Sabrina attende la chiamata per la laparoscopia

Maledetto Fibroma Il Libro

Sabrina ha 35 anni, vive a Muggiò, vicino a Monza, e circa un anno fa (a gennaio 2013) ha scoperto di avere un maledetto fibroma uterino di 15cm.

Dopo alcuni giorni di terribili dolori alla gamba destra e continua necessità di fare pipì Sabrina si è recata dal suo medico di base per farsi prescrivere degli esami e l’ecografia addominale ha rivelato la presenza del maledetto.
Così è cominciato il calvario di Sabrina: prima la Tac, poi la visita ginecologica presso l’Istituto dei Tumori di Milano, dove a seguito di eco trans vaginale ed esami dei marcatori tumorali, i medici che l’hanno visitata hanno escluso malignità e, data la lunga lista d’attesa, le hanno consigliato di rivolgersi ad un altro ospedale di Milano.
Quegli stessi medici l’hanno informata, senza diplomazia alcuna (come facilmente immagino..) che dovrà procedere alla completa asportazione dell’utero.

Da quel momento in poi Sabrina è piombata in uno stato di depressione, si è chiusa in sé stessa e ha deciso di non parlare con nessuno di questa situazione e di non fare più niente per affrontarla.
Intanto i dolori alla gamba non le danno pace.

A giugno si è recata all’ospedale Niguarda di Milano (dove è nata!) e lì, appunto, è quasi come se fosse rinata. Ha ricominciato la solita trafila di visita ginecologica ed ecografia, seguita però dal primario del reparto di ginecologia, che lei ringrazia per la gentilezza e la professionalità dimostrate, che le ha consigliato un intervento in laparoscopia. Nel frattempo però nel suo utero si è formato un nuovo fibroma di 3 cm.

Sabrina si è messacosì l’anima in pace ed è rimasta in attesa della chiamata per l’intervento. Sono passati i mesi. Il 3 ottobre ha effettuato gli esami del pre ricovero e oggi, a distanza di 2 mesi, è ancora in attesa della convocazione per l’intervento. I suoi dolori ormai sono insopportabili, l’attesa è snervante e la paura per l’intervento disturba il suo sonno.
Sabrina è angosciata perchè teme che l’intervento in laparoscopia si trasformi in una laparotomia (intervento con taglio), così come le ha anticipato l’anestesista. Inoltre dovrà sottoporsi ad una doppia anestesia, sia spinale che totale, ed i suoi chiletti di troppo rischiano di essere fattori di rischio durante l’intervento.

Sabrina mi ha scritto per dirmi grazie perché leggere il mio blog mi le ha fatto scoprire che è sola ed è venuta a conoscenza di molte informazioni utili. Ci teneva inoltre a ringraziare Monica, la sua migliore amica, che sfogliando Donna Moderna ha scoperto il mio blog e le ha passato l’informazione.

Grazie a te Sabrina per avermi scritto!
Non temere, vedrai che l’intervento andrà bene e questi brutti momenti, di angoscia e di dolore, saranno presto solo ricordi lontani.
Da oggi non sei più sola.

Lascia un commento

Cliccando Accetto dichiaro di aver letto e di accettare la privacy policy del sito web