Margherita ha un fibroma sottomucoso molto grosso e l’unica soluzione che le hanno prospettato i medici è purtroppo solo isterectomia laparotomica.
In attesa dell’intervento, Margherita è piena di dubbi e timori.
Mi chiamo Margherita, ho 47 anni e da diversi anni ho un fibroma sottomucoso.
All’inizio non mi dava fastidio e la sua dimensione era costante…3,5 cm, non cresceva per cui lo monitoravo con ecografia dalla mia ginecologa una volta all’anno.
All’improvviso nel 2020, comincio a soffrire di cistite post coitale e dopo l’ennesimo episodio vado dalla ginecologa che mi suggerisce un ciclo con caress flow e solo dopo 6 sedute, visto che il problema persisteva mi rimanda ad un’ostetrica per la valutazione del pavimento pelvico che, neanche a dirlo, era contratto. Comincio così la riabilitazione con l’ostetrica e dopo 6 mesi torno dalla ginecologa perchè dalle analisi del sangue di routine era venuto fuori che ero fortemente anemica.
La dottoressa riguarda il fibroma e dice che è cresciuto appena ma, in considerazione della forte anemia mi prescrive zoely. Rifaccio il controllo ecografico dopo 4 mesi di assunzione e la dottoressa dell’ospedale, che non è la mia, scopre un raddoppiamento delle dimensioni del fibroma…è passato da 4,5 cm 9.3 e mi suggerisce un intervento di miomectomia e un rm con e senza contrasto.
Quando ritiro il referto mi viene un colpo, il fibroma ha dimensioni completamente diverse….6.3 cm , non è sferico ma affusolato e soprattutto il radiologo rimarca che la diagnosi di sarcoma non si fa con rm.
A leggere quella parola mi sono spaventata e sono andata allo IEO sperando in un miracolo di intervento con la robotica ma ho avuto una amara sorpresa.. grazie a Dio non sembra un sarcoma ma la mia unica alternativa è l’isterectomia a cielo aperto perchè l’utero e il fibroma sono troppo grossi, per cui mi ritrovo adesso piena di domande, di se e ma….forse ha sbagliato la mia ginecologa? (che dopo che le ho detto cosa era successo si è eclissata ed è scomparsa), forse avrei dovuto embolizzarlo quando era più piccolo? Mi sarei dovuta rivolgere altrove? La pillola lo può aver fatto ingrandire?
Adesso mi resta solo la paura dell’intervento che dovrò fare tra qualche giorno, paura del dolore e delle future ripercussioni che questa cosa avrà su di me e sulla mia vita. Sono profondamente avvilita, l’unica cosa positiva è che sembra che il mio pavimento pelvico forse ne gioverà…..ma il resto di me?
Scusate lo sfogo, ma il pensiero di farmi aprire la pancia mi terrorizza.
un bacio a tutte
Cara Margherita, con il senno di poi tutto può essere, e ogni scelta fatta con i mezzi e le informazioni a disposizione in quel momento può sembrare sbagliata. Non fartene colpe, e soprattutto adesso non guardare al passato ma a ciò che puoi fare nel tuo presente.
L’isterectomia non è l’unica via percorribile. Il mio ginecologo già più di 10 anni fa mi ha operata per rimuovere un fibroma di 10 cm, e ha salvato il mio utero. Non vedo perchè anche il tuo utero non possa essere preservato.
Da dove scrivi? Hai sentito altri pareri? E l’embolizzazione nel tuo caso non sarebbe praticabile?
Margherita, non conosco la tua situazione, quindi non mi permetto di giudicare, non so se hai o vuoi figli…ma in generale un intervento di isterectomia non è il male assoluto. E’ una soluzione ad un problema che al momento hai, non ti renderà una donna diversa, non ti sminuirà, probabilmente ti farà solo stare meglio. Il dolore è gestibile e già dopo una settimana starai decisamente meglio..in più non ci saranno perdite ematiche, quindi l’anemia sparirà presto e ti sentirai più in forma. Questa almeno è la mia esperienza. Ti auguro ogni bene!