È stata una giornata lunga e faticosa.
Sono molto stanca ora.
E sono anche stufa, e arrabbiata, e demoralizzata.
Insomma questo non sarà un post pieno di informazioni utili su tecniche, medici e medicine. E non è neanche fondamentale per comprendere la mia storia, intesa come percorso medico.
Si tratta “solo” di una fiumana di parole che mi escono dal cuore, dalla pancia e dallo stomaco (se riuscissi a metterci la testa la smetterei di lagnarmi), forse senza logica nè ordine.
Al Gradenigo, tutto sommato, ho incontrato persone piacevoli. Certo, non è mai divertente passare tante ora in ospedale, in minuscole e stipate sale d’attesa, rimbalzando da un reparto all’altro. Ho fatto l’ecografia al torace, gli esami del sangue, l’elettrocardiogramma, il colloquio con l’anestesista.
Quest’ultimo, tra l’altro, mi ha mandata un po’ in panico dicendomi che quasi sicuramente dovrò passare almeno una notte in ospedale, perché non è possibile mandare a casa la sera una persona che ha effettuato un intervento in anestesia totale quello stesso pomeriggio.
Inoltre lui era in possesso degli esisti delle mie analisi e io ho visto che i Marker tumorali erano a 305 e che i valori di riferimento prevedevano che non venisse superato 25. L’anestesista, che penso avrebbe preferito ignorare il fatto, su mia richiesta di spiegazione ha detto che i valori sono sempre un po’ sballati quando ci sono delle patologie, anche benigne, come la mia.
Vabbè, tanto non ho più le forze per continuare a pensarci..
Oggi pomeriggio ho incontrato anche il dr. Camanni, che si é rivelato una persona seria, attenta e molto molto disponibile. Gli ho fatto un sacco di domande e gli ho anche raccontato la brutta esperienza del mio intervento in laparotomia (e lui mi ha ascoltata davvero!)
Lui si è dimostrato comprensivo e paziente e il suo atteggiamento mi ha davvero tranquillizzata.
Purtroppo la mia speranza che durante l’isteroscopia venga rimossa la maggior parte di fibroma possibile era vana. Il dr. Camanni si limiterà infatti a prelevarne un piccolo frammento. Cercare di rimuoverne di più potrebbe essere infatti, per vari motivi, inutile e pericoloso.
A suo parere, salvo complicazioni, potrei poi tornare a casa lo stesso giorno dell’intervento.
Devo tenere però conto che potrebbero verificarsi emorragie, strappi dell’utero, ecc.
Dopo l’incontro con il dr. Camanni ho avuto una brutta litigata con il bighi. Ero stanca e nervosa e avrei davvero avuto bisogno di averlo vicino.
Insomma ho perso la pazienza e, tanto per concludere in bellezza la giornata, sono tornata casa a piedi (circa un’ora e un quarto di camminata) e sono arrivata dai miei genitori, per recuperare Giorgia, completamente esausta.
Menomale che poi gli abbracci e i baci della mia cucciola cancellano tutto e ridarebbero energia anche ad un cadavere (bleah, che brutta immagine .. Ma era per rendere l’idea).
Ora vorrei solo dormire dormire dormire e risvegliarmi magari senza ciclo mestruale (del resto, sono già 5 giorni!) e con un po’ di fiducia in più, negli eventi della vita e nelle persone.
le mie parole sicuramente non serviranno a nulla, però provo lo stesso: cerca di stare calma non arrivare al giorno dell’intervento stressata al massimo non ti fa bene e non serve a niente.
cerca di risparmiare le energie, abbi fiducia, non è detto che questa volta le cose vadano male, potrebbero invece andare meglio; è vero che sei sfiduciata però…cerca di essere positiva, affronta una cosa alla volta, un passo alla volta, un problema alla volta, le soluzioni arrivano una alla volta.
non prendertela con chi ti sta vicino, la persona che hai accanto sarà stressata e preoccupata come te se non di più, e si sente impotente, e qualunque cosa ti dica verrà da te interpretata male…non vi serve a nessuno dei due; fai bene a sfogarti con noi raccontandoci i tuoi stati d’animo;
se anche dovessi rimanere una notte in ospedale non è una cosa negativa, sempre meglio che essere rimandata a casa che non ti senti bene, in ospedale sei monitorata e controllata.
se invece puoi ritornare a casa tanto meglio, vorrà dire che il decorso post è buono.
cerca di riposare, aiutati con tisane o leggeri tranquillanti, anche io prendo delle gocce per dormire meglio la notte, che altrimenti passerei sveglia a rimuginare su tanti pensieri.
scusa la mia interferenza in una cosa così provata, intanto buona notte, domani è un altro giorno.
Grazie Loredana per le tue parole. Proverò, come consigli, ad affrontare una cosa alla volta. Anche perché mi sento un po’ schiacciata dal tutto … Grazie, davvero.
Cara Ele,
se come hai detto che al Gradenigo hai incontrato persone piacevoli, stai certa che non sarà una esperienza negativa e se dovesse passare una notte farai una bella dormita che al risveglio del mattino ti dimenticherai di essere all’ospedale.
Per il resto, come dice Loredana, cerca di stare riposata e goditi la cucciola che come sai i bambini fanno miracoli nel sfumare le tensioni.
Baci