Anche oggi ho fatto un sacco di cose, ma non so per quanto tempo ancora potrò andare avanti così. O meglio, riuscirò ad andare avanti con questo entusiasmo e questa determinazione.
Ogni giornata deve avere il suo senso, il suo perché. Be’, Giorgia e Matteo danno senso ad ogni minuto e sono il mio perché in ogni instante, ma io ho bisogno di obiettivi concreti.
Ancora prima di alzarmi quindi elenco mentalmente una serie di attività che mi piacerebbe svolgere e cerco di dare un ordine al tutto. E così, un giorno dopo l’altro, concludo la giornata con una nuova piccola conquista: pulire tutti i vetri, lavare i mobili della cameretta, riordinare i cassetti, studiare per gli esami Google, conseguire le certificazioni che mi mancano, preparare i biscotti con Giorgia, smontare e lavare i filtri della cappa, rispondere alle email, e via dicendo. A mio marito sembro, come sempre, un “criceto impazzito”. Eppure io ho bisogno di tutto questo.
Per fortuna per noi questa situazione non è scioccante come per molti altri. Noi siamo abituati a passare molto molto tempo tutto e quattro insieme e abbiamo già da alcuni mesi iniziato a gestire le attività “didattiche” di Giorgia, perciò lei è più disponibile (anche se non troppo) di molti altri bambini ad ascoltare i nostri insegnamenti.
Abbiamo inoltre imparato nel tempo a “reinventarci” giorno per giorno, sia per quel che riguarda la vita professionale che quella familiare. E anche, perché no, quella coniugale.
Quindi si può dire forse che partiamo avvantaggiati.
Però è difficile. È difficile anche per noi.
Non vi parlo di fibromi oggi, ma vi racconto come la stò vivendo io, questa surreale situazione, che sembra uscita da un film americano, di quelli con le catastrofi sulla fine del mondo o sull’arrivo degli alieni sulla terra.
Potrei elargire tutta una serie di consigli, da quelli che stò applicando nel mio quotidiano per continuare a stare bene, a quelli che leggo sui social o che mi arrivano nelle varie chat whatsapp. Ma non voglio fare questo oggi. Voglio chiedervi come state voi, come vanno le vostre giornate, come vi sentite.
Io vivo in un costante alternarsi di momenti di tranquillità e piena fiducia in ciò che verrà ad attimi di insofferenza e preoccupazione. Pare però che questo stato sia normale .. E voi? Che mi dite di voi?
PS Nella foto dell’articolo un breve istante del nostro quotidiano.. (il mio monellissimo Matteo).
Ciao Eleonora!
Hai descritto la giornata quasi uguale la mia, lavaggi, stirraggi, e pulizie di ogni tipo.
Così facciamo movere la nostra linfa che libera dalle tossine fisiche e mentali.
Si anche io penso di un film americano che di solito non riuscivo a guardare, sai le cose si materializzano, forza di ripeterle.
Allora, noi ,che vogliamo che il nostro mondo deve cambiare in meglio, dobbiamo tutti insieme, con la nostra mente impostare il nuovo programma , programma di un domani , dove la gente si dedica alla creazione di un presente , dove si respira aria pulita , acqua dei fiumi che si può tra bere , come una volta e il rispetto per il prossimo. E così sia.
Grazie che se sempre presente e fa piacere che stai bene.
Elena da Alassio
Proprio così cara Elena! Un abbraccio fortissimo e salutami il mare!