Fibroma espulsivo: dolori come quelli del parto!

Maledetto Fibroma Il Libro

Le vostre email sono spesso punto di importanti riflessioni .. Oggi voglio dire grazie a Chiara perché senza saperlo ha risposto ad una domanda che mi sono posta mille volte.

Entrambi i miei bimbi sono nati con parto cesareo, perciò io non sono cosa siano doglie e contrazioni. O meglio, non ho mai provato doglie e contrazioni durante il parto.
Le mille volte in cui mi sono trovata a parlare di parto con chi ci era già, o anche appena, passata, mi sono sempre domandata quanto potessero essere forti i dolori, se li avrei sopportati e come, e se poi li avrei dimenticati.

A volte sono anche stata trattata come una che “non può capire” perché tanto io ho fatto il cesareo, il tipo di parto che in molte vorrebbero.

Io però no. Io non lo volevo affatto. In nessuno dei due casi.

Quando mi hanno fissato la data del cesareo per Giorgia, in anticipo a causa della colestasi gravidica, ho pregato che la mia bambina rompesse le acque prima e fregasse tutti nascendo in modo naturale. Ma non è successo.
Quando è stato il turno di Matteo ho aspettato rassegnata la data prevista, perché mi era tristemente chiaro che in parto naturale sarebbe stato per me un grosso pericolo.
E così io le doglie del parto non le ho mai provate.

C’è stato un medico però in ospedale che dopo che mi ero sottoposta a mini laparotomia mi aveva detto che il mio era un fibroma di tipo “espulsivo” (termine che non ho mai più sentito in seguito) e che il mio utero ogni mese durante il ciclo cercava di espellerlo, proprio come se fosse un bambino. “Chissà come hai sofferto!” Mi aveva detto.

E così io mi sono a lungo chiesto se quei dolori che ogni mese mi facevano piangere e urlare fossero simili alle doglie di un parto.
A volte ho pensato fossero gli stessi, altre volte no.

Oggi Chiara mi ha raccontato dei suoi dolori e mi ha scritto, lei che ha partorito naturalmente, che era proprio come avere un travaglio ogni mese!
Forse questa conferma per alcune non significherà granché, ma per me è importante. Non so nemmeno spiegare perché, ma è così.
Quei dolori che ho sopportato per mesi fini a finire in ospedale con flebo di morfina al braccio (flebo che comunque non faceva nulla) sono proprio quelli del travaglio. Ho sopportato e superato allora innumerevoli travagli nella mia vita.

Si quindi. Avrei partorito in maniera naturale anche io, sopportando un dolore che avrebbe avuto un inizio ed una fine, con un ottimo risultato. Non come il mio. Che non finiva mai e non portava a niente.
Grazie Chiara. Per me vuol dire tanto.

2 commenti

  • Aida

    Ciao Elena,

    nel 2014 ero a Shanghai per lavoro (quindi ti puoi immaginare che in paese di cui non conosci nè la lingua e neanche le strutture mediche, mai sarei andata in ospedale).
    La prima settimana stavo bene, poi la seconda settimana ho iniziato ad avere dei dolori allucinanti, mi piegavo in due, non riuscivo neanche a camminare o a stare diritta in piedi. L’unica cosa che mi dava sollievo era infilarmi nella vasca con l’acqua molto calda.
    Ho chiamato una mia amica che studiava all’epoca medicina e che ha i genitori entrambi medici (la mamma ginecologa) e per telefono mi hanno tenuto il conto e l’intervallo dei picchi di dolore. La mamma della mia amica mi ha detto che stavo avendo le doglie e che probabilmente era una ciste che stava per scoppiare oppure che era scoppiata.. sono rimasta senza parole! ho preso degli antidolorifici allo zenzero che mi facevano sentire meglio, ma in ospedale non ci volevo andare. Quando sono tornata in Italia non sono andata a farmi una visita (all’epoca per me il lavoro era più importante.. che se tornassi indietro direi: ma stiamo scherzando? la salute è più importante).

    Anche io non potrò mai provare i dolori del parto naturale, ma posso dire che ho provato comunque quei dolori per una ciste…

    un abbraccio
    Aida

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