Loredana ha 50 anni e combatte 8 grossi fibromi, di varie tipologie. Tutti i medici che ha consulatoto le hanno detto che l’unica soluzione è l’isterectomia, con rimozione anche delle ovaie, ma lei non vuole arrendersi a questa triste diagnosi.
Mi chiamo Loredana e fra qualche mese compio 50 anni, ho un figlio di 24 anni.
La mia storia comincia nel lontano 2009 quando mi hanno scoperto 4 piccoli miomi. In quel momento nessuno mi ha spiegato cos’erano e cosa comportavano, ritenendoli silenti. Io non sapendo nulla, anche se cominciavo ad avere il ciclo abbondante e dolori, mi dicevano che era tutto ok e credevo fosse normale. Tutto continuava a procedere così, fino a che non ho cominciato ad avere dolori forti all’altezza della colecisti, ho fatto ecografie di ogni genere ma nessuno (fino a due giorni fa) è mai arrivato a capo di questo forte dolore.
Intanto i miomi aumentavano ed i fibromi si formavano, facendo le ecografie quasi ogni anno, mi dicevano solo che era tutto ok e che dovevo continuare a controllarli, ma io non mi sentivo mai bene, i dolori aumentavano ovunque ed ero diventata ormai schiava del ciclo, costretta a calcolare i giorni per uscire , la fatica a lavorare, i quintali di assorbenti e il continuo cambiarmi. Due anni fa, ho avuto la mia prima forte emorragia, non finiva mai, il mio ginecologo mi ha dovuto dare delle pastiglie per fermarla e ha cominciato a dirmi che forse erano questi che davano il problema. Da li, i dolori sono aumentati e passati anche all’ inguine destro aggiungendosi a quelli della colecisti, ed erano cosi forti che non potevo camminare, sia durante l’ovulazione che il giorno prima del ciclo, a volte svenivo anche dal dolore o andavo in pronto soccorso, dove mi davano antidolorifici e facevano ecografie all’addome, credendo fossero i calcoli. Avevo dolori fortissimi anche alla schiena, bevevo tisane bollenti e mi riempivo di coperte per scaldare le parti.
Il mio ginecologo da li in poi, ha cominciato a farmi ecografie ogni mese, esami di ogni genere, una tac con contrasto, una colonscopia visto che con il tempo perdevo sangue anche dal colon. In seguito, gonfiandosi anche la gamba sinistra, ho fatto anche la visita cardiovascolare. Finalmente dopo tutti questi esami il medico mi conferma che la causa dei dolori all’inguine e la gamba gonfia sono i fibromi miomi e mi da esmya per 6 mesi, che funziona un pò, ma poi lo tolgono dal mercato.
Cosi decide di operare. Ma io, non convinta, cambio medico e mi da una nuova opzione, punture che creano la menopausa, avendo già 50 anni forse ce la si può fare. Sto provando adesso, sono alla 2°, ma sono già in lista per l’operazione. Decido e sento un ultimo parere e questa dottoressa allo IEO di Milano, due giorni fa, mi dice che i miei miomi fibromi sono posizionati all’esterno dell’utero e schiacciano il retto, i nervi e altri organi. Così finalmente scopro, dopo tanti anni, che il dolore vicino alla colecisti non era altro che il fibroma posizionato in alto ed ingrossato che comprime gli organi sovrastanti, creandomi forti dolori in tutta la parte.
Ad oggi con le punture va meglio, ma i dolori alle gambe, colecisti e retto esistono ancora, non fortissimi ma ci sono. Devo fare l’isterectomia, me l’hanno confermato ormai in tanti, avendone 8 di tutti i generi e grossi. Ho una paura folle. Per questo chiedevo se qualcuno sa qualcosa del San Gerardo di Monza. Se le punture fra 4 mesi non hanno fatto effetto e non sono andata finalmente in menopausa, devo operarmi li. Sono abbastanza disperata da quello che ho passato in questi anni e da quello che passerò.
Scusa se mi sono dilungata tanto, ma avevo bisogno di parlarne con qualcuno che può capirmi, e sono contenta di averti trovata e leggere il tuo libro mi sta dando tanta forza. Sai, per anni non mi hanno spiegato perché mi sentivo così male e spesso le persone intorno a me non capivano, mi credevano esagerata. Mi sono sentita sola. Molto sola. Ora sono contenta perché so, che non sono io l’esagerata e che starò bene, una volta sistemato tutto questo.
Ma il dubbio che mi rimane è….se mi avessero curato prima…. Se fossero andati più a fondo….avrei potuto evitare l’isterectomia.
Loredana ha incontrato molti medici e in tre l’e hanno prospettato l’istrectomia come unica strada percorribile. Uno l’ha già messa in lista all’ospedale di Monza. L’ultima (quella con la parcella più alta, anzi davvero spropositata), è stata la dottoressa dello IEO di Milano, che però le ha chiarito la situazione, spiegandole dello schiacciamento del retto e della vescica ed il perchè del dolore alla coleciste e delle gambe gonfie. Anche lei però le confermato la necessità di un intervento di isterectomia, prospettando anche la rimozione delle ovaie, che per assurdo stanno benissimo.
Certo è, che non ce la faccio più, oggi ho spostato un vaso e mi sono bloccata con dolori forti dietro il basso della schiena, la pancia e le gambe.
Non sono grossissimi i miei fibromi – miomi, arrivano a 5 – 6 cm. sia intramurali che sottosierosi. Ho il collo dell’utero deformato e ingrossato da queste cose. La dottoressa diceva proprio che il fatto che sono all esterno danno più problemi.
Ho letto nel tuo libro del dott. Camanni, vorrei fare una visita anche da lui.
Ci pensavo proprio l’altro ieri. Appena possibile cercherò di chiamarlo, devo far passare però un attimo di tempo, perchè, dopo la visita allo Ieo e quanto mi è costata, non posso farla adesso, purtroppo.
I miei familiari mi continuano a dire, che forse non ne vale la pena continuare a spendere, per non fare una cosa che mi risolverebbe il problema del tutto. Io non sono d’accordo, io vorrei poter evitare questa operazione.
Anche io naturalmente penso che Loredana non debba arrendersi con l’isterectomia e spero con tanto il cuore trovi una strada diversa. Forza cara amica, siamo tutte con te!
Ciao Loredana, sono anni che vivo con i pensieri dei fibromi, adesso ho 53 anni e da diversi mesi è assente il ciclo. Tutti i ginecologi, i medici vari che mi hanno seguita mi hanno sempre fatto credere che la MENOPAUSA risolva ogni problema: certamente quello dei sanguinamenti si risolve ma tutto il resto?
Il fibroma sottosieroso può comprimere, schiacciare….come tu stessa hai notato. E non mi pare che la menopausa in questo caso aiuti a meno che, col tempo, il fibroma regredisca. A te cosa hanno detto in merito a ciò?
ciao Giovanna,
anche a me tutti i medici hanno detto la stessa cosa, cioè che con la menopausa tutto si risolve, che regrediscono, infatti io la vedevo come la mia salvezza.
In realtà a mia cognata è successo proprio così, ma ne aveva uno solo e silente. A lei è regredito quasi del tutto.
Comunque, a me solo un medico, mi ha messo in guardia sul fatto che non è proprio così.
Lui, che poi, è il medico che mi dovrebbe operare all’ ospedale di Monza, mi ha spiegato che non è un fatto certo che la menopausa faccia regredire il tutto, che può essere anche, che i fibromi continuano a crescere lo stesso, nonostante l assenza del ciclo ed in quel caso l’ operazione deve essere fatta comunque.
Per questo, lui, ha deciso di farmi fare queste punture, che dovrebbero aiutare la menopausa e intanto vedere se regrediscono.
In questo momento, essendo in assenza di ciclo per i farmaci, per fortuna non ho emorragie, ma in compenso ho tanti dolori dovuti allo schiacciamento. Faccio fatica a fare anche le più piccole cose purtroppo.
In ogni momento spero sempre che tutto si risolva senza intervento.
Non mi voglio arrendere.
E adesso ancora di più, perchè mi sento meno sola con tutte voi.
Nei prossimi giorni, comunque, chiamerò il dott. Camanni e spero che lui possa fare qualcosa per la mia situazione.
Mi piacerebbe conoscere il parere di Camanni a proposito della regressione dei fibromi in menopausa. Ho sofferto parecchio per evitare gli interventi chirurgici, provando esmya e rinunciando, in diverse occasioni, a vivere una vita normale. Sarebbe una grossissima delusione continuare ad avere problemi in menopausa. Ciao Loredana!
ti farò sapere Giovanna.
A presto
ciao e grazie