Loredana ha 51 anni e ha un fibroma di 10cm. Il suo ginecologo le ha consigliato l’isterectomia totale in laparatomia. Loredana però è terrorizzata da questa ipotesi e, soprattutto, non le va subire una mutilazione. Non è ancora in menopausa e vorrebbe arrivarci in maniera naturale. E poi si chiede perchè mai il ginecologo debba asportarle oltre l’utero anche le ovaie? Forse perchè lei è prossima alla menopausa?? In ogni caso, si chiede Loredana, “non ho forse il diritto di scegliere considerando che non è una forma maligna?”.
Loredana ha sentito parlare dell’embolizzazione e ha deciso di valutarla. Si è quindi rivolta al dott. Antonio Perino che opera all’ospedale Cervello di Palermo. Questo medico le ha parlato con tranquillità, senza allarmismi, e soprattutto non le ha proposto mutilazioni e tagli.
Le ha solo detto solo che sarà il radiologo interventista, il Dott Franco Valenza, a valutare la sua idoneità all’intervento di embolizzazione. Intanto l’ha messo in lista per tutti gli esami di rito (esame del sangue, risonanza magnetica, ecc.).
Comunque vada però Loredana non ha nessuna intenzione di sottoporsi all’intervento tradizionale e, qualora all’ospedale Cervello dovessero dirle che lei non è idonea all’embolizzazione, ha già deciso che si rivolgerà altrove.
In bocca al lupo Loredana! Noi rimaniamo in attesa di tuoi aggiornamenti e a disposizione per qualcunque aiuto o consiglio possiamo offrirti.
Ciao Loredana, sono Michela da Brescia ho 40 anni ho subito un intervento x endometriosi,ho subito un intervento di laserconizzazione dell’utero poi spunta un fibroma di curca 4 cm che mi provoca cintinue emorraggie portandomi l’emoglobina sotto ai piedi. Lunedì 18 settembre sono entrata in sala operatoria x porre fine a tutti i miei problemi…soluzione esportare l’utero.nellentrare in sala operatoria mi é stato proposto di togliere anche le tube x evitare eventuali malattie alle ovaie, io ovviamente ho accettato.allora….il 18 l’intervento e il 20 sera mi é stato chiesto se me la sentivo di andare a casa .. e cosí ho fatto perché in realtá stavo benissimo e non é x niente doloroso….ora ci vuole solo un po di riposo….ma posso dire che a 40 anni non dovró mai più essere operata e finalmente non avró più problemi. P.s Loradana ….sele tue ovaie sono sane….prova a cambiare medico….forza….e vai tranquilla…perché chiamarla “mutilazione “….questa parola fa paura!!!! In realtá e solo stare bene……
Fidati …un bacio Michela
Ciao Loredana, invece io ti consiglio di cercare alternative mini invasive…informati sull’embolizzazione….hai il diritto di poter scegliere…
Capisco le paure di Loredana perché le ho condivise. Quindi innanzitutto le faccio un grande in bocca al lupo e le mando un abbraccio virtuale. Forse la parola “mutilazione” è un po’ forte, ma indubbiamente l’isterectiomia è un intervento demolitivo (definito come tale anche dai medici), che andrebbe probabilmente fatto solo come ultima spiaggia. Mi sconcerta un po’ constatare la facilità con la quale viene proposta a noi donne (la proposero anche a me, per due fibromi di 7 e 5 cm), peraltro senza proporre strategie alternative. Se si tratta di una scelta consapevole affrontata dopo essere messe al corrente delle possibili alternative, rispetto la scelta. Però, putroppo, troppo spesso non è così. Sulle pagine di questo blog si è parlato anche di un interessante libro che affronta da un punto di vista “culturale” e antropologico l’isterectomia, dove si mette in evidenza che nel nostro Paese questo intervento viene praticato con eccessiva frequenza e che almeno il 30% di questi interventi potevano essere evitati. Quindi Lorendana coraggio, prova a sentire anche per l’ebmolizzazione o eventualmente altri interventi meno invasivi. Perché, come ha spiegato anche Camanni su questio blog, non esiste una unica soluzione valida per tutte le donne. E In bocca al lupo per tutto.
Ciao Loredana… invece io ti consiglio di cercare alternative mini invasive.. io credo nell’embolizzazione, basta trovare il giusto professionista…Ciao
Anche io, Michela, dovrò subire un’ isterectomia a breve ( ho fatto la preospedalizzazione, mi devono chiamare…..).
Ho tanta paura e sono arrivata a questa decisione dopo un percorso lungo e sofferto, non ho alternative.
Spero che tutto proceda bene, di non soffrire più…..E’ giusto fare tutto il possibile x rimanere ” integre” sia a 30 anni, come a 45/50….. Indipendentemente dal fatto o non di volere e potere avere figli ( l’ utero non serve solo a quello, non è solo un organo riproduttivo!).
Xo’ esistono anche ” casi sfortunati” ed è necessaria la rimozione di questo organo.
Io sinceramente, non vivo questa situazione con serenità e la sento come una mutilazione .
X ora mi impegno ad essere ” forte x quanto possibile” ( sono ansiosa e paurosa).
Poi affronterò piano, piano il dopo….. Cercherò di rielaborare il tutto……Non posso sommare tante cose insieme: devo raccogliere coraggio adesso.
Dopo ci sarà il tempo del recupero x rimettersi in forma e alla fine la rielaborazione.
X Eleonora sarebbe utile affrontare anche l’ aspetto psicologico. Noi donne che soffriamo di questa patologia spesso ci sottoponiamo a piu’ interventi e ci portiamo dentro tutto il nostro vissuto emotivo passato ( operazioni non riuscite, ginecologi mostruosi, solitudine, mancanza di supporto ed ascolto). Dobbiamo imparare ad ” elaborare” il nostro colore che non è solo fisico.Essere capaci di andare avanti, nonostante tutto……Di rinascere……Di vivere, anche senza utero……….
Purtroppo, non so per quale motivo, non riesco più a pubblicare le mie risposte…vorrei solo di a Loredana che io sono d’accordo con lei, bisogna cercare tecniche alternative e mini invasive per salvare la propria integrità…il problema non è la tecnica in sé ma chi la esegue…Quindi non arrenderti ed informativi il più possibile…Ciao
Ciao Laura, proprio questa mattina ho risposto alla domanda fatta sul protocollo Eras….io l’ho fatto ed è veramente tutta un altra cosa… sono passati pochi giorni e la mia ripresa è impressionante…ci credete se vi dico che come antidolorifico dovrei usare solo la tachipirina? Dico “dovrei” perché non ne ho bisogno …poi ho parlato con una mia coetanea del mio stesso paese che ha subito lo stesso intervento chiedendogli le conseguenze di come ci si trova senza utero….la sua risposta è stata: Michy stai tranquilla! Se lo sapevo lo facevo prima!!!!dice che è migliorato tutto compresi i rapporti sessuali…un’altra vita senza decine di assorbenti in borsa sempre con la paura di come ti muovi perché magari ti sei sporcata, niente dolori, sentirsi a disagio nella vita sociale perché si è sempre stanche e vedersi brutte!!!!! Insomma star bene ti cambia la vita……..
Io dovrò fare una laparotomia xche’ l’ utero si è ingrossato tanto ( con la laparoscopia avrei potuto usufruire di un tempo di ripresa maggiore….Vuoi mettere “i buchetti” a confronto con ” il taglio”?
Sono felice x te, x come hai affrontato l’ operazione con lo spirito giusto: quello di stare bene e migliorare la vita ( libera da ” tutti quegli impicci”…..Chi ha passato quello che abbiamo passato noi, può comprendere perfettamente i disagi delle emorragie,la debolezza e i dolori cronici……Io xo’ voglio bene ” al mio utero deformato, popolato dai mostriciattoli e purtroppo rovinato.Sono 46 anni che ” stiamo insieme” , è una parte di me…..Non so se riesci a capirmi…..C’ è una parte di me razionale che mi dice : basta, te ne devi liberare è giusto così, non ci pensare, non farti del male.
Poi c’è la mia parte emotiva e viscerale ( l’ aspetto della mia personalità che ho sviluppato di più, quella che mi caratterizza, che si nutre di emozioni e sensazioni) che è in lutto x questo.
Ti faccio un paragone: è come se mi dicessero ” che ti importa se ti tolgono il seno….Tanto mica devi allattare…..E poi hai 46 anni!” . Ecco, io mi sento così! Può sembrare assurdo, insensato, puerile xo’ è quello che provo e ci soffro.
E’ un mio grosso difetto: penso più ” con il cuore” che con la testa!
Loredana, conosco un’altra Loredana di Palermo che si è fetta l’embolizzazione e sta benissimo. Anche io l ho fatta e sto benissimo, ho anche aperto una pagina dove siamo tutte embolizzate IN OSPEDALI PUBBLICI E STIAMO BENISSIMO, ti lascio il mio numero whatsapp, sentiamoci 347/2448197, ti posso dare delle informazioni e mettere in contatto con almeno trenta donne che hanno fatto l’embolizzazione in ospedali pubblici e stanno benissimo. Ormai sono due anni che faccio volontariato tra noi pazienti con fibromi e devo dire che tutte siamo entusiaste!
Ps io avevo un fibroma di 16 cm, uno di 12 cm, uno di 8 cm e una marea di 3 cm, se ce l’ho fatta io credo davvero che ci possa essere una possibilità per tutte! Sentiamoci, ti giro un po’ di materiale, ti faccio parlare anche con le altre, abbiamo anche un gruppo whatsapp appena creato da una di noi, vedrai che ti sarà utile. I migliori auguri per la tua salute.
Cara io spero che tu sia idonea per l’embolizzazione perchè è davvero un intervento per niente invasivo e non ti priverà di niente! Io l’ho fatta al San Camillo, Sanità Pubblica!
x Laura. Io posso anche capirti…ma se lo devo fare….vorrei piuttosto suggerirti di informarti sul protocollo Eras. Veramente…. ti aiuterà a riprenderti in tempo minori.questo purtroppo a malincuore é l’unico aiuto che ti posso dare e augurarti un grande in bocca al lupo.
Ciao a tutte sono Loredana e anch’io ho scelto l’embolizzazione, rifiutando, anche solo, l’idea dell’isterectomia ,propostami,con tanta indifferenza, dal ginecologo.
A distanza di un mese dall’embolizzazione sto bene e soprattutto ho ancora il mio utero con annessi e connessi.
E’ assurdo ,a mio avviso, affrontare un intervento, tanto demolitivo ,come l’isterectomia, quando esistono tecniche non invasive e conservative come l’embolizzazione.
Non comprendo perche’ ,tanta sollecitudine, da parte dei ginecologi, nel consigliare questo tremendo” taglia e cuci”con svuotamento, quando dovrebbero, invece ,preservare il piu’ possibile il funzionamento dell’apparato genitale femminile.
Non credo affatto che senza utero si viva meglio , sicuramente non nel lungo periodo.
E in ogni caso, qualunque intervento demolitivo dovrebbe essere proposto, dai medici degni di questo nome, solo ed esclusivamente come ultima spiaggia.
Un grosso in bocca al lupo a tutte e tanta forza per salvare l’utero.
Grazie Loredana per la tua testimonianza. Penso anche io che ormai, nel 2017, l isterectomia totale debba essere proposta solo come ultima spiaggia o come “intervento salva vita”. E invece, purtroppo, i dati raccontano esattamente l opposto. Pure a me venne proposto con leggerezza di “togliere tutto, tanto se non vuoi figli cosa te ne fai dell’utero”. Peccato omettano di dirti che nel lungo periodo ci possono essere effetti collaterali come il “prolasso della vescica”. Un grosso in bocca al lupo a tutte le donne, con l augurio di trovare sulla loro strada medici dotati di empatia e umanità, in grado di illustrare diverse possibilità di scelta (quello che appunto inizialmente non ho trovato io).