Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Katya, che stà pensando di sottoporsi ad isterectomia per non dover fronteggiare i sanguinamenti causati dal suo fibroma con una terapia farmacologia.
Buongiorno a tutte,
Dopo aver tolto parte di un fibroma intramurale che impattava parte della cavità uterina, il restante fibroma ha iniziato a darmi seri problemi di sanguinamento, emorragie e dolori invalidanti e per ora non può essere operato.
Essendo già anemica (in cura da un ematologo) questi sanguinamenti mi hanno portato a corse in p.s., integrazioni di ferro e terapie continue e ripetute di tranex e primolut.
Finalmente dopo un mese così, i sanguinamenti sembravano essere terminati prendendo una compressa di primolut (10 mg) per via orale. Poi a causa di un paio di assunzioni di ibuprofene, i sanguinamenti (molto più blandi) sono ripresi nonostante il primolut e 3 giorni di tranex, ma mai più spariti.
Ora la mia ginecologa mi propone una cura appena provata dall’Aifa e sperimentata in America e Svizzera a base di Linzagolix per i prossimi 2 anni.
Io ho 42 anni, con già un figlio (e non ne voglio altri), con una storia familiare di menopausa tardiva (55 anni). Da quando ho iniziato a prendere prima klaira appena scoperto il fibroma e poi primolut ho preso più di 10 kg in meno di 1 anno, con un disagio psicologico per me evidente. Sia perché non riesco a dimagrire nonostante l’attività fisica e la dieta, sia perché sento il mio corpo scollegato dalla mia mente, come se non funzionasse, anche la mancanza di ciclo per me è innaturale.
Io vorrei ritornare a sentirmi bene con il mio corpo e non essere medicalizzata per sempre, con tutti gli effetti collaterali che ne derivano.
Io sarei per una soluzione estrema: togliere l’utero lasciando le ovaie per non entrare in menopausa, per cui vorrei sentire i pareri di chi l’ha fatto, come si trova e se magari potete indicarmi altrə dottorə su Roma.
Grazie
Cara Katya, non avevo mai sentito parlare di Linzagolix. Se hai qualche informazione aggiuntiva sulla terapia che ti ha proposto la tua ginecologa raccontaci! Mi ricordi molto la mia situazione, quando decisi di prendere Esmya in un momento in cui in Italia ancora non era un farmaco conosciuto nè poteva essere prescritto in modo tradizionale. Che avventura …
Tu però perchè non valuti l’embolizzazione? Penso che nel tuo caso potrebbe davvero essere la soluzione ideale! Sono certa che nei commenti all’articolo le amiche esperte di embolizzazione sapranno darti tanti suggerimenti e contatti utili nell tua città, dove peraltro puoi senza indugio rivolgerti al dr Morucci, anche solo per un consulto.
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