Catia che ha deciso di curare il suo fibroma con l’agopuntura

Maledetto Fibroma Il Libro

Catia ha 39 anni e nel 2014 ha subito un intervento in laparotomia per la rimozione di un fibroma. Purtroppo nel tempo il fibroma è ritornato ed è stato causa, poco tempo fa, di un aborto gemellare che le ha causato tanta sofferenza. Il ginecologo le ha proposto una terapia che induca la menopausa per tre mesi (ipotizzo si tratti di Esmya) e poi un nuovo intervento chirurgico per la rimozione del fibroma.

Catia però sente di dover affrontare la situazione in modo diverso, questa volta, e cioè anche dal punto di vista emotivo, e si è rivolta ad un agopunturista..

Ciao sono Catia

Cercando informazioni/soluzioni in merito ai fibromi uterini mi sono imbattuta nella vostra pagina e nel vostro libro. La mia storia è questa.

Nel 2014 dopo la fine di una storia di 8 anni mi hanno scoperto il mio primo fibroma (intramurale), fino ad allora non sapevo neppure cosa fossero.

Avevo 34 anni, una storia finita da poco non mi preoccupavo di eventuali gravidanze; così quando mi dissero che dovevo toglierlo, visto i problemi emorragici che mi dava, non ebbi reazioni particolari e così nel 2015 affrontai l’intervento in laparatomia.

Oggi ho 39 anni, 40 ad aprile. Ho un compagno da due anni e un anno fa decidiamo di cercare un bambino.

Vado a fare una visita di controllo e mi dicono che ho un nuovo fibroma (inesistente fino a 6 mesi prima!) di circa 2,5 cm e che considerata la mia età, era meglio comunque che cercassi una gravidanza comunque. Il fibroma si trova nell’utero, ma il ginecologo fondamentalmente mi tranquillizza.

Dopo 10 mesi di ricerca rimango incinta , a settembre..scopro poi che la gravidanza è addirittura gemellare ma alla ottava settimana purtroppo devo fare un raschiamento. Quando mi dimettono mi dicono che il fibroma è arrivato a 5,8 cm , ma che non necessariamente è la causa dell’aborto interno.

Aspetto un mese dal raschiamento, nel frattempo cambio ginecologo (lo stesso che mi ha effettuato il raschiamento perché mi assicurano essere molto esperto di fibromi) ed effettuo la visita di controllo. Il fibroma è di circa 4 cm e si trova all’interno dell’utero. Il ginecologo mi mette davanti ad una decisione: operarmi o rischiare.

Mi dice in sostanza questo: hai 39 anni, un fibroma di 4 cm, se ti operi rischi di ricominciare a cercare una gravidanza quando ne avrai almeno 41. Secondo lui infatti dovrei affrontare una cura di 3 mesi per ridurre il fibroma in cui in sostanza mi metterebbe in menopausa, per poi affrontare uno o più interventi per la rimozione del fibroma.

In alternativa, sempre visto che ho 39 anni, cercare una gravidanza sapendo che rischio molto più di prima di avere un aborto.

Inutile dire che sono uscita davvero sconfortata e senza risposte.

Nella mia testa avevo un pensiero dominante: non voglio essere messa in menopausa e, soprattutto, penso che, come è già successo, mi opero e magari il fibroma si riforma subito dopo e sono d’accapo.

Non solo, ma dentro di me penso soprattutto che probabilmente questo fibroma è qualcosa che mi porto dietro, qualcosa di irrisolto, prima ancora che qualcosa di “medico”.

Ripenso al libro di medicina cinese che avevo letto nella vacanze estive, alla riflessologia da cui ero stata in estate…e inizio a guardare on line se qualcuno ha curato i fibromi tramite agopuntura o simili….e mi accorgo che molte donne hanno scelto questo approccio!

In una seduta con il mio psicologo parlo dell’esito della visita dal ginecologo e dei miei grossi dubbi..e gli racconto la mia visione, ovvero il fatto che io non lo considero una questione puramente medica, ma emotiva. Lui molto stupefatto e contento, mi indica un professionista che mi dice aver aiutato anche sua moglie e, per altri problemi, i suoi figli. Insomma una persona di cui mi dice fidarsi ciecamente.

Ecco che mi affido a questo agopunturista dove ho già fatto due sedute. Mi dice che questo blocco ha a che fare con mio padre, che possiamo trattarlo, possiamo farlo! Mi prescrive dei fiori di bach che sto attualmente prendendo.

E’ passato un mese e mezzo da quando ho iniziato questo trattamento, non so come finirà e sono spaventatissima in dei giorni. Ho paura di perdere ulteriormente tempo per la mia gravidanza, ho paura che poi il fibroma rimarrà e magari andrò incontro ad un altro aborto solo perché ho voluto fare di testa mia…a volte invece penso di avere scelto quello che sento più vicino al mio modo di sentire e interpretare l’animo umano.

A volte piango ripensando ai miei due gemelli che non ho potuto avere. Spero di tutto cuore di avere scelto la via giusta.

Grazie per la pagina face book e per la tua esperienza di vita, voglio leggere il tuo libro.

Un caro saluto

Catia

4 commenti

  • Camilla

    Mi dispiace tantissimo per questa storia tanto dolorosa. Volendo portare la mia esperienza, posso dire che il mio utero era ed è pieno di fibromi nonostante le due laparotomie e le tre isteroscopie operative che ho subito nel corso degli ultimi 8 anni. Ho iniziato a provare ad avere un figlio dopo la seconda laparotomia, quando l’utero dunque era il più “sgombro” possibile da fibromi. Nonostante questo sono incorsa in tre aborti spontanei precoci nell’arco di 18 mesi, tutti entro l’ottava settimana: non mi stupisce dunque che anche nel tuo caso i medici abbiano detto che l’aborto non è dipeso dal fibroma. Tendono infatti ad attribuire gli aborti precoci a problematiche di natura cromosomica del prodotto del concepimento, a meno che l’impianto non sia avvenuto proprio nel punto in cui era presente il fibroma. Bisogna però anche considerare che si tratta di teorie e che non si possono avere certezze se non si effettua un esame citogenetico del materiale abortivo. Inoltre, purtroppo, i fibromi sottomucosi sono quelli che danno più problemi, per la loro posizione, in una gravidanza. Comprendo in pieno i tuoi dubbi, dopo il secondo aborto anche a me alcuni specialisti avevano consigliato di provare lasciando li il fibroma sottomucoso di 3,8 cm che era cresciuto durante la gravidanza (avevo 38 anni): io ho deciso però di affidarmi di nuovo al chirurgo che mi aveva operato in precedenza, che me lo ha tolto in maniera non invasiva (tramite isteroscopia): il mio era leggermente più piccolo del tuo, 3,8 cm, considerato “al limite” per un intervento in isteroscopia: Infatti mi avevano prospettato un intervento in due tranche, per fortuna però ho risolto in quel caso con una sola operazione. Anche io ho cercato il sostegno di agopuntura e riflessologia, ho letto un libro meraviglioso della mia agopunturista, le acque lunari, che apre davvero la mente. Queste terapie però le ho utilizzate come sostegno parallelo avendo, tra l’altro, come dici, tu paura di “perdere tempo prezioso”. Nonostante agopuntura riflessologia ed ennesima operazione ho abortito di nuovo a marzo 2019 per la terza volta; ora però sono miracolosamente all’ottavo mese di gravidanza e ancora non riesco a credere che, tra poco più di un mese, abbraccerò la mia bambina. In conclusione quello che posso consigliarti, data la nostra età (anche io ho 39 anni) e il nostro calvario, è verificare se è possibile rimuovere il fibroma in altro modo, magari con un intervento isteroscopico in “due tempi”, acquisendo se del caso un altro parere, oppure vagliare altre metodiche di intervento come l’embolizzazione o gli ultrasuoni. Nel frattempo senz’altro continuarei a far respirare l’anima e il corpo con la medicina alternativa. Scusa se mi sono dilungata ma la tua storia mi ha molto colpita. Un abbraccio virtuale

  • marta

    il tuo fibroma non è molto grande. ti consiglio l’embolizzazione. in questo blog ci sono i nomi dei dottori che fanno questo tipo di intervento non chirurgico. è la soluzione adatta a te

  • Ilaria

    Quoto assolutamente Camilla. Anche io ho avuto una storia dolorosa di infertilità e abortivita’ e c’era sempre il timore che la causa delle interruzioni fosse il fibroma sottomucoso. In realtà, gli aborti nelle prime settimane sono da imputare a cause genetiche o a disturbi di coagulazione. I fibromi possono causare parti pretermine, contrazioni, ma raramente aborti. In ogni caso, io sono rimasta incinta dopo il trattamento con Esmya che ha reso il mio utero più liscio ed un po’rimpicciolito il fibroma (il quale però, durante la gravidanza è arrivato a 9 cm). Se il fibroma è nell’utero vale la pena tentare un’isteroscopia operativa… dopo non hai bisogno di aspettare per provare ad avere una gravidanza e comunque, male che vada, hai “limato” il fibroma, eliminandone la parte più sporgente. Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo.

  • Valentina

    Cara Catia
    Non so se leggerai questo commento, ma ti volevo chiedere come ti sei trovata con l’agopuntura, e soprattutto se stai meglio in generale.
    Sto cercando informazioni sull’agopuntura applicata ai fibromi e così ho letto la tua storia.
    Grazie un abbraccio
    Valentina

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