Lorella ha 52 anni ed ha scoperto a novembre scorso di avere un fibroma di ben 9 cm che le procurava fortissimi dolori lombari. Prima di allora, il maledetto non le aveva mai dato disturbi.
Da novembre Lorella ha cominciato a soffrire a causa di questi dolori sempre più frequenti che le rendevano difficile perfino piegarsi per raccogliere qualcosa da terra, e comunque ogni movimento di quel tipo era davvero una sofferenza.
Il fibroma sottosieroso
Lorella inizialmente ha pensato di avere qualche problema legato alla colonna vertebrale, fino ad arrivare, anche per esclusione, alla visita ginecologica, che l’ha condotta all’amara scoperta: un fibroma sottosieroso, posizionato sulla parete esterna posteriore dell’utero, misurante già ben 9 cm!
L’isterectomia come unica scelta possibile
Lorella ha iniziato così a consultare diversi medici e tutti, per via della sua età non più verdissima, le hanno proposto di asportare tutto l’utero. Quello che maggiormente ha fatto rabbia a Lorella (e indigna tanto anche me) è la totale mancanza di sensibilità di questi medici, che le annuncivano l’asportazione totale del suo utero come se questa fosse la cosa più normale del mondo, visto che alla sua età non avrebbe sicuramente avuto più figli.
Non poteva certo pretendere, Lorella, che loro facessero uno sforzo in più ed invece di asportarle tutto l’utero le togliessero solo il fibroma! Non poteva nemmeno esigere che magari capissero che questo organo, oltre alla funzione puramente fisiologia della riproduzione (seppure importantissima) per una donna rappresenta l’essenza della femminilità.
Purtroppo buona parte dei medici che Lorella ha incontrato durante il suo percorso le ha dato dimostrazione che la parte rappresenta il tutto. Tutti hanno purtroppo dimenticato che il paziente va considerato in toto, nella suo complesso, corpo e psiche insieme, perché un organo non è solo importante per la funzione che deve svolgere, ma per ciò che nella mente di ciascuno rappresenta.
Quindi dopo vari consulti medici, il più sconcertante con un ginecologo “donna”, la dott.ssa L., della clinica Poliambulanza di Brescia, una casa di cura molto rinomata e che vanta medici di una certa fama, che ha fatto a Lorella una visitadi soli 10 minuti e con la delicatezza di un elefante le ha comunicato che l’avrebbe operata in laparotomia, con un bel taglietto sopra il pube, (figuriamoci essere disposta a “faticare” in laparoscopia per una donna della sua età!) per asportarle completamente l ‘utero.
A detta della dott.ssa L., in mese circa Lorella sarebbe tornata come nuova. Pazienza se psicologicamente lei si sarebbe trovata a pezzi, visto che quello di certo non era un problema suo.
Lorella ha abbandonato lo studio della dott.ssa L. pensando che lei da quella bestia insensibile non si sarebbe fatta togliere neanche un callo da un piede, figuriamoci il resto!
Il dr. Rolli e la culdotomia
Poi a forza di cercare in rete Lorella ho scoperto che era possibile asportare i fibromi sfilandoli per via transvaginale con un intervento che si chiama culdotomia e che il dott. Riccardo Rolli utilizzava questa tecnica presso l’ospedale di Asiago, così l’ha contattato per email.
Lorella si è stupita perché il dr. Rolli le ha risposto nel giro di qualche ora e le ha fissato un appuntamento presso il suo studio in Carpi, che per lei era più comodo da raggiungere. Quando l’ha incontrato ha capito che finalmente avevo incontrato un Medico con la M maiuscola, dotato di molta umanità oltre che di seria professionalità.
Il dr. Rolli le ha detto che il suo fibroma era davvero molto grande, ma che pensava di riuscire quasi sicuramente ad asportarlo in culdotomia e leha fissato l’intervento ad Asiago per il 23 aprile. A Lorella non sembrava vero di aver vato finalmente qualcuno che la capiva, qualcuno disposto ad andare incontro alle sue necessità.
La scelta vincente
Lorella si è quindi recata ad Asiago il giorno prima dell’intervento per fare gli esami di routine e poi il giorno dell’intervento il dott. Rolli, durante un intervento di 3 ore che gli ha causato anche molti crampi alle mani (come le ha poi raccontato) è riuscito ad asportarle il maledetto fibroma, che pesava circa 250 grammi, per via transvaginale! Lorella gliene è infinitamente grata.
Lorella vuole che tutte leggano la sua testimonianza e vengano a conoscenza di questa metodica, della quale io avevo già parlato (seppur solo in teoria, visto che non disponevo di casi concreti cui far riferimento). Una tecnica, quella della culdotomia, che può davvero essere la soluzione ideale per molte.
Grazie di cuore Lorella per aver condiviso la tua esperienza. E un bell’applauso al dr. Riccardo Rolli per l’ottimo lavoro!