Linda mi ha scritto perchè le piacerebbe che la sua storia fosse d’esempio e regalasse conforto e speranza a chi sta vivendo il suo stesso problema. Io la ringrazio infinitamente, e racconto con immenso piacere la sua esperienza.
Maledetti Fibromi!
Linda torna indietro con la memoria al 2009, anno in cui si è accorta che il suo ciclo è diventato eccessivamente abbondante, tanto da compromettere la sua vita lavorativa e non solo. Non soffriva per dolori particolarmente forti, ma il ciclo era così abbondante da richiedere un cambio quasi ogni ora e mezza e durava fino a 10 giorni. Al controllo Linda ha scoperto con sua grande sorpresa di avere 4 fibromi grandi, di cui uno di quasi 10 cm, e innumerevoli altri piccolissimi. I Maledetti fibromi avevano addorittura modificato la forma del suo utero tanto da farlo sembrare un sacchetto pieno di pietre tonde.
La prima ecografia è per Linda un trauma: il radiologo, ovviamente non specializzato in ginecologia, la informa con totale freddezza (quasi disprezzo anzi) che con un utero del genere può scordarsi di avere gravidanze in futuro e le consiglia di rivolgersi ad un ginecologo.
Posso immaginare l’inescrivibile dolore causato da tale rivelazione (e mi viene anche una gran rabbia nei confronti di quel radiologo .. un personaggio cui io avrei affibbiato un Numero e del quale avrei parlato usando moltissimi termini dispregiativi).
L’intervento in laparotomia
Grazie a sua cugina Linda incontra però un chirurgo ginecologo che, dopo aver visionato i suoi esami, la rincuora e le propone di togliere i fibromi con un intervento in laparatomia, cui Linda si sottopone nel mese di Gennaio 2010 (1 anno esatto prima di me).
Aveva molta paura Linda (e lo so bene quanta!), dell’intervento e dell’eventuale possibilità che si rivelasse necessario rimuovere l’intero utero.
Il suo ginecologo è però fortunatamente riuscito togliere i fibromi più grossi e le ha suggerito di “tenere a bada” i piccoli con la pillola anticoncezionale.
Laparotomia versus taglio cesareo
Linda è tornata a casa dolorante .. lei mi scrive “come dopo un parto cesareo, stessi dolori e stessa cicatrice” e io, Linda mi perdoni, ci tengo ad aprire una piccola parentesi, perchè anche io ho subito sia un intervento in laparatomia che un taglio cesareo e, di fronte all’ipotesi di parto cesareo che mi prospettavano i medici, ero terrorizzata: ecco, per quel che riguarda la mia personalissima esperienza, non c’è paragone! L’intervento è stato un incubo … difficile e faticoso rimettermi in piedi, lunga la ripresa, doloroso il ricordo … Il parto cesareo è stato al contrario una gioia immensa, velocissimo il recupero, e solo due giorni dopo ero in piedi che correvo al Nido dell’ospedale per segnalare il primo rigurgito della mia piccola!
Ho voluto aprire questa parentesi e “inquinare” un pochino (spero non troppo!) la storia di Linda per far sapere a chi ha già subito un intervento in laparotomia e deve partorire con taglio cesareo e magari ha un po’ di timore che sarà tutta un’altra cosa!
La vittoria!
Tornando a Linda .. lei grazie alla pillola Yasmine ha tenuto a bada i suoi fibromi per quasi due anni. Le è cresciuto un piccolo fibroma di 1,5 cm ma grazie alla piollola, le sue dimensioni rimangono invariate. Il suo ciclo è tornato regolare e normalissimo.
A settembre 2012 è nato il suo meraviglioso Manuel, un pulcino di ben 4kg .. alla faccia di chi aveva già stabilito il suo destino senza scrupoli! Oggi Linda convive con il suo piccolo fibroma e pensa di dare a Manuel un fratellino.
E così non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe andata a me se, dopo l’intervento subito nel gennaio 2011, avessi subito iniziato a prendere la pillola anticoncezionale per evitare la formazione di nuovi fibromi. Nessuno mi aveva detto che sarebbero potuti tornare … così in fretta poi!
Forse non sarebbe servito a niente perchè io volevo Giorgia. A qualunque costo. E non avrei mai preso in considerazione un anticoncezionale.
Chi può dire come sarebbe andata?
Linda mi ha scritto perchè vorrebbe che la sua storia fosse d’aiuto a tutte coloro che temono un intervento che invece magari potrebbe davvero essere risolutivo.
Grazie Linda, sono certa che la tua storia sarà d’immenso aiuto a molte di noi!
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