Almeno, non completamente.
Non sono partita venerdì, come avrei dovuto, per il week-end aziendale fuori porta.
Anche il bighi è rimasto con me e abbiamo deciso di raggiungere il resto del gruppo sabato mattina.
Venerdì notte sono stata molto male e, tra Giorgia che era raffreddata e io che mi sono contorta per i crampi per buona parte della notte, non abbiamo dormito quasi niente.
Eppure sabato mattina, come da programma, siamo partiti.
Abbiamo lasciato Giorgia dai nonni per sicurezza, così se fossi stata di nuovo male avrei, almeno, dovuto badare solo a me stessa.
La giornata è stata calda, colorata e molto piacevole. Mura Mura è un incanto e, tra le vigne tinte dei colori autunnali e l’allegria di un gruppo appassionato di persone, il tempo è trascorso velocissimo.
Nel tardo pomeriggio sono ricomparsi i ben noti crampi, così ho mangiato un paio di biscotti alle nocciole, ho inghiottito la mia compressa di Sinflex e mi sono rifugiata in macchina. Ho abbassato il sedile, mi sono avvolta nella mia sciarpona grigia e ho aspettato che il sole tramontasse e che tutte la attività di formazione fossero terminate.
Nonostante l’ immensa stanchezza, abbiamo deciso di fermarci per cena nell’astigiano, anche perchè volevo già da tempo vedere l’agriturismo della mamma di Fabrizio, tanto decantato.
Così abbiamo cenato e chiacchierato davanti al caminetto acceso e, dato che le nostre risorse fisiche ormai non ci consentivano più di tornare a casa, abbiamo dormito lì, in una stanza preparata all’ultimo apposta per noi.
Intanto Giorgia si godeva felice le coccole dei nonni.
Anche se all’inizio ero un po’ perplessa (improvvisare una notte fuori casa .. senza spazzolino nè struccante e neanche una t-shirt per dormire .. insomma .. non ho più l’età per queste cose!) poi è stato molto bello. Piacevole, divertente, rilassante.
Da quanto tempo non dormivo quasi tutta la notte senza interruzione!
Ci siamo svegliati alle prime luci dell’alba per scoprire le colline delle Langhe completamente avvolte in una nebbiolina umida e un poco magica.
Una colazione golosa, ancora davanti al caminetto, e poi una lunga passeggiata durante la quale abbiamo raccolto lavanda e nocciole.
Davvero un week-end ricco e rigenerante.
Sono tornata a casa esausta!
Ieri pomeriggio, mentre ero ai giardini con Giorgia, il ciclo è riesploso come fosse il primo giorno. Doloroso e abbondante.
Da piegarmi in due dal dolore.
Da piangere.
Ho passato la serata a letto. Con la borsa dell’acqua calda. Imbottita di antidolorifici. Con una tazza di fumante tisana sul comodino.
Ho un po’ pianto. Ho imprecato contro il Maledetto. Sicura che Giorgia non mi sentisse ho detto qualche parolaccia.
Ma pazienza.
Intanto avuto il mio week-end. O almeno, una parte di esso.