La laparotomia di Antonella alla Clinica Mangiagalli di Milano

Maledetto Fibroma Il Libro

Antonella mi ha scritto la prima volta a gennaio scorso. Era alla ricerca di un bravo ginecologo cui rivolgersi a Milano, stava prendendo Esmya e voleva valutare anche l’embolizzazione per risolvere i problemi causati dai suoi 8 fibromi.

Avevo pubblicato la sua lettera sul blog e in molte le avevate scritto per offrirtle il vostro parare. Io le avevo inoltre consigliato di chiedere anche alla dottoressa Eid, che mi era piaciuta molto durante il nostro incontro.

Sono passati quasi 8 mesi e Antonella mi ha riscritto nei giorni scorsi per raccontarmi come si è poi evoluta la situazione. Con grande piacere quindi pubblico il suo lieto fine, in attesa di aggiornare presto la sua storia raccontando di una bella gravidanza. Un grosso in bocca al lupo cara Antonella!

 

Ciao Eleonora,

come promesso, eccomi a condividere con te e con tutte le altre la mia esperienza assolutamente positiva presso la Clinica Mangiagalli di Milano.

Il 3 luglio sono stata sottoposta ad una laparatomia. Avevo 15 fibromi, diversi tra loro per tipologia e dimensione. L’intervento è riuscito alla perfezione, nonostante sia durato un’oretta in più rispetto all’ora prevista. Purtroppo a causa dell’alto numero dei fibromi e soprattutto per le loro posizioni “sparse”, ho perso un po’ di sangue e alcuni valori sono risultati inferiori rispetto alla norma. Di conseguenza sono state necessarie due trasfusioni che mi hanno effettuato durante la mia prima notte all’interno del reparto Suor Giovanna.

Sono stata ricoverata qui per cinque giorni. Pochi o tanti non saprei, per me sono stati abbastanza per non dimenticare, a distanza di due mesi, la professionalità e la premura del dottor Nicola Berlanda che mi ha operata e la pazienza e l’umanità delle infermiere e delle OSS che si sono prese cura di me.

Condivido uno dei vari episodi piacevoli di quelle cinque giornate non proprio facili: una sera, l’infermiera che aveva iniziato da poco il turno di notte entra nella mia stanza con tutto il necessario per fare un prelievo. Io inizio a preparare il braccio, pensando fosse per me e lei mi dice: “No, non devo farti nulla. Sono solo passata per sapere come stai e per dirti che se hai bisogno ci sono io”.

I giorni in ospedale e quelli a seguire non sono stati una passeggiata. La ripresa è durata quasi un mese, ma ogni giorno, dal 3 luglio ad oggi ho fatto grandi passi in avanti. Personalmente ho deciso di sottopormi all’intervento perché desidero diventare mamma. I fibromi non mi hanno mai dato problemi o disturbi particolari. La mia è stata una decisione dettata da un “atto d’amore” e per questo, nonostante sia andata alla grande, avrò la mia vera vittoria solo quando sarò incinta.

Alla Mangiagalli fanno miomectomie e altri interventi relativi all’apparato genitale femminile ogni giorno e ho avuto modo di constatare personalmente che nel reparto di degenza Suor Giovanna avevamo tutte situazioni molto simili. Scrivo questo per cercare di spiegare che è importante trovare il medico che ci trasmette maggiore fiducia, ma è fondamentale anche, a mio modesto parere, rivolgersi a delle strutture specializzate che si occupano di miomi uterini quotidianamente.

Auguro il meglio a te e a tutte.

Un abbraccio,

Antonella

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