffaele di Roma.
E così, con grande sorpresa, ha scoperto di avere un fibroma di ben 6 cm sottosieroso, nella parte posteriore dell’utero.
Il medico che le ha fatto l’ecografia l’ha spedita di urgenza dal ginecologo, dicendo di temere altro. Alina è quindi andata dalla ginecologa, che l’ha sottoposa ad un’altra ecografia trasvaginale e che, data la rapida evoluzione del fibroma, le ha conisgliato di farsi ricoverare e la ha prescritto una TAC con contrasto.
La storia familiare di Alina, tra l’altro, non aiutava molto: il suo babbo è morto per un cancro al colon e la mamma ha subito un’isterectomia per un fibroma degenerato in una patologia maligna. La paura di Alina, quindi, è stata tanta.
Ha quindi cercato il miglior specialista sul mercato ed ha trovato il Prof. Scambia del Gemelli che l’ha tranquillizzata dicendole che si trattava solo di un fibroma, da operare anche solo per poter avere una gravidanza normale ad un certo punto. L’ha quindi messa in lista d’attesa per l’intervento in mini laparotomia all’Ospedale Gemelli.
Sono passati dei mesi, con cicli mestruali abbondanti e dolorosi, tanto che Alina ha imparato a arginare la situazione facendosi da sola iniezioni di Toradol. Il ciclo diventava sempre più frequente, con mestruazioni ogni 21 giorni. A dicembre 3 corse al Pronto Soccorso, ed ogni ginecologo che la visitava risollecitava il ricovero.
Alina viene sottoposta anche alla TAC con contrasto che rivela che dietro al fibroma più grosso ce n’è un altro più piccolo, di 3 cm circa, ed un altro ancora di 1,5 cm peduncolato.
A gennaio scorso il ciclo ad Alina è arrivato a distanza di 16 giorni dal precedente, così si è recata in Ospedale a spiegare il suo problema e, finalmente, le hanno effettuato il Day Hospital preoperatorio ed anche l’autosalasso. Durante questa visita l’anestesista l’ha sottoposta a TAC ai polmoni ed elettrocardiogramma e le ha consigliato l’anestesia totale. Il chirurgo che l’ha visitata le ha promesso di tenetare un intervento in laparoscopia, da convertire mal che vada in mini-laparatomia.
Alina mi ha scritto per raccontarmi la sua storia il giorno prima dell’intervento. Era molto spaventata, e preoccupata, anche perchè aveva il ciclo e temeva che questa cosa potesse compromettere l’intervento. Mi ha scritto però anche di aver trovato molto conforto nel leggere le storie di altre donne che hanno combattuto la loro battaglia con il maledetto fibroma e hanno avuto il loro lieto fine.
E così oggi sono immensamente felice di pubblicare quello che mi scrive Alina…
“Dunque, sono passati due mesi ormai dall’intervento e, posso dirti che adesso mi sono completamente ripresa.
Il ciclo il mese scorso (il primo dopo l’intervento) è stato ancora doloroso. Fatalità anche il mio controllo post operatorio è capitato in quei giorni. Secondo il ginecologo che mi segue adesso era normale dato l’intervento. Ieri sera mi è venuto il ciclo, quindi il secondo dopo l’intervento, e non ho nessun dolore. Niente più emorragie o calmanti.
La cicatrice è piccola e comunque ad altezza bichini … quindi, francamente, niente di traumatico e comunque ne vale assolutamente la pena per un vita tranquilla.
Il mio ginecologo mi ha fatto sia le ecografie transvaginali e addominali e mi ha assicurata che tutto si sta curando perfettamente e che, in effetti, il mio utero è come nuovo.
Ti racconto un po’ anche come è stato il percorso post operatorio. Dunque, la cosa che mi ha meravigliata è che la dottoressa che mi ha operata è praticamente sparita… insomma, mi ha visitata subito dopo l’intervento e poi non l’ho più vista. Mi hanno visitata altri medici. Insomma un po’ difficile per me capire la politica di Gemelli… cioè ti visitano in 4, ti opera il quinto, poi si prendono cura di te altri 3-4 e poi, infine ti dimette il decimo che non hai mai visto in vita tua.
Per dirtela francamente c’è stata una sensazione di smarrimento anche prima dell’intervento. Dunque, mi preparano per l’intervento, arrivo alla sala operatoria ed iniziano: viene uno…. “sono Sig. Tizio, capo sala operatoria, 5 minuti e siamo pronti”… dopo altri 5 minuti arriva un altro…. “Salve, sono Dott. Tal dei Tali, l’anestesista… la dott.ssa è impegnata in un altro intervento, ma appena finisce le facciamo l’anestesia”…. mi fa di nuovo il questionario … io mi metto a scherzare e gli faccio: “dunque la dott.ssa la conoscerò quando mi svegliate?! “… Insomma, manco lui l’avevo visto prima… i colloqui precedenti erano stati con altri 2 anestesisti… Vabbè, decide di aspettare… arriva la Dott.ssa, mi accarezza i capelli e fa: “dunque le devo togliere un fibroma“… Io preoccupata: “No, quale uno?! Ci sono minimo due… ” … Lei guarda la cartella: “qui non lo dice… ma non fa nulla, toglieremo tutti quelli che troveremo, non si preoccupi”… Non faccio in tempo perché nel frattempo sono stata anestetizzata.
Mezzora dopo l’intervento è venuta e mi ha detto che ne hanno trovati due, tutti e due sottosierosi … in pratica uno di 5 cm nella parete posteriore uterina, con un peduncolo a larga base di impatto ed uno di 2,5 cm nella parete laterale destra. Non sono riusciti a risolverla in laparoscopia, quindi hanno optato per minilaparotomia…. Mi ha detto che mi ha fatto un utero nuovo.
Secondo il mio ginecologo hanno fatto bene perché e molto più sicura.
Il giorno dopo l’intervento mi hanno consigliato di muovermi per buttare fuori l’aria ed anche utilizzare un pancera. Insomma, ho iniziato a fare delle passeggiate… diciamo che la prima settimana ma anche la seconda è stata un po’ dolorosa, ma sopportabile… Inizialmente mi davano solo Eferalgan come calmante… che a me non faceva niente… ho detto ad uno dei dottori che mi ha visitato che l’unica cosa che mi farà alla fine l’Eferalgan sarà un’intolleranza al Paracetamolo… :-))))
Alla fine mi hanno dato dei calmanti più seri ed è andato tutto bene.
Paradossalmente sentivo più dolori quando stavo al letto che quando passeggiavo.
A casa si è presa cura di me, mamma… il che ha avuto i suoi vantaggi… 😉 Soprattutto nel cambiarmi le bende e farmi alzare dal letto… che è la parte più difficile… anche quella di metterti un benedetto calzino è un problema non indifferente nelle prime due settimane….
Poi, un altro inconveniente del recupero è la pancia che assomiglia ad una gravidanza gemellare al sesto mese… ma si riduce con il tempo ed in giro di un mese sparisce completamente.
Nel complesso è andato tutto perfettamente e, grazie a Dio, adesso non ho manco più i maledetti dolori del ciclo.
Nonché arriva finalmente ogni 28 giorni… niente più tonnellate di assorbenti e, secondo il mio ginecologo, da questo mese posso tornare ad utilizzare quelli interni… (detesto quelli esterni da sempre).
Per i contatti sessuali invece non ti so dire… non ho un fidanzato in questo momento per testare il risultato… 😀
Scherzi a parte, ti ringrazio davvero di cuore per il tuo blog, per i tuoi consigli e per la tua vicinanza. Non hai idea quanto sono stati confortanti per me.”
Cara Alina, tanti cari auguri dal profondo del cuore per la tua nuova vita senza maledetti fibromi. Goditela tutta!
Grazie intanto a tutte! io mi sono operata a febbraio ed adesso siamo a dicembre… all’ultimo controllo il mio ginecologo mi ha detto che posso persino partorire naturalmente se mi va (cosa sa decidere col mio fidanzato al momento opportuno: cioè intanto decidere di avere dei figli nel breve periodo)… vi confermo che anche la vita sessuale è migliorata dopo l’intervento… non ho più certi piccoli fastidi… nonchè il ciclo è abbastanza regolare e, male che vada, un piccolo fastidio si risolve con OKI task… Però, ragazze, fidatevi: ne vale assolutamente la pena liberarvene! A prescindere del metodo (minilaparatomia è un tantino fastidiosa come recupero… ma non impossibile e comunque la cicatrice è piccola e ad altezza bichini… dà più fastidio quella interna verticale che non si vede ma si fa sentire parecchio quando fa freddo… ci sta, dato che è un taglio tra le fibre muscolari senza reciderle (il che permette tranquillamente di fare qualsiasi attività in palestra – balletto classico come faccio io, compreso- ma è la temperatura che qualche fastidio lo dà)… Vi mando un abbraccio e ribadisco il mio grazie per l’aiuto!