La Culdotomia è una procedura chirurgica, utilizzata anche per la rimozione dei fibromi uterini, che raggiunge la cavità addominale, l’utero nel nostro caso, attraverso una piccola incisione di circa 3 cm sul fondo della vagina.
Si tratta di una tecnica di eliminazione dei fibromi di cui non avevo mai sentito parlare. E’ stata Miriam, operata in laparoscopia dal Dott. Rolli, esperto di culdotomia, a parlarmene. Così ho scaricato il pdf messo a disposizione dal Dipartimentale di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero di Asiago, di cui il Dott. Rolli è direttore, per approfondire la mia conoscenza in merito.
La culdotomia viene considerata un superamento della stessa laparoscopia perchè è in grado di preservare completamente l’integrità cutanea. In pratica, dal momento che la ferita dell’intervento è posta all’interno della vagina, all’esterno non è visibile nessuna cicatrice.
Può essere utilizzata per la rimozione di miomi quando questi si trovano sulla parete posteriore, laterale e fundica (sul fondo dell’utero). Se il fibroma si trova invece sulla parte anteriore dell’utero, non è possibile eseguire la culdotomia.
Perché la culdotomia?
Da quanto leggo sul citato pdf, pare che i vantaggi della cultodomia rispetto alla laparoscopia siano molteplici. Possono essere riassunti così:
- tempi chirurgici sono notevolmente ridotti;
- sutura sull’utero più resistente, in prospettiva di future gravidanze;
- nessun inquinamento della cavità addominale con liquidi eventualmente friusciti dai miomi;
- nessuna degenza in ospedale (DH di 12-24h);
- niente anestesia generale;
- nessun dolore post-operatorio intenso;
- niente convalescenza successiva;
- nessuna cicatrice addominale.
La culdotomia avviene in anestesia subaracnoidea (spinale), quindi il recupero delle condizioni fisiologiche è più veloce e il rischio anestesiologico è ridotto al minimo. Soprattutto, durante l’intervento, è possibile conservare le proprie facoltà psico-fisiche senza avvertire dolore.
E dopo l’intervento?
Dopo l’operazione, a casa, sarà necessario seguire una terapia a base di candelette vaginali per evitare le infezioni della ferita vaginale e, per bocca, di gocce di Metilergometrina, al fine di contrarre la muscolatura uterina così da poter riavvicinare meglio i margini della ferita dell’utero.
Soprattutto, a casa, non è necessario osservare riposo assoluto! I punti messi durante l’intervento sono riassorbili, quindi non andranno rimossi.
Insomma, sembra tutto molto semplice e poco doloroso … sarà davvero così?
Ogni volta che leggo di una nuova tecnica, poi, mi mangio le mani per aver scelto, a suo tempo, proprio il tipo di intervento più invasivo di tutti, il più doloroso, quello di maggior durata e con un post operatorio complicatissimo (la laparotomia). Vorrei avere la bacchetta magica, tornare indietro e fare tutto diversamente. Ma si sa che con il senno di poi ..
Ben venga allora la culdotomia per tutte quelle che potranno avvalersi di questa innovativa tecnica per debellare il Maledetto Fibroma!
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