Ho iniziato ad interessarmi riguardo il tema “isterectomia” perchè ho letto le storie di alcune ragazze che mi hanno scritto raccontandomi che i loro ginecologi prospettavano per loro una soluzione tanto invasiva e dolorosa e ho deciso di approfondire la questione sul mio blog.
Ho quindi ho contattato la gentilissima professoressa Mariarosa Dalla Costa, letto la sua intervista con estremo interesse e pubblicato sul mio blog con piacere.
Nel frattempo, però, l’isterectomia è diventata, incredibilmente, una concreta eventualità anche per me!
Ieri ho ricevuto una copia del libro “Isterectomia – Il Problema sociale di un abuso contro le donne” che la professoressa Dalla Costa mi ha gentilmente fatto recapitare, ed oggi di nuovo l’isterectomia diventa QUASI una scelta obbligata del mio cammino.
Non è buffo? Curioso anzi. Singolare. Visto che l’aggettivo “buffo” si usa di norma per descrivere fatti che suscitano il riso, e non mi pare proprio che questo sia il caso.
Io sono piuttosto sbigottita. Come ha fatto una così triste evenienza diventare così in fretta tanto concreta e verosimile? E’ forse necessario affinchè io legga il libro della professoressa Dalla Costa con maggiore attenzione e coinvolgimento? Eppure questo tema, io credo, mi avrebbe in ogni caso appassionata ..
Ciao Ele! L’isterectomia è purtroppo una soluzione prospettata a molte, soprattutto se si hanno già avuto dei figli.. Ti dirò la mia, che forse va un pò controcorrente rispetto a quello che si può pensare. Purtroppo le soluzioni ai nostri maledetti sono poche e, da quello che sta emergendo, non ci sono per il momento tecniche efficaci che risolvano il problema definitivamente. Una donna può e DEVE valutare tutto il possibile prima di fare una scelta che, non necessariamente, può portare obbligatoriamente all’isterectomia. Ogni caso va valutato singolarmente, soprattutto rispetto all’impatto che i maledetti hanno nelle vite di tutti noi. Personalmente, non escludo di sottopormi all’isterectomia in futuro, ovviamente dopo averle tentate tutte per riuscire ad avere un figlio! Non potrei pensare di operarmi ogni anno e mezzo per pulire l’utero e dare nuovo terreno ai futuri fibromi! Da poco ho avuto modo di parlare con una donna che a 43 anni, ha preso la decisione consapevole di togliere l’utero. Ricordo una frase della nostra chiacchierata di un’ora, ossia ” non c’è un singolo giorno che io rimpianga di averlo fatto, sono rinata!”. Sono passati quasi 3 anni, sta bene ed è in pace con sè stessa perchè è arrivata a quella decisione con coscienza e dopo aver provato tutto quello che poteva per risolvere i suoi problemi senza successo e per poter avere un figlio. Per questa ragione non condanno l’isterectomia in sè, l’importante è che sia una scelta supportata da consapevolezza e informazione. *ginevra*
Hai ragione, le alternative possibili vanno TUTTE prese in considerazione, e non a caso sottolineo TUTTE. Mi sono ritrovata a pensare a quest’eventulità, che mi spaventa, seriamente, e stò cercando di informarmi in merito. Vorrei capire se esistono degli “effetti collaterali”, fisici e psicologici, e quanto gravano poi sulla vita di chi sceglie questa strada (perchè deve essere una SCELTA, non un obbligo). Mi riservo di pubblicare aggiornamenti in merito!