Oggi è il giorno di Esmya. Il giorno in cui, piena di speranza, inizierò a prendere questo farmaco dalle promesse meravigliose.
Non nego di avere anche un po’ di timore al riguardo. Sia di essere delusa che, e soprattutto forse, di subirne gli effetti collaterali.
Già non parto da una base di perfetta forma fisica, ma piuttosto da un equlibrio precario che a volte stenta a mancare, perciò mi chiedo se il mio corpo riuscirà a sopportare anche tutto ciò che Esmya comporterà.
D’altra parte però, se il mio flusso sarà meno abbondante del solito riuscirò a conservare nel mio corpo quella percentuale di ferro di cui sono costantemente carente e probabilmente raccoglierò le forze necessarie ad affontare il resto.
Sono anche consapevole, alla fine, della potenziale inutilità di tutti questi ragionamenti (che però non riesco ad evitare!). La mia decisione è presa, comunque vada.
Non ho voluto ascoltare il consiglio dell’insegnante di Yoga, che mi ha suggerito di rivolgermi ad un medico omoepatico di sua conoscenza prima di iniziare con Esmya. Ho detto di no anche a Sonia, dopo il primo massaggio Shiatsu, che mi ha proposto di posticipare Esmya per vedere se grazie ai soli massaggi riscontravo miglioramenti. Non ho più voluto mettere in discussione la mia decisione, perchè l’ho presa dopo un lungo periodo di riflessione.
E così sia.
Oggi è il giorno di Esmya, e con fiducia inghiotterò la mia piccola pillola.
Oggi è il giorno di Esmya, e comunque vada io in qualche modo ce la farò.
Il consiglio che posso darti è quello di cercare di distrarti il più possibile. Più ci pensi e più amplifichi magari gli effetti anche blandi che inizierai ad avere! Ne so qualcosa…occhio alle vampate eh ;)) Ginevra