Tornare a Roma esattamente quattro anni dopo

Maledetto Fibroma Il Libro

Esattamente quattro anni fa mi trovavo a Roma, come oggi. In un bel appartamentino in centro raccontavo la mia “gita” a Città del Vaticano, alla ricerca di Esmya.

Prendevo fiato dopo un periodo molto duro, fatto di dolori ed emoraggie continue, e ancora non sapevo che quel supplizio sarebbe ricominciato a breve. Avevo iniziato a prendere Esmya, ricercando la “pillola magica” disperatamente, in ogni dove, e con tutta la determinazione di cui ero capace.

La conoscevano in pochi, non si trovava da nessuna parte in Italia (a parte Città del Vaticano) , e costava tantissimo. Ma io la volevo, a tutti i costi. Anzi, ne avevo bisogno.

L’inizio della terapia con Esmya (la prima scatoletta l’avevo comprata in Svizzera) aveva segnato la breve tregua da dolori e sanguinamenti che mi stavano annientando. Ero molto felice di essere a Roma, molto felice di stare quasi bene (Esmya ogni tanto mi provocava nausea e mal di testa, e per quasi tutto il primo mese di terapia avevo riscontrato piccole perdite di sangue). Ho dei ricordi bellissimi di quel soggiorno a Roma del dicembre 2013, e di quello successivo del febbraio 2014 (anche di uno immediatamente precedente di cui non ricordo le date). Avevo conosciuto Camilla, Ginevra, Letizia e Maddy, che mi avevano portato in giro per la loro meravigliosa città. Ero stata ad intervistare il dr Napoli e il dr Lupattelli. Ero stata ai Musei Vaticani, a fare shopping, a cenare nei ristorantini di Trastevere, a vedere i mercatini di Natale in Piazza Navona, a gettare monetine nella Fontana di Trevi.

Durante uno di questi soggiorni avevo girato tutta Roma con Giorgia piccolissima, di poco più di un anno! Anche se mio marito lavorava tutto il giorno io e lei sole eravamo state benissimo e ci eravamo sentite come a casa. Roma è davvero una città accogliente e sono felicissima di aver avuto occasione di tornarci.

Non posso non pensare a tutto quello che è successo dall’ultima volta in cui sono stata qui e mi sembra incredibile.. Incredibile aver sofferto tanto, aver sopportato quei dolori che ora sono solo un lontano ricordo. Incredibile anche poi aver sconfitto il mio maledetto fibroma. Incredibile aver avuto dei cicli fiume di almeno due settimane, e incredibile rendermi conto di avere ad oggi un ciclo mestruale quasi scarsi di due o tre giorni al massimo. Incredibile aver scritto e pubblicato un libro ..

Ricordo lunghe e meravigliose passeggiate per le vie di Roma, e ricordo tazze di tè bollenti quando tornavo “a casa”, aprivo il blog e iniziavo a scrivere. Ricordo di aver ammirato Piazza di Spagna da una splendida terrazza, di aver dormito su un soppalco mansardato, di aver mangiato la Cacio e Pepe più buona del mondo, nonostante la nausea causata da Esmya.

Tornare qui è l’occasione per ripostare alla memoria ricordi bellissimi, ma anche per riflettere su quanto sia cambiata nel frattempo la mia vita, e su come sia stato possibile reaggiungere obiettivi che non avrei mai creduto realizzabili.

Innanzitutto, io sto benissimo. Cosa che in quale momento non sembrava sarebbe mai accaduta. Poi, ho pubblicato un libro (e addirittura sono al lavoro su un secondo testo!). E quel tenero frugoletto che scorrazzavo con il passeggino per le vie romane (e che ho anche lasciato a casa con i nonni in un paio di occasioni) ora è una meravigliosa bambina di cinque anni.

Non posso che dire GRAZIE alle amiche romane, che spero di rincontrare in questi giorni, a Rome Accommodation che ci aveva ospitati allora, e ci ospita oggi, negli appartamenti più belli di Roma, e a mio marito e a mia figlia, accanto a me oggi come allora.

Ragazze i problemi si risolvono, i brutti momenti passano, il dolore cessa. Niente è per sempre. Se state male non perdetevi d’animo: tra un anno, o due, il tutto sarà solo un lontano ricordo. Il tempo passa in fretta, in frettissima, e anche nel dolore qualche momento felice potrà darvi la forza di affrontare ciò che vi fa male.

 

7 commenti

  • Laura

    Il tuo è stato un percorso sofferto, lungo, doloroso…..Come quello di tante altre vittime dei ” maledetti”! Solo chi si è sentita stremata, sfinita dalle lunghe abbondanti emorragie e in preda a dolori lancinanti può capire…..E poi, le cure : pillole, Enantone, Esmya, trasfusioni…..Gli interventi….Che paura! Quanta ansia e stress accumulato…Le recidive…..
    Vorrei tanto che il nuovo anno porti finalmente una cura definitiva, perché nessuna donna si merita di portare in corpo questi mostri……Basta…..Devono scomparire….E x sempre! Via, via, via
    Ancora oggi, non riesco a capacitarmi di come abbia fatto ad alzarmi dal letto, a ” trascinarmi” per andare al lavoro, pulire casa, fare la spesa così debilitata…Ad affrontare tutti quegli interventi….A sentirmi dire che ero di nuovo ” punto a capo” xche’ i mostri si erano presentati ( ospiti quanto mai sgraditi)…Ho pianto tanto 😭, tremato dalla paura, mi sono sentita sfortunata…..Ma ho fatto tutto il possibile fino alla fine è solo questo mi ha dato una sorta di pace.
    Caro utero martoriato, ingrossato e deformato dai mostri …..Ho dovuto necessariamente lasciarti andare via da me, sono stata costretta…..Era impossibile tenerti ancora dentro di me….Ho lottato fino allo stremo ed è da quando avevo 35 anni che mi volevano separare da te…..X 11 con tanta fatica ed impegno non ti hanno staccato dal mio corpo, sono riuscita miracolosamente ( grazie all’ aiuto e al supporto di un ginecologo bravissimo e che adoro) a mantenerti fino a 46 anni.
    E’ da ottobre che non ci sei più ed è strano non avere più il ciclo….La natura , non a caso,ti prepara a poco a poco al cessare delle mestruazioni…..Dopo l’isterectomia avevo la sensazione di averti ancora con me….
    Ora cerco di riprendermi da tutto ….Ci vorrà un po’ di tempo….
    Dietro ogni storia di fibroma c’è un vissuto pesante e la parte più difficile è smaltire tutto lo stress accumulato.
    Caro utero, grazie per essere stato dentro di me fino a 46 anni….Avrei voluto tenerti, ma certi casi sono al limite e ti si prospetta una decisione univoca.
    Ho scelto di stare bene, ho dovuto dirti addio e ora devo ritrovare forza e coraggio per una nuova me : quella che va avanti senza di te.
    Si può e si deve.
    Si può e si deve vivere…..Sempre.

  • Yelena

    Ciao Eleonora
    Un bel racconto sono anche io tornata da Roma da poco e grazie a te mi sembrava di rivivere quei bei posti di nuovo
    Ti stimo molto per quello che fai e tanti auguri per il tuo utilissimo lavoro
    Elena Kolesnikova

Lascia un commento

Cliccando Accetto dichiaro di aver letto e di accettare la privacy policy del sito web