Condivido la storia di Annalisa, perplessa riguardo la situazione dei suoi fibromi, che sono passati in poco più di un mese da “non dare fastidio” a determinare, secondo i medici, la necessità di togliere l’utero.
Io voglio dire ad Annalisa, prima di tutto, che mi sono accorta che le misure dei fibromi non sono prese scientificamente ma sono .. come dire .. ‘operatore dipendente’, nel senso che medici diversi evidenziano misure diverse, a volte anche sostanzialmente, traendo quindi conclusioni molto differenti.
Alcuni medici poi amano in particolar modo proporre la rimozione dell’utero, mentre altri hanno una visione conservativa. Una buona idea potrebbe senz’altro chiedere un altro parere!
Ciao a tutte . Mi chiamo Annalisa e ho 50 anni. Ecco la mia storia.
A causa di perdite ematiche, ho fatto una isteroscopia operativa il giorno 14 gennaio: mi sono stati rimossi due polipi e fatto un prelievo di mucosa endometriale per biopsia ( che ha dato poi esito negativo per displasie).
Nei primi due giorni non ho avuto perdite, solo piccole macchiette tanto che la ginecologa mi ha detto che potevo sospendere il Tranex e continuare a prendere solo il Primolut Nor.
Ma dopo 5-6 giorni mi sono iniziate perdite un po’ più abbondanti e doloretti tipo ciclo: Il medico mi ha detto che avrei potuto avere perdite (anche sotto forma di coaguli) anche per 15 giorni dall’isteroscopia,
Ma le perdite continuavano e ho preferito fare un controllo: il medico che mi controlla mi dice che l’endometrio è pulito e adesso la causa del sanguinamento è dovuta ad un fibroma che si è ingrandito a causa della cura con Primolut nor che faccio dal 3 nov 2021 (ha detto è “come dare acqua ai fiori” ). Il giorno 3.11.2021 avevo fatto ecografia transvaginale in cui aveva visto ” due formazioni miomatose 32x28mm fundico intramurale, altro parete posteriore intramurale di 39x37mm sostanzialmente invariate rispetto a precedente eco del 2019″ e mi aveva appunto dato il Primolut.
Successiva ecografia transvaginale del 7.12.2021: si richiedeva isteroscopia operativa per poliposi endocavitaria, nessun riferimento ai fibromi. Alla mia domanda, da profana, se durante l’isteroscopia mi sarebbero stati rimossi anche i fibromi, mi veniva detto che i fibromi non davano fastidio e con la menopausa (presumibilmente vicina dato che ho 50 anni, prima mestruazione a 10) si sarebbero ridotti da soli.
Ma adesso con un ” fibroma di 69x52mm della parete posteriore” mi dicono che devo togliere l’utero. Ma come è possibile che durante l’ecografia del 7.12 e l’isteroscopia del 14.01.2022 non si sia visto nulla?? E a questo punto a cosa è servito fare l’isteroscopia?
Sono confusa e demoralizzata.
Qualcuna mi può dare un consiglio? Vorrei rivolgermi ad un centro che inquadri tutta la mia situazione e mi offra varie opzioni, ove possibili naturalmente. Vivo a Roma.
Grazie
Da quello che ho capito per esperienza con l’isteroscopia si possono vedere i fibromi aggettanti nella cavità uterina. Un intramurale potrebbe sporgere parzialmente nell’utero e nascondere il resto del suo corpo nelle pareti dello stesso. Cerca su google tipologie di fibromi e con qualche immagine capirai. In ogni caso a me il primolut nor lo hanno prescritto come preparazione all’intervento quindi non capisco come possa aver causato questo. Forse hanno valutato male le dimensioni dei fibromi. A volte non è semplice vederli con le ecografie. È successo anche a me. Poi ho fatto una risonanza e li abbiamo inquadrati tutti nella loro interezza. Ne avevo uno di 14 cm dietro l’utero che con l’ecografia non si vedeva bene… Anche a me hanno detto a 34 anni e non avevo figli frasi come: “non sappiamo se riusciamo a salvare l’utero”. Cerca un medico che non contempli questa opzione e in bocca al lupo!