Riceviamo e pubblichiamo la storia di Elena, che si chiede se il suo è un mioma o sarcoma, con un gigantesco in bocca al lupo per l’esame istologico del suo fibroma. Mi raccomando Elena, aspettiamo tue notizie!
Mi sono imbattuta in questo blog casualmente, rimbalzando da un sito all’altro alla ricerca di informazioni. Una ricerca compulsiva che credo serva a tenere a bada l’ansia e a darmi la sensazione di avere tutto sotto controllo. Leggere su questo blog le esperienze di altre donne e le parole sempre rassicuranti di Eleonora mi ha aiutata a trovare un po’ di pace.
La mia storia inizia circa un anno fa. Ho iniziato ad avere sintomi sempre più debilitanti, un dolore e una pesantezza costante al basso ventre, perdite di sangue, urgenza a minzionare, problemi intestinali e stanchezza. Negli ultimi tempi anche i normali antidolorifici faticavano a fare effetto.
Per un anno ho girato come una trottola da uno specialista all’altro. Sarà l’intestino? Intolleranze alimentari? Vescica? Alcuni suggerivano anche stress. Nessuna risposta.
Finalmente, prima di Natale, una dottoressa che per me è diventata un’eroina, mi ha trovato un fibroma sottomucoso. Tengo a precisare che ero già andata da altri ginecologi prima di arrivare da lei.
La dottoressa ha coinvolto il primario e nel giro di un mese (il tempo che arrivasse e finisse il ciclo mestruale) mi hanno fatto un intervento di miomectomia resettoscopica.
Ora sono in attesa dell’esito dell’esame istologico.
So che l’incidenza del sarcoma è molto bassa, ma mia madre è morta 15 anni fa per un sarcoma erroneamente diagnosticato come fibroma, e per quanto rimanga positiva, mi è difficile non considerare questa familiarità.
Grazie per aver accolto la mia storia e questa preoccupazione che confido a qualcuno per la prima volta.