Elisa ha 35 anni e da ben 8 anni combatte contro i maledetti fibromi. Nel 2008 ha subito una laparotomia durante la quale le sono stati asportati 7 fibromi ed oggi, dopo un aborto ed una gravidanza, si ritrova ad affrontare questa battaglia.
Elisa ha un fibroma di 10 cm e 350 grammi di peso, che il suo ginecologo ha addirittura definito “una lattina di birra“. Ha tentato di controllarne la crescita con la spirale medicata, però purtroppo nemmeno la IUD è riuscita a bloccare il maledetto.
Il suo ginecologo le ha parlato di Esmya, proponendo questo farmaco come ultima chance prima di tornare sotto i ferri.
Elisa è spaventata dall’idea di utilizzare un altro sistema ormonale, per i pochi studi che sono stati fatti su Esmya e per il timore degli innumerevoli effetti collaterali. Al momento quindi si stà chiedendo cosa fare.
Io le ho consigliato, date anche le sue remore a prendere nuovamente ormoni, di optare per l’intervento chirurgico, magari in laparoscopia (se possibile). Elisa però, che ci è già passata, ha giustamente il terrore di ritrovarsi di nuovo sotto i ferri (comprendo bene, perchè si tratta dello stesso terrore che avevo io). Elisa poi, come me, ha subito anche un taglio cesareo, e l’idea di una terza cicatrice sulle precedenti la preoccupa non poco.
In questo senso almeno io ho potuto rassicurarla perchè il taglio verrebbe fatto esattamente sopra il precedente, quindi in ogni caso alla fine si vedrebbe solo una cicatrice. La mia anzi, grazie all’intervento del dr. Camanni, è migliorata rispetto alla situazione precedente (prima era spessa e dura e molto più evidente).
Io spero che Elisa trovi presto il coraggio di prendere la sua decisione perchè rimandare significa solo sprecare tempo prezioso che potrebbe essere senz’altro vissuto meglio. Siamo con te cara Elisa!
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