Manuela e i suoi 5 grossi miomi

Maledetto Fibroma Il Libro

Manuela 44 anni e un utero fibromatoso che ha sempre tenuto sotto controllo del corso degli anni.

Durante l’ultima visita, effettuata ahimè ben 4 anni fa, il ginecologo le aveva detto che i suoi fibromi, misuranti più o meno intorno ai 2,5 – 3 cm,  si erano mantenuti stabili  se non addirittura leggermente ridotti rispetto al controllo fatto l’anno precedente. Manuela quindi, un po’ rasserenata da questa notizia , un po’ perché comunque i fibromi non le avevano mai dato problemi e un po’ a causa dei gravi problemi di salute di sua madre, ha  trascurato la sua salute, e per 4 anni non si è più sottoposta a controlli.

 

Utero fibromatoso e 5 grossi miomi

Ultimamente però, visto che il bisogno di urinare era diventato sempre più frequente, Manuela si è decisa ed ha prenotato la sua visita. La ginecologa ha così riscontrato, purtroppo, che i  fibromi nel frattempo sono cresciuti, e anche molto!

L’ecografia ha dunque rilevato:

Utero antiverso, aumentato di volume: 100 x 85 x 95 mm per fibromatosi multipla (studiata per via TA):

  • mioma sottosieroso lat dx – 66 x 52 mm
  • mioma sottosieroso post lat dx – 25 mm
  • mioma intramurale post – 24 mm
  • mioma fundico sottosieroso –59 mm
  • mioma post-fundico intramurale – 66 mm

 

Isterectomia totale: la sfortunata sentenza

La ginecologa ha chiaramente detto a Manuela che deve sottoporsi ad isterectomia totale o al limite lasciare in sede solo il collo dell’utero perché il suo utero è ormai diventato solo il supporto dei fibromi. Le ha consigliato di prendersi un annetto per pensarci .. arrivata quindi all’età di 45 anni secondo la ginecologa Manuela non se ne farà più niente del suo utero (le solite considerazioni del cavolo che mi provocano una rabbia pazzesca.. ). Le ha inoltre anticipato che dato che i suoi fibromi sono molto grossi risulterà impossibile operare in laparoscopia e sarà necessario procedere con un bel taglio.

Insomma la ginecologa di Manuela sembrava quasi volerla “punire” per essere arrivata al punto di avere dei fibromi così grossi.

Inutile dire quanto questo atteggiamento assunto dalla ginecologa sia stato per Manuela scioccante. La solita superficialità con cui ci viene proposto di rinunciare ad un organo così importante come se si trattasse, tanto per riportare lo stesso paragone che ha usato Manuela, di togliersi un’unghia incarnita. Tra un anno o due Manuela sarà, secondo questo medico (se così possiamo definirlo), abbastanza “vecchia” da poter rinunciare senza rimpianti al suo utero.

Una nuova speranza

Prima di intraprendere un percorso così doloroso a livello psicologico e invasivo dal punto di vista fisico Manuela ha saggiamente deciso di sentire un altro parere. Proprio cercando sul web nuove informazioni, Manuela ha scoperto l’embolizzazione e ha letto del dr. Lupattelli e dei brillantemente casi risolti con questa tecnica. Quindi al momento vorrebbe approfondire il discorso dell’embolizzazione.

Spero che i fibromi di Manuela siano trattabili con questa tecnica e ribadisco a Manuela la mia disponibilità, e quella di tutte le ragazze del blog che conoscono l’embolizzazione, a fornire tutte le informazioni che potranno esserle utili e il supporto che eventualmente le occorrerà una volta presa la sua decisione.

In bocca al lupo Manuela!

 

 

9 commenti

  • maddy

    Cara Manuela,
    avendo fatto l’intervento di embolizzazione, di qualsiasi informazione hai anche la mia disponibilità e sostegno.
    In BOCCA AL LUPO!

    Maddy

    • Manuela

      Grazie mille Maddy. Mi interesserebbe molto poter parlare con te privatamente per chiederti un po’ di cose. Eleonora ha la mia mail, vorrei che te la passasse in modo da poterti scrivere.

  • Bia

    Leggendo quanto racconta Manuela, ho rivissuto la mia esperienza: stessa sentenza inappellabile da parte di una dottoressa, la cui sensibilità è stata pari solo alla professionalità.
    Purtroppo certi medici (se così si possono definire, come giustamente osserva Ele) continuano a presentare l’isteroctomia come unica “soluzione”, senza illustrare, come la deontologia impone, le possibili alternative, che poi dobbiamo andare a cercarci da sole.
    L’embolizzazione, come mi è stato spiegato, è spesso risolutiva ed è particolarmente indicata in caso di più fibromi.
    Posso solo consigliare di valutarne la fattibilità, come ho fatto anch’io con esito positivo.

    • Hai ragione Bia. E leggendo le tue parole mi rammarico di non aver ancora avuto tempo per pubblicare tutto ciò che è emerso dalle mie ricerche sull’isterectomia. Ho un sacco di materiale che a mio avviso ogni donna dovrebbe leggere (indipendentemente dalla presenza o meno dei maledetti) e davvero è sempre forte dentro di me il desiderio di riuscire ad organizzarmi per continuare ad offrire a chi mi segue contenuti utili e interessanti.

    • Manuela

      Grazie! Adesso sto tentando di tenerli sotto controllo con l’omeopatia e l’agopuntura. Ma se non vedrò risultati nel giro di sei mesi, penso proprio che mi affiderò al Dott. Lupattelli!

  • Piera

    Salve a tutte, combatto con questi maledetti fibromi da circa tre anni dopo la nascita del mio secondogenito che adesso ne ha 19. Primi tempi utero fibromatoso, poi piccoli miomi, ciclo sempre più abbondante ma la situazione si aggrava negli ultimi due anni…il fibroma più grande è quasi dieci centimetri, l’altro quasi 5 e l’utero notevolmente ingrossato, come se fossi in cinta di quattro mesi. A causa delle emorragie ho l’emoglobina a 6 e sono terrorizzata ogni volta che mi inizia il ciclo, regolarissimo ma che in certi periodi mi ritorna due volte in un mese . Volevo prendere la pillola anticoncezionale ma essendo trombofilica non ho potuto, ne ho provato una senza estrogeni ma non la tollero, vado avanti a tranex solo quando non posso farne a meno perché se ne prendo troppo mi fanno male le gambe e le vene…sono decisa a fare qualcosa non ne posso più…la maggior parte dei medici mi dice di fare l’isterectomia ma il mio ginecologo dopo che gli ho parlato dell’embolizzazione mi ha detto che la scelta deve essere mia….io sono molto confusa anche se propendo per la seconda opzione perché so che l’asportazione dell’utero comporta delle conseguenze pesanti però ho paura che l’embolizzazione possa per sbaglio interessare altri organi. Chiedo un consiglio a chi ha fatto o l’uno o l’altro intervento perché devo prendere al più presto una decisione in quanto la situazione per me è diventata rischiosa per via dell’anemia. Grazie a chi vorrà aiutarmi. Buona vita a tutte 😊

      • Piera

        Ciao Ele, ti ringrazio per la tua risposta, Mi piacerebbe davvero tanto entrare in contatto con donne che hanno già fatto l’embolizzazione. Come faccio a contattarti in privato? A presto

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