Come curare i fibromi

Prima di rinunciare al proprio utero a causa dei Maledetti Fibromi ognuna dovrebbe poter valutare, con serenità e consapevolezza, le tante soluzioni alternative all’isterectomia.

Ho purtroppo sperimentato sulla mia pelle, e in moltissime me lo avete confermato, che i nostri “ginecologi di fiducia” quasi mai ci informano adeguatamente riguardo tutte le metodologie d’intervento possibili: si limitano piuttosto a proporre laparatomie o, nei casi più fortunati, laparoscopie o, peggio ancora, prospettano l’isterectomia come unica strada percorribile.

Ho ritenuto quindi opportuno, anzi necessario, riepilogare qua le tipologie di intervento sui fibromi di cui man mano, con ricerche sul web e confronto con tutte le compagne di sventura che mi hanno scritto, sono venuta a conoscenza.

L’ordine in cui sono indicate è puramente casuale.

Senza bisturi

Isteroscopia

L’isteroscopia è una tecnica che permette di vedere all’interno dell’utero attraverso uno strumento sottile (isteroscopio) collegato ad una telecamera. L’isteroscopio viene quindi introdotto nell’utero dalla vagina. L’isteroscopia può avere carattere diagnostico, e quindi essere utilizzata per esaminare la presenza di polipi, fibromi, miomi, ecc, oppure carattere operativo, ed essere quindi adoperata per rimuovere i maledetti fibromi.

Io ho subito un‘isteroscopia di tipo diagnostico. Un’esperienza positiva perchè non ho risentito di alcun dolore o disturbo, né durante l’intervento (dormivo!) né dopo.

E in seguito anche un’isteroscopia operativa, sempre ad opera dello stesso chirurgo, il dr. Camanni.

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Embolizzazione

L’embolizzazione consente di ridurre le dimensioni dei fibromi bloccando l’apporto di sangue all’utero. Si tratta di una tecnica mininvasiva che si effettua mediante un forellino in una arteria all’inguine nella quale viene inserito un tubicino di plastica di 1,5 mm che viene avanzato fino alla circolazione arteriosa dell’utero. E’ eseguita in anestesia locale o epidurale. L’embolizzazione può essere effettuata presso una struttura pubblica, in convensione con il SSN. L’elenco dei centri di tutta Italia in cui si pratica l’embolizzazione è disponibile sul sito www.fibroma.it (alla voce di menu Centri Qualificati).

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Ultrasuoni focalizzati

La terapia con ultrasuoni focalizzati sfrutta l’energia degli ultrasuoni per distruggere i fibromi e non necessita di tagli o incisioni. L’energia degli ultrasuoni viene infatti focalizzata in un punto specifico ove determina un aumento della temperatura fino a bruciare il fibroma senza arrecare danni ai tessuti limitrofi. Questo è possibile perchè l’intervento viene effettuato in Risonanza Magnetica, controllando cioè  in tempo reale il trattamento stesso. Il fibroma dopo esser stato distrutto, viene riassorbito dal corpo in un tempo variabile di soggetto in soggetto. Il maggior esperto del settore  è, in Italia, il Dr. Alessandro Napoli, che opera presso il Policlinico di Roma.L’elenco di tutti i centri italiani in cui vengono praticati gli ultrasuoni focalizzati è disponibile sul sito www.fibromi-uterini.it

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Esmya

Esmya è un medicinale contenente il principio attivo Ulipristal acetato ed è indicato nel trattamento pre-operatorio di sintomi, da moderati a gravi, di fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva. Esmya è stata sperimentata in Italia su un campione di 300 donne con risultati incoraggianti: i fibromi si sono ridotti e in alcuni casi non è stato più necessario ricorre ad altri interventi. Esmya è venduta in compresse da 5mg in confezioni da 28 pillole e la durata massima del trattamento è di 3 mesi. Per ottenere Esmya occorre una ricetta medica.

Dove comprare Esmya? Esmya può essere acquistata a Città del Vaticano, a San Marino e in vari altri paesi esteri (so per certo che è venduta in Spagna, in Svizzera e negli USA).

Consiglio di  valutare con attenzione gli effetti collaterali di Esmya anche se, per quel che riguarda la mia personale esperienza, questi sono stati sopportabili e di marginale incidenza nella mia vita quotidiana.

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Sul mio blog il racconto dei 3 mesi di Esmya e tanti commenti di tutte le ragazze che si sono sottoposte alla terapia con questo farmaco.

Con il bisturi

Laparoscopia

La laparoscopia (o video-laparoscopia) è una tecnica chirurgica mini-invasiva che consente di rimuovere il fibroma senza aprire l’addome, attraverso piccole incisioni di meno di 1 cm ognuna.
Viene eseguita attraverso tre incisioni, una in prossimità dell’ombelico attraverso la quale si introduce il laparoscopio, ed altre due piccole incisioni addominali, attraverso le quali si introducono gli strumenti chirurgici veri e propri  in modo da operare sotto il controllo visivo del laparoscopio.

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Laparotomia

La laparatomia, o miomectomia, prevede l’asportazione dei fibromi attraverso un’incisione chirurgica della pancia che consente l’accesso alla cavità addominale e all’utero. Si tratta di un intervento molto invasivo, che avviene con anestesia totale. La ripresa dopo l’operazione è lunga e dolorosa.

Ho subito in prima persona un intervento in laparatomia nel 2011. E’ stato un’esperienza terrificante che ho descritto nei tre post:

Il mio intervento in laparotomia: parte 1

Il mio intervento in laparotomia: parte 2

Il mio intervento in laparotomia: parte 3

 

L’esperienza di chi l’ha affrontata

 

Mini Laparotomia

La mini laparotomia è un intervento di chirurgia mini-invasiva che si effettua attraverso una incisione sull’addome di non oltre 6 cm (quindi molto più piccola rispetto a quella praticata in laparotomia). Attraverso questa apertura viene estratto l’utero, che viene operato mentre si trova al di fuori della pancia. Questa tecniche permette di estrarre anche uteri di grosse dimensioni e voluminosi fibromi uterini senza praticamente limite di numero, e cisti ovariche di qualunque volume.

La mini laparotomia richiede una grande competenza chirurgica. Le pazienti operate con questa tecnica di solito hanno un recupero postoperatorio più rapido, una degenza più breve, meno dolore cicatrici più piccole rispetto a quelle della chirugia tradizionale.

Ho subito in prima persona un interventi in mini laparatomia e consiglio vivamente questa tecnica piuttosto che la laparotomia tradizionale.

Culdotomia

La culdotomia è una procedura chirurgica che consente di raggiungere l’utero attraverso una piccola incisione di circa 3 cm sul fondo della vagina. L’intervento  quindi non lascia cicatrici visibili e la ripresa post-operatoria è rapida e non è dolorsa. Il più famoso esperto di cultodomia in Italia è il dr. Riccardo Rolli, che opera presso il Presidio Ospedaliero di Asiago.

L’esperienza di chi l’ha affrontata

Isterectomia

L’isterectomia consiste nell’asportazione dell’utero. Se viene rimosso l’intero utero si parla di isterectomia totale, se viene lasciata in sede la cervice si parla invece di isterectomia parziale. Le conseguenze più ovvie, e immediate, dell’isterectomia sono la scomparsa del ciclo mestruale e l’impossibilità di avere una gravidanza. L’isterectomia comporta però poi tutta un’altra serie di spiacevoli ripercussioni, sia di tipo psicologico che fisico.

L’esperienza di chi l’ha affrontata

9 commenti

Lascia un commento

Cliccando Accetto dichiaro di aver letto e di accettare la privacy policy del sito web