Serena ha 27 anni e combatte con squilibri ormonali addirittura dall’età di 5 anni! All’epoca sua madre notò la crescita di qualche pelino anomalo e così fu indirizzata da un endocrinologo dell’ospedale Meyer di Firenze, il quale le diagnosticò la pubertà precoce. Fino all’età di 12 anni e mezzo seguì una cura ormonale per regolarizzare la crescita: in pratica una puntura da fare ogni 28 giorni e una pasticca da prendere ogni giorno. Ogni sei mesi veniva ricoverata per un paio di giorni in ospedale per controllare il suo stato di crescita. La cura fece il suo dovere e, invece di avere il primo ciclo a 8/9 anni, l’ebbe a quasi 13 anni com’è normale che sia.
Successivamente sorsero altri problemi: Serena non ha mai avuto un ciclo regolare, spesso rimaneva senza mestruazioni per mesi, poi il ciclo tornava, per scomparire di nuovo subito dopo. Inoltre cominciò ad aumentare di peso inspiegabilmente, aveva una peluria un tantino esagerata e le comparivano delle macchie scure sul collo e sotto le ascelle. Serena contattò così diversi medici e tutti, sostanzialmente, le dicevano che doveva dimagrire. Pur facendo diete e sport, tuttavia, non otteneva alcun risultato.
Verso i 18 anni iniziò ad avere delle mestruazioni abbondanti e durature. Una volta, dopo una settimana di ciclo abbondante, il flusso invece di diminuire diventò ancora più abbondante, tanto da farla svenire in macchina mentre sua madre la stava portando all’ospedale. Durante quel ricovero si limitarono a fermarle il ciclo con dei farmaci e a prescriverle una risonanza magnetica all’ipofisi, dalla quale non emerse alcuna anomalia.
Sotto consiglio del suo medico curante si affidò ad un’endocrinologa molto brava della zona e ovviamente ad una ginecologa. Facendo analisi, ecografie e TAC scoprì di avere la sindrome dell’ovaio policistico, un deficit alla ghiandola surrenale e un’iperproduzione d’insulina. Le fu così prescritta la pillola Diane, la più vecchia e forte pillola in commercio per eliminare le cisti ovariche e regolarizzare il ciclo, mentre per contenere la produzione d’insulina le fu prescritta la metformina da 850 mg, per il deficit della ghiandola surrenale invece le diedero il cortisone e, ovviamente, l’ennesima dieta che non funzionò. In più con tutti questi farmaci per Serena era difficile fare attività sportiva, non dormiva più la notte e, anche se aveva capito la causa dei suoi disturbi, era infelice perchè la soluzione vera e propria al problema non era stata ancora individuata.
All’età di 20 anni, dopo 15 anni di lotte continue, Serena, stanca e arrabbiata, è tornata decisa dal suo medico curante chiedendo di aiutarla a trovare qualcuno che l’aiutasse davvero, sarebbe andata anche in capo al mondo pur di stare bene e di non prendere più farmaci! Il medico allora le consigliò di andare, non in capo al mondo, ma semplicemente a Firenze in un centro specializzato per le malattie del metabolismo e del diabete. “Andai subito a prenotare la visita.“, scrive Serena, “In sala d’aspetto c’erano persone con evidenti problemi più gravi dei miei. Lì mi hanno davvero ridato la vita! Sono nata per la seconda volta! Ero seguita da endocrinologi che mi hanno fatto analisi specifiche togliendomi tutti i medicinali e da una nutrizionista che non ha fatto altro che darmi da fare il diario e la piramide alimentare per insegnarmi a mangiare correttamente, cosa che con tutti quei farmaci non facevo più perchè mi toglievano la fame. I primi due mesi ho perso 8 kg, facevo controlli periodici e ogni volta andava sempre meglio. Durante quel percorso ho perso 16 kg, ma dopo ho continuato ancora a perdere peso…ho perso più di 20 kg! Ancora oggi prendo la pillola per regolarizzare il ciclo, ma una più leggera; una volta all’anno faccio le analisi per controllare i livelli di glicemia ed insulina e, ovviamente, gli ormoni e visita ginecologica completa.“.
Proprio nel corso di una visita ginecologica, tre anni fa, Serena scopre di avere un fibroma di 1 cm, che l’anno dopo diventa di 2 cm e l’anno dopo ancora di 3 cm… Essendo posteriore all’utero, non le ha mai dato problemi di emorragie o altri dolori, ma la ginecologa le disse che, se al controllo dell’anno successivo si fosse ingrandito, sarebbe stato meglio toglierlo.
A dicembre 2015 durante il ciclo Serena ha avuto dei dolori più acuti del solito e, nonostante la pillola, ha avuto una mestruazione abbondante. Un’ecografia all’addome evidenziò un mioma di 3.5 cm circa. Immediatamente fissò una nuova visita con la ginecologa, che rilevò il mioma già di 3,9 cm! Così la dottoressa scrisse una lettera al primario di ginecologia di Arezzo e mandò Serena a fare una visita da lui. Due mesi dopo Serena fu visitata dal primario e il fibroma risultò di 4,5 cm! Stava crescendo e con lui aumentavano pure la pancia e i dolori addominali. La misero dunque in lista per l’intervento, previsto per giugno.
Serena ci ha scritto a inizio settembre e l’ospedale non l’aveva ancora chiamata. Ha provato a chiamare ma nessuno le sapeva dire nulla e nel frattempo i dolori si sono intensificati, sentiva pure forti dolori alla gamba sinistra. Ha ricontattato la sua ginecologa ma l’ha trattata da malata immaginaria e Serena è tuttora molto risentita di questo comportamento. Non si è arresa e ha deciso di rivolgersi ad una struttura privata di Firenze, Villa Donatello. Lì ha incontrato una dottoressa che ha saputo prendersi a cuore la sua situazione, ha detto che il dolore è dovuto a necrosi che si sono formate e le ha prescritto una cura antibiotica. Nel giro di pochi giorni la dottoressa ha visitato Serena insieme ad un’altra ginecologa dell’ospedale di Careggi a Firenze ed le hanno consigliato Esmya da prendere per 3 mesi in modo che il fibroma si riduca e l’intervento sia così meno invasivo.
Scrive Serena: “Sono molto felice di aver cambiato strada, perchè mi hanno dato speranza in una soluzione! Sono qua a sperare che il fibroma sparisca con la sola cura, ma comunque sia, mi sento più tranquilla e soprattutto mi sento di essere in mani di persone che si sono presi davvero cura di me, senza darmi della pazza fra le righe!“.
Serena ne ha passate davvero tante, abbiamo voluto riportare sinteticamente tutta la sua storia clinica perchè qualcuno leggendo potrebbe ritrovarsi e potrebbe essere utile confrontare le esperienze vissute.
Ma ciò che più ci ha colpito di Serena è la sua caparbietà, la sua forza di affrontare ogni bufera. “Ho iniziato a 5 anni ad avere problemi ormonali…“, scrive Serena, “…ne ho 27 e ancora sono qui a combattere! Ma io non mollo mai, io vinco sempre!“.
Brava Serena, il tuo coraggio e la tua tenacia siano di esempio per tutte noi!