Allarme Esmya: qualche aggiornamento dalla Gedeon Richter

Maledetto Fibroma Il Libro

Un paio di settimana fa ho pubblicato un articolo relativo alla possibilità che Esmya provochi danni al fegato.

Sul sito dell’AIFA era (anzi è) descritta una possibile correlazione tra l’utilizzo di Esmya ed eventuali danni al fegato, con la specifica di quattro segnalazioni da parte di pazienti trattate con Esmya, tre delle quali hanno dovuto poi sottoporsi a trapianto di fegato.

Dopo aver pubblicato l’articolo sul blog ho avuto modo di parlare con Simona Sanna, Marketing Director della Gedeon Richter, con la quale ero in contatto per un progetto di approfondimento delle modalità ed indicazioni di utilizzo di Esmya.

Lei in realtà mi ha molto tranquillizzata riguardo quanto riferito dall’AIFA, spiegandomi che quella messa in atto è una procedura standard e che la Gedeon Richter sta collaborando con la Commissione Europea che si stà occupando della questione.

Secondo quanto mi ha detto la dott.ssa Sanna, Esmya è in commercio in Europa dal febbraio 2012 ed in totale da allora sono state trattate circa 670.ooo donne.  7.100 pazienti sono state sottoposte ad osservazione della terapia con Esmya fino a 8 cicli: i risultati non hanno rivelato alcun segno di tossicità di questo farmaco.

Ci sono poi questi 4 casi di pazienti che hanno riportato danni al fegato. E’ vero che non è al momento possibile escludere che la causa sia stata Esmya, ma è anche vero che queste donne erano trattate anche con altri farmaci e partivano da situazioni epatiche già compromesse. Insomma, per il momento non ci sono notizie che possiamo considerare ufficiali, nè preoccupanti nè rincuoranti.

Ho approfittato per chiedere alla dott.ssa Sanna informazioni anche riguardo alla ciste ovarica che in molte mi avete raccontato di aver riscontrato dopo la cura con Esmya. Mi piacerebbe che fossimo sicure che queste cisti comnuque si riassorbono al cessare della terapia, però non sono riuscita ad avere informazioni precise.

Ho ricevuto però cartella stampa relativa a ulipristal acetato/fibromi uterini, che la dott.ssa Sanna mi aveva promesso tempo fa. Sono quindi in possesso di vari materiali di approfondimento su Esmya, che mi riprometto di esaminare nel dettagli oe di condividere con voi presto.

 

2 commenti

  • Laura

    Io mi chiedo xche’ non esistea ancora una cura certa, definitiva e sicura!
    Le aziende farmaceutiche non promuovono la ricerca? Eppure siamo in tante ad aver sofferto e a dover patire ancora a causa dei fibromi! Se non sbaglio circa il 25% della popolazione femminile ………….
    Esmya non basta e non funziona x tutte…..Ci vuole “qualcosa di più”…..Sbrigatevi……Non voglio che altre donne subiscano tutto quello che ho dovuto subire io……Non voglio che altre donne siano costrette ad entrare più volte in una sala operatoria…..Basta!

  • Daniela

    Il mio ginecologo mi ha detto che la nuova informativa dice che chi sta assumendo Esmya deve fare controlli sui valori delle transaminasi ogni 20 giorni. In effetti sul sito dell’EMA c’è la nuova informativa datata 09/02/2018. Io ho iniziato il terzo ciclo con Esmya e non sono molto tranquilla. In questi giorni penserò se sospendere o procedere.

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