Questa mattina mi hanno telefontato dalla farmacia in Svizzera: stavano spedendo Esmya!
Volevano accertarsi dei miei dati anagrafici e del fatto che la ricetta appartenesse a me. Proprio precisi questi svizzeri (allora, non è solo un modo di dire)!!
Avevano anche chiamato la numero 7, che si ricordava di aver prescritto Esmya ma non sapeva proprio dire a chi. Certo, forse conosceva solo il mio numero in anagrafica, sul suo pc, oppure l’importo della sua parcella. Chissà! Ma non mi va di essere così cattiva, anzi mi pento di ciò che ho scritto! (Ma non cancello..)
Per oggi, voglio solo godere di ciò che mi ha dato di bello la vita nelle ultime ore, e cioè:
1. l’arrivo di Esmya;
2. i biscotti di pasta frolla che ha preparato per me il mio maritino;
3. l’espressione di Giorgia quando ha aperto il pacco contente l’Ape Maya (smarrita in Grecia durante l’ultima vacanza e ritrovata, in versione ahimè un po’ più sgalfa, su Amazon).
Questo è tutto.
Ah, dimenticavo, Esmya arriverà martedì (oggi è giovedì).