Paola ha 37 anni e abita a Tricase, in provincia di Lecce, e non vede l’ora di diventare mamma.
Paola ha un piccolo fibroma di 1,5cm, che potrebbe ostacolare la gravidanza e che il suo medico vorrebbe, per la seconda volta, rimuovere in isteroscopia. A Paola la situazione non è ben chiara e vorrebbe potersi confrontare con chi vive una situazione simile alla sua.
Vi racconto brevemente la mia esperienza: ho 37 anni e sono alla ricerca di una gravidanza con mio marito. Dopo 3 mesi di tentativi andati a vuoto, nel mese di dicembre 2016 decido di fare una visita ginecologica di controllo, dalla quale apprendo di avere un piccolo fibroma uterino di 1,8 cm definito “intramurale-sottomucoso”. Io sono una persona molto attenta alla salute, e l’ultimo controllo ginecologico risaliva a meno di un anno prima, per cui sono certa che il mio fibroma sarà comparso negli ultimi mesi, più o meno da quando ho iniziato a notare alcune anomalie nel mio ciclo mestruale, improvvisamente più abbondante e più doloroso del solito.
Comunque in occasione della visita di dicembre 2016 la mia ginecologa mi dice che avrei potuto tranquillamente continuare a cercare una gravidanza, nonostante la presenza del fibroma, e così è stato. Di fatti, appena un mese dopo, il test di gravidanza era positivo, così come le beta. Purtroppo però alla quinta settimana sono comparse delle perdite, ripeto le beta e apprendo che la mia gravidanza non era andata avanti. A quel punto presa dallo sconforto più totale decido di cambiare ginecologo e di approfondire la questione del fibroma. Il secondo ginecologo mi dice sin da subito che molto probabilmente l’aborto era stato causato dal fibroma, da lui stimato in 1,5 cm, che avrebbe ostacolato l’impianto dell’embrione nell’utero, e che avrebbe avuto bisogno di fare un’isteroscopia diagnostica per valutare meglio il da farsi.
A seguito dell’isteroscopia, la diagnosi fu che era necessario rimuovere il mio fibroma, non prima però di averne tentato una riduzione mediante l’assunzione per almeno 2 mesi di Esmya, nel tentativo di ridurre quanto più possibile la cicatrice e preservare la mia fertilità. Dopo 2 mesi mi reco a controllo, e con grande sorpresa del mio ginecologo, il mio fibroma non si era sostanzialmente ridotto nelle sue dimensioni, ma era diventato quasi tutto “endocavitario”, cioè sporgente nella cavità dell’utero, il che avrebbe a suo dire facilitato l’intervento e ridotto notevolmente il post operatorio. Pertanto mi prescrive un terzo mese di Esmya al fine di farlo “uscire completamente”, per usare le sue parole.
In data 19 giugno ho eseguito l’intervento di resezione endoscopica del mio fibroma con anestesia spinale (intervento non da poco…) alla fine del quale mi dicono che non era stato possibile rimuoverlo completamente, perchè contrariamente a quanto pensavano il mio fibroma continuava ad avere una parte intramurale che non era stato possibile valutare prima, e per non rischiare di bucare l’utero non avevano voluto continuare a “scavare”. Pertanto era stata tolta soltanto la parte endocavitaria. Mi scuso se non sto usando i termini medici corretti, ma spero di aver esposto in maniera comprensibile la situazione. Il giorno dopo l’intervento sono stata dimessa, devo dire in ottime condizioni di salute, cioè senza dolori nè eccessive perdite di sangue, e il mio dottore mi ha detto una cosa che non ho capito molto bene (non so se sono io che non ho capito o lui che non si è spiegato) e cioè che tra 30-40 giorni dovremmo fare un’altra isteroscopia per decidere il da farsi, e valutare se fare un altro intervento come quello che ho già fatto (spero di no) per togliere il residuo del mio fibroma, oppure per vedere se il mio utero lo avrà espulso da solo…..
Ora la mia domanda è la seguente: possibile tutto questo casino per un fibroma di appena 1,5 cm che ora dovrebbe essere appena di qualche millimetro???? E’ proprio necessario che io debba sottopormi ad un altro intervento per toglierlo, oppure posso tentare una gravidanza senza che questo piccolissimo frammento causi problemi? Che cosa vuol dire che il mio utero può espellerlo da solo, che non servirà un altro intervento?? Mi piacerebbe confrontarmi con chiunque abbia avuto un’esperienza simile alla mia, perchè io veramente non ci sto capendo più niente…ma l’unica cosa che vedo è che si allungano i tempi per poter tentare serenamente una gravidanza e onestamente mi chiedo se è questa l’unica strada da seguire.
Grazie a chi mi risponderà.
Carissima Paola, dalla mia esperienza passata (anche io feci una isteroscopia operativa che risultò parziale, per togliere un fibroma in parte endocavitario e in parte ancora in parete uterina) per le gravidanze i problemi maggiori vengono proprio dai fibromi endocavitario altrimenti detto sottomucoso. Il motivo è che essi possono interferire col buon attecchimento dell’embrione, ma questo solo se l’embolizzazione si sta attaccando proprio in quella zona lì.
Dal momento che tu cmq hai rimosso la parte sottomucoso del tuo fibroma e che cmq è un fibroma piccolissimo sec me non hai nulla da tenere, almeno dal fibroma, per tentare di nuovo una gravidanza. Te lo dice una che al momento è al sesto mese!! E che ha un utero che ospita due fibromi di 4 e 5 cm enfocavitari in zona collo dell’utero 😀 se ce l’ho fatta io..!
E cmq gli aborti spontanei da attecchimento fallito possono capitare anche alle donne senza fibromi e spesso sono in realtà problemi di tipo genetico/ l’ovetto embrionale non era perfetto e il corpo lo ha rigettato
Grazie per i tuoi preziosi consigli e in bocca al lupo per la tua gravidanza!!! :))
Carissima posso confermare quanto detto sopra e cioè che, come avevano più volte spiegato anche a me, i fibromi più fastidiosi per impedire la gravidanza sono quelli sottomucosi, ovvero che aggettano all’interno della cavità uterina. Infatti se provi a fare fecondazione assistita potrai constatare che richiederanno che il tuo utero all’interno sia completamente pulito. Detto ciò vi sono casi in cui comunque la posizione di un piccolo fibroma del genere può non ostacolare la gravidanza, ma dipende in genere da dove è collocato, ad esempio l’amica di cui sopra avendoli nel collo dell’utero non ha avuto problemi per l’impianto dell’embrione che scende dalle tube e si annida solo nell’utero ma non nel collo. Poi a volte la natura è particolare e succede che anche con fibromi più grandi del tuo la gravidanza (come ad una mia amica) sia andata a termine.
In ogni caso ti consiglio di stare tranquilla e continuare a provare e tenere sotto controllo con ecografie e se nuovamente sporge nella cavità uterina rifare l’isteroscopia che d’altronde è un intervento piuttosto semplice e nel giro di qualche giorno sei di nuovo in piedi e attiva.
Se poi dopo 5-6 mesi non è successo ancora nulla fare una visita presso un centro di procreazione assistita.
Grazie mille…diciamo che in quest’ultimo mese, leggendo tante cose e confrontandomi con esperienze di altre persone nella mia stessa situazione, mi sono un po’ rasserenata…ovviamente una donna si aspetta di affrontare la cosa più bella della propria vita, cioè la maternità, nella maniera più serena…cmq ti ringrazio per il tuo contributo e speriamo bene!!! Un bacione
Ciao Paola,
sono stata operata per cisti ovariche molto grosse. Avevo e ho tuttora un mioma di meno di 2 cm nell’utero. I chirurgi hanno preferito non toccarlo perché era più il danno che il beneficio ossia la cicatrizzazione della parete uterina richiede tempo. Tempo prezioso che viene meno quando si cerca una gravidanza. Quindi a mio avviso come le compagne di cui sopra puoi provare nuovamente in tutta serenità. Credo anch’io che l’espulsione spontanea sia stata casuale e non legata al fibroma.
Grazie Lina…in bocca al lupo anche a te!!! :* :* :*