La storia di Ksenia è una storia senz’altro a lieto fine. Ne sono certa, e appena avrete letto sarà lampante anche per voi.
A scrivermi è, incredibilmente, Paolo, il suo compagno (la prima mail che ricevo da un uomo!). Ksenia è siberiana, dunque è cittadina russa e può rimanere in Italia solo per periodi di 90 giorni intervallati da ulteriori 90 giorni di assenza. Tra qualche mese, non appena Paolo avrà ottenuto il divorzio, lui e Ksenia si sposeranno e potranno finalmente vivere insieme e non separarsi più.
Ksenia ha un fibroma e nel suo paese le è stata prescritta una cura con Esmya, farmaco che nella Federazione Russa è disponibile ad un costo di circa 160 euro a confezione. Lei dovrà assumerne tre confezioni nella speranza di evitare l’isterectomia, perché le hanno detto che la posizione del fibroma non è tale da poterne consentire l’asportazione totale.
Ksenia ha 43 anni e lei e Paolo non intendono avere figli (ne hanno già uno a testa), però l’idea di rinunciare per sempre al suo utero non le piace per niente.
Paolo vuole aiutarla, con tutto l’amore e tutto il sostegno di cui dispone. Mi scrive perchè vorrebbe fare il possibile perchè la sua Ksenia riesca a sopportare nel miglior modo possibile questo periodo di incertezza, e tutto quello che verrà.
Pochi giorni fa il fibroma di Ksenia è stato sottoposto a indagine istologica e, per fortuna, è emerso che si tratta di una patologia benigna e che il fibroma misura 10 mm. Si, avete letto bene, solo 1 cm!
Anche se Ksenia parola pochissimo la nostra lingua e non conosce l’inglese, perciò per lei e Paolo è difficile parlare in maniera approfondita di problematiche complesse, le informazioni che Paolo riporta mi sono sembrate sufficienti per dirgli che l’ipotesi di un’isterectomia totale è folle.
Sono certa infatti che Ksenia, in Italia, potrà essere meglio consigliata e senz’altro potrà evitare un intervento così drastico. A breve avrà probabilmente la possibilità di essere seguita a Catania dai medici del Policlinico Universitario.
Tra pochi giorni Paolo e Ksenia si vedranno a San Pietroburgo e potranno stare insieme 10 giorni.
L’amore di Paolo, l’affetto e la dolcezza con cui parla della sua amata, e la sua immensa voglia di starle vicino e di farla sentire tutta la tenerezza di cui è capace mi hanno commossa.
In bocca al lupo Ksenia! Sei fortunata ad aver incontrato una persona speciale come Paolo. Vi auguro tanta tanta felicità ed una pronta risoluzione dei tuoi problemi di salute.
Concludo con ciò che Ksenia scrive a Paolo, in riferimento al nostro scambio di mail, perchè le sue parole mi hanno riempito il cuore. “Ho letto la conversazione con Eleanor. Amore mio, grazie. Ho le lacrime agli occhi! Nessuno, se ne fregava così tanto di me ….. non ho parole …“
Beh, sembra quasi una bellissima favola che non ha nulla a che vedere con la realtà.
È bello sapere che al mondo ci sono ancora uomini che comprendono il malessere femminile senza giudicarti ma semplicemente standoti vicino e supportarti.
Sei molto fortunata cara Ksenia, vedrai che con l’amore, la felicità e il sostegno del tuo amore guarirai sicuramente.
Tanti auguri.
Un abbraccio, Sonia
Paolo mi ha chiesto di pubblicare personalmente il suo commento, che mi ha inviato via mail, perchè preferisce non utilizzare nessuno dei suoi account. Ecco quanto scrive:
“Cara Eleonora, ho letto il post sul tuo blog e mi ha commosso. Naturalmente ho segnalato il link a Ksenia che lo leggerà presto.
Sono commosso da ciò che scrivi su di me e ti ringrazio di vero cuore. Io sono convinto che il mio amore per Ksenia sia determinante ai fini di una possibile guarigione o, comunque, di una soluzione positiva della sua vicenda.
In generale credo che un uomo non possa rimanere inerte davanti ad un problema così enorme, che incide in maniera assai importante sulla qualità della vita della propria compagna o moglie, con possibili serie ripercussioni sulla serenità della vita di coppia.”
Al di là di tutto, si sta insieme per sostenersi nei momenti difficili e non solo per godere dei momenti belli.“
Una domanda: ma che disturbi ha Ksenia per un fibroma cosi’ piccolo?
Un felice aggiornamento di Paolo riguardo la situazione di Ksenia:
Cara Eleonora,
leggo con molto piacere il tuo messaggio di saluto. Stiamo bene e, soprattutto, Ksenia ha risolto il suo problema con i fibromi. Infatti erano due. Proprio un anno fa si è sottoposta ad un intervento di embolizzazione a Catania, eseguito con successo dal prof. Marco Magnano ed a spese del S.S.N. che, almeno qui in Sicilia, copre i costi del ricovero in clinica e, parzialmente, quelli dell’intervento.
Abbiamo speso poco meno di 600 euro, compresi i costi della prima visita e degli accertamenti pre-operatori. La degenza di due giorni è stata interamente a carico del S.S.N. presso una struttura convenzionata. Inoltre i due controlli a 3 e a 6 mesi dall’intervento presso lo studio del prof. Magnano sono stati gratuiti e hanno evidenziato una riduzione significativa delle dimensioni dei fibromi, il più piccolo dei quali è quasi scomparso.
I sintomi e i disturbi che affliggevano Ksenia prima dell’operazione sono del tutto spariti e la sua/nostra vita è tornata ad essere normale.
Spero di averti dato una testimonianza utile a conferma dell’efficacia di questa tecnica di cura che, mi è stato detto, in paesi come la Francia, il Giappone e gli U.S.A. rappresenta la prima opzione per la cura di questa malattia.
Ricambio il tuo abbraccio anche a nome di Ksenia e ti auguro ogni bene di vero cuore.