Daniela ha 41 anni e ha già subito un intervento di miomectomia laparotomica nel lontano 1991, alla giovane età di 18 anni (ma povera!) a causa di un mioma intramurale posteriore di cm 4,7.
Sarà stato perchè Daniela era molto giovane, sarà stato che quella era la prima volta in cui Daniela aveva dei problemi di salute, sarà stato l’approccio poco delicato del personale sia medico che infermieristico che ha assistito Daniela, o sarà anche stato per l’appoggio inadeguato che Daniela ha ricevuto dalle persone vicine, ma nonostante siano passati più di venti anni per Daniela quell’intervento rimane ancora un incubo, anzi uno degli incubi peggiori.
Così Daniela ha vissuto tutti questi anni con il pensiero fisso dei maledetti fibromi uterini. Si è sottoposta a visite ed ecografie periodiche per tenere sotto controllo il suo utero, soprattutto negli ultimi due anni.
I fibromi sono ritornati
Purtroppo infatti i suoi maledetti fibromi si sono ripresentati e quindi le sue visite ginecologiche e le ecografie nell’ultimo perido si sono intensificate e Daniela ha anche sentito il parere di più medici.
Al momento la diagnosi conferma la presenza nell’utero di Daniela di un fibroma intramurale di 7,5 cm e di un fibroma sottosieroso di 2 cm.
Daniela non ha ancora avuto figlie ma lei e il suo compagno li desiderano molto.
Purtroppo Daniela lugo il suo cammino ha incontrato molti dei “medici senz’anima” che conosco bene anche io, che l’hanno quasi (anzi, senza quasi) rimproverata di aver aspettato fino ai 40 anni per provare ad avere un bambino, visto che il primo fibroma le era comparso già in giovane età, facendola anche sentire colpevole .. come se fosse stata una scelta di Daniela “farsi venire” un fibroma e poi “farselo tornare” .. come se i figli si potessero o dovessero fare con il primo che capita, giusto per non aspettare troppo!
Purtroppo troppe persone considerano lecito poter dare giudizi di questo tipo senza conoscere il percorso di vita di ciascuno, anzi senza porsi affatto alcune domanda in merito.
Sfortunatamente Daniela ha incontrato molti ginecologi che, riscontrato il fibroma e data l’età di Daniela, l’hanno trattata, in risposta alla suo desiderio di avere un figlio, come se avesse raccontato – per usare lo stesso paragone utilizzato da Daniela – come di essere rimasta incinta da un extra terrestre.
Addirittura ad un certo punto Daniela ha creduto che fosse davvero tutta colpa sua!
La rapida crescita del fibroma
Il fibroma intramurale di Daniela negli ultimi mesi ha avuto una crescita rapida ed anomala (forse in principio si è trattato di due diversi miomi che poi si sono uniti), tanto che il ginecologo che la seguiva ha deciso di farle fare delle analisi ulteriori, senza comunque spiegarle nulla in merito.
Cercando su internet le analisi prescritte Daniela ha scoperto che quelle sigle (TPA, CA 125, CA 19-9…..), per lei prive di significato, erano in realtà i markers tumorali. Sempre sul web Daniela ha letto che una crescita rapida ed anomala dei fibromi uterini potrebbe significare una degenerazione degli stessi in sarcoma (una storia che conosco bene questa, ahimè).
Non mi è difficile immaginare quindi come possa essersi sentita Daniela.
La poveretta è quindi corsa dal suo medico di famiglia, anche perché doveva farsi fare l’impegnativa per le analisi, a chiedere chiarimenti e spiegazioni. Lui per fortuna l’ha tranquillizzata (come aveva fatto il mio medico di base del resto .. peccato che io non sia in effetti poi comunque riuscita a levarmi dalla testa il tarlo del sarcoma) spiegandole che è un’ipotesi rarissima che i fibromi degenerino in sarcomi. Una crescita rapida ed anomala può anche non significare nulla!
Comunque per sicurezza il medico le ha suggerito di sentire un altro parere e le indica anche il nome di un ginecologo che svolge la sua attività in un paese vicino a quello di Daniela aggiungendo che tale medico “non è di molte parole, ma è meglio sentire la sua opinione”.
Il parere di un secondo ginecologo
Daniela ha quindi preso appuntamento da questo secondo ginecologo: anche questo medico ha confermato che è praticamente quasi impossibile che il fibroma si sia trasformato in sarcoma e, dopo averla visitata, le ha detto che non è era necessario fare ulteriori accertamenti.
Questo ginecologo,inoltre, non ha guardato Daniela come se fosse una marziana solo perchè desidera avere un bambino. Non ha fatto nessuno stupido commento. Non le ha riservato la solita predica sull’età già sentita e risentita. Nulla di tutto ciò. Tanto che Daniela ha anche pensato che non avesse capito quale era la sua età o che non gli fosse chiaro che lei voleva avere un figlio, così l’ha ripetuto un’altra volta.
“Certo certo!” ha finalmente risposto questo medico, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Ha visionato tutte le precedenti ecografie di Daniela, a differenza dei suoi predecessori non ha fatto facce strane nè smorfie, e guardando l’ultima ecografia e con naturalezza ha detto “Eccolo, è un fibroma di 7,5 – 8 cm”, come se avesse voluto dire: “Allora dove è il problema!?”.
A Daniela sembrava veramente di essere in quello studio per curare un raffreddore. Si è rilassata (anzi, in vita sua non era mai stata così tanto rilassata durante durante un visita ginecologica!) e non si è neanche sentita in colpa come tutte le altre volte.
Ancora la stessa sentenza: miomectomia laparotomica
Il ginecologo ha però decretato che il fibroma va tolto: miomectomia laparotomica. Parole testuali: “Si ripercorre la stessa strada dell’altra volta, così evitiamo aderenze”.
Se Daniela non fosse stata così rilassata e questa sentenza fosse arrivata durante le precedenti visite sicuramente le sarebbe venuto preso un colpo! Il solo pensiero di rivivere quell’esperienza infatti l’avrebbe mandata fuori di testa. E’ da 20 anni infatti che la poverina vive con l’incubo che prima o poi mi sarebbe dovuta sottoporre di nuovo ad un intervento chirurgico:“Signora i fibromi ritornano! Inoltre è estremamente raro un fibroma intorno ai 18 anni di età. Se ne formeranno altri perché lei è un soggetto predisposto a questa patologia… vedrà!”.
Invece inaspettatamente Daniela ha reagito bene, sorprendosi di se stessa! Ha spiegato con calma al medico che lei preferirebbe evitare l’intervento, soprattutto per non dover rivivere la brutta esperienza vissuta in passato, e ha proposto tutte le alternative possibili, che aveva letto proprio sul mio blog (che Daniela definisce “preziosissimo” ed “utilissimo” .. ma grazieeeeee!!).
Ma il medico è abbastanza irremovibile: visto che Daniela non ha ancora avuto figli e desidero averne è meglio procedere in laparotomia, e poi a suo avviso sulle nuve tecniche da me citate c’è ancora troppo poca letteratura. E in ogni caso lui non le pratica.
Daniela allora ribadisce che dell’intervento ha molta paura, allora lui la guarda ed esclama sorpreso: “Ma signora l’intervento per la rimozione dei fibromi uterini per noi chirurghi è un intervento di routine! Certo salvo complicanze, ma riscontrabili in qualsiasi intervento chirurgico!!”.
Daniela il suo compagno per la prima volta escono da uno studio medico contenti e per niente spaventati.
Come ho scritto a proposito del mio timore per il secondo intervento chirurgico (anzi terzo, considerando il parto cesareo .. o quarto se conto anche l’isteroscopia) , secondo me quello spaventa Daniela non è tanto l’intervento in sè, quanto il timore di essere trattata, come in passato, con poco riguardo.
“Tante situazioni ed episodi“, come scrive Daniela, “ci lasciano un ricordo traumatico a causa di come li abbiamo vissuti e di come ce li hanno fatti vivere le persone che ci erano accanto a causa del loro comportamento poco sensibile e irrispettoso“.
Una nuova speranza
L’ultimo medico che ha visitato Daniela è stato effettivamente di poche parole, le ha riproposto in sostanza lo stesso percorso dell’ altra volta e non ha menzionato le nuove tecniche in cui lei tanto sperava, ma non le ha trasmesso ansia, non l’ha spaventata, non l’ha giudicata, non ha considerato insensate le sue pretese.
E soprattutto non ha sminuito le possibilità di Daniela di avere un figlio.
L’incontro con questo ginecologo era proprio quello che serviva a Daniela per trovare il coraggio di affrontare i suoi maledetti fibromi. Ora lei si sente più tranquilla ed ha deciso che non si farà più rovinare la vita da questi maledetti. Brava Daniela! La nostra vita non deve ruotare attorno ai maledetti fibromi!
In attesa di aggiornamenti riguardo l’intervento di Daniela e certa che si risolverà tutto per il meglio io le mando un grossissimo in bocca al lupo!