Condivido con piacere il comunicato stampa che mi ha inviato Luisa Leonzi, addetta stampa del Prof. Mazzon, presidente del Centro di Endoscopia Ginecologica, Arbor Vitae. Il Comunicato illustra brevemente le innovazioni relative alla tecnica isteroscopica per la rimozione dei fibromi. Vengono citati anche vari professionisti del settore. Specifico che, dei medici citati, io ho racoclto testimonianze (positive) solo relativamente al prof Mazzon. In ogni caso penso possa essere utile diffondere qualche altro nominativo perchè magari potrebbe risultare una risorsa per alcune di voi.
Comunicato stampa del 28 Maggio 2018
Isteroscopia, italiani leader nel mondo
nella cura dei fibro-miomi uterini
Un fenomeno che coinvolge più di 3 milioni di donne in Italia, una donna su quattro colpita in età fertile.
Arbor Vitae premia alcuni dei nomi più illustri della medicina
Avigliano Umbro (Terni), 28 Maggio 2018 – L’isteroscopia nel mondo “parla” italiano: innovatori nelle strumentazioni, unici nelle metodologie, primi nelle casistiche nella lotta ai fibro-miomi uterini, un fenomeno sociale che coinvolge oggi in Italia più di 3 milioni di donne, una su quattro in età fertile. Un primato all’Italia riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale che Arbor Vitae, associazione no profit di endoscopia ginecologica, ha voluto premiare con una targa celebrativa a molti dei più illustri nomi del settore. L’evento si è svolto, sabato ad Avigliano Umbro, nella tenuta dei Ciclamini, in occasione della 40° edizione del Corso residenziale di formazione di isteroscopia promosso da Arbor Vitae, con oltre tremila studenti in ventitré anni di attività.
Ivan Mazzon, presidente di Arbor Vitae, passa in rassegna le innovazioni che oggi portano il nome di molti dei ginecologi presenti in sala. Si comincia con la tecnica ad enucleazione con ansa fredda e il trattamento resettoscopico del cancro dell’endometrio che portano il suo nome (tecniche Mazzon), diffusi in molti ospedali italiani e esteri.
Si passa poi alla metodica resettoscopica nel trattamento dell’istmocele (istmoplastica) e al progetto di un miniresettore da 5millimetri conosciuto con il nome di un altro pioniere dell’isteroscopia nel mondo, Giampietro Gubbini, fino al 2003 alla clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Bologna, oggi alla Casa di Cura Villa Toniolo: uno strumento per la chirurgia resettoscopica in grado, a differenza di quello da 9 millimetri, di trattare adeguatamente la maggior parte delle patologie endocavitarie a livello ambulatoriale.
Il riflettore passa poi su Stefano Bettocchi, professore e coordinatore del servizio di endoscopia ginecologica, presso il Policlinico di Bari per aver trasformato l’isteroscopia che si faceva in modo classico in una tecnica ambulatoriale (office) e senza sedazione; e sull’invenzione di Raffele Ricciardi del Policlinico di Abano Terme (Padova) per l’ideazione di uno strumento, l’istero-endoscopio operativo EHS (Endo Hystero Surgery), una sintesi tra l’isteroscopio operativo e il resettoscopio che ha consentito un maggior rispetto delle strutture anatomiche femminili.
“Mazzon è il padre di una generazione di isteroscopisti moderni e la scuola italiana non ha eguali nel mondo”, ha commentato in chiusura Attilio Di Spiezio Sardo, professore associato all’Università Federico II di Napoli e giovane talento dell’isteroscopia italiana, premiato nel 2008 e nel 2015 in America con l’isteroscopio d’oro.
“Arbor Vitae ha sempre promosso una chirurgia conservativa e funzionale dell’utero, il ripristino delle sue funzionalità con la correzione del sintomo con l’obiettivo principale di tutelare laddove possibile sempre la fertilità della paziente”, ha aggiunto Paolo Casadio del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Io sono stata operata dal dottor Fabrizio Barbieri in isteroscopia operativa all ospedale villa salus di Mestre. Nonostante non sia riuscito a togliere l intero fibroma ora sto bene.